Presentato il progetto del parcheggio multipiano e del parco centrale: criteri di accessibilità e inclusione confermati

Presentato Il Progetto Del Par

Progetto parcheggio e parco centrale: accessibilità e inclusione al centro. - Gaeta.it

Laura Rossi

3 Settembre 2025

La rigenerazione urbana di Pescara passa per un nuovo parcheggio multipiano e un parco centrale che promettono spazi accessibili e inclusivi. Critiche recenti sull’accessibilità hanno spinto a un confronto diretto tra progettisti e rappresentanti delle associazioni per persone con disabilità, confermando la piena conformità delle opere ai parametri di legge. Scopriamo i dettagli e le scelte progettuali alla base di questa iniziativa.

Dettagli del progetto: il parcheggio multipiano con postazioni per disabili e accessi facilitati al parco

Il progetto del parcheggio multipiano prevede 40 posti auto riservati a persone con disabilità, tutti collocati al piano terra. Questo livello è dotato di uscite a raso, che permettono un accesso diretto e senza barriere al parco centrale. L’idea alla base è realizzare un’area comoda e facilmente fruibile per utenti con esigenze specifiche, superando i requisiti minimi imposti dalla normativa.

L’accesso al parco dal primo piano del multipiano si sviluppa attraverso tre ascensori e due percorsi pedonali, con pendenze di 2% e 6%, rispettivamente. Le rampe con queste inclinazioni garantiscono una salita e discesa agevole per chi usa ausili come sedie a rotelle. La presenza di pendenze diverse consente di scegliere il percorso più adatto alle capacità fisiche dell’utilizzatore.

Si noti che accanto al percorso con pendenza al 6%, sono presenti scalini. Tale scelta risponde a un duplice scopo: offrire un accesso alternativo e fungere da tribuna naturale, pensata per ospitare eventi e spettacoli nel parco. I progettisti hanno sottolineato che gli scalini non impediscono l’accesso alle persone con disabilità, mantenendo il sito completamente accessibile.

La progettazione di questo spazio urbano si inserisce nella tendenza attuale di rigenerazione architettonica orientata alla qualità e all’accessibilità. Progetti simili, secondo l’Ordine degli Architetti di Roma, dimostrano come l’architettura possa trasformare l’ambiente sociale migliorando l’inclusione.

Confronto con le associazioni e risposte alle contestazioni Sull’accessibilità

Lo scorso mese, il presidente dell’associazione Carrozzine Determinate, Claudio Ferrante, ha mosso alcune critiche tramite stampa riguardo alcune parti del progetto. Queste obiezioni hanno portato gli stessi progettisti, Manuel De Canal e Anna Palma Cannavacciuolo, a un confronto diretto con il presidente Fernando Pastore e Ferrante.

Durante l’incontro, sono stati analizzati ogni dettaglio del multipiano e del parco centrale. È stato ribadito che tutti i parametri di legge in materia di accessibilità sono rispettati e in certi casi sono stati superati per migliorare l’utilizzo da parte delle persone con disabilità.

Le questioni sollevate da Ferrante principalmente riguardavano la pendenza del percorso con il 6% e la presenza degli scalini adiacenti. La risposta degli architetti ha chiarito che quei gradini non creano barriere, ma semmai svolgono una funzione complementare di tribuna. Così, il progetto rimane accessibile e funzionale senza rinunciare a spazi utili per eventi cittadini.

Il dialogo tra associazioni rappresenta un momento cruciale. L’associazione Carrozzine Determinate ha un ruolo centrale nel verificare che i lavori rispettino le reali necessità degli utenti. Questa collaborazione tra progettisti e portatori di interesse mostra un modello di confronto che aiuta a conciliare le criticità con le esigenze progettuali.

Visione urbanistica e ambiente: un parco di oltre tre ettari con spazi verdi e strutture sostenibili

La visione architettonica e urbanistica del progetto punta a realizzare un luogo che diventi punto di riferimento nella città, accessibile a tutti e integrato con la natura. Solo in questa fase del lotto sono previsti oltre tre ettari di area verde, arricchiti da alberi, piante e arbusti pensati per favorire la biodiversità.

L’ambizione dichiarata è quella di offrire più spazi pubblici verdi, con giochi d’acqua e strutture realizzate nel rispetto dell’ambiente. La scelta di materiali e organismi vegetali riflette un’attenzione particolare verso la sostenibilità.

Il presidente Pastore ha evidenziato che il progetto contribuisce a rendere Pescara una città più “verde” e aperta a tutti. La disponibilità di spazi accessibili sostanzia anche una politica urbana che tiene conto delle esigenze di mobilità diverse, in linea con le iniziative regionali che nel 2025 si concentrano su sostegni per persone fragili e non autosufficienti.

L’intero complesso, parcheggio e parco, si configura come un intervento che coniuga spazi pubblici vivibili con facilità d’accesso. Queste scelte rappresentano uno sforzo concreto per contrastare le barriere architettoniche e offrire un servizio che risponda alle necessità di tutti gli abitanti.


L’incontro tra progettisti e associazioni ha chiarito punti rilevanti legati all’accessibilità delle nuove opere urbane di Pescara. Il progetto conferma un’attenzione concreta alle esigenze delle persone con disabilità, senza rinunciare a funzioni civiche e spazi di aggregazione. La scelta di realizzare vaste aree verdi fruibili si inserisce in una strategia di rigenerazione che mira a migliorare la qualità della vita in città.