La scelta del souvenir di viaggio in Italia cambia molto a seconda dell’età e dei gusti personali. Dai dati di eDreams emerge come i giovani mantengano più costante la passione per le collezioni, mentre i più anziani acquistano ricordi in modo più saltuario e spesso d’impulso. Le tendenze sociali e le influenze esterne giocano un ruolo diverso in ogni fascia d’età, riflettendo gli stili di vita e le abitudini di viaggio.
Giovani italiani tra i più fedeli alle collezioni di souvenir
Secondo i risultati raccolti in Italia, il 79% dei giovani appartenenti alla Generazione Z considera l’acquisto di souvenir un’abitudine consolidata, quasi irrinunciabile. La raccolta di ricordi di viaggio rappresenta per loro un vero e proprio rito che non solo conserva emozioni ma rispecchia interessi e passioni individuali. Questa generazione, più di altre, mostra un’attenzione particolare verso oggetti insoliti, con il 24% che predilige articoli non tradizionali oltre ai classici.
I giovani sono anche i più sensibili all’influenza dei social media, con quasi un quinto che si lascia guidare da contenuti e suggerimenti online quando scelgono cosa portare a casa dopo un viaggio. Questo fenomeno riflette una generazione immersa nel digitale che integra i propri acquisti con ispirazioni trovate sulle piattaforme più popolari. La centralità degli interessi personali emerge come una costante, ma per la Generazione Z rappresenta anche un modo per condividere esperienze e creare un legame con la memoria del viaggio.
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Acquisti di souvenir tra i più anziani: impulsi e passioni diverse
Tra le persone con più di 65 anni il panorama cambia notevolmente. Solo il 48% compra souvenir in modo regolare, indicando come negli anziani la raccolta non sia abitudine fissa. Più frequenti sono gli acquisti occasionali o d’impulso, rispettivamente nel 42% dei casi. Questa modalità suggerisce un approccio meno pianificato e più legato alla situazione o alle emozioni del momento.
Le preferenze degli over 65 si spostano soprattutto verso i ricordi tradizionali come fotografie e diari, amati dal 51% di questa fascia d’età. Questi oggetti rappresentano un modo per custodire memorie più intime e personali, evitando prodotti troppo legati alla moda o alle tendenze del momento. L’influenza degli stimoli esterni risulta più contenuta rispetto ai giovani e si riduce a scelte dettate da impulsi momentanei o convenienze locali.
I trentenni e quarantenni: tra guide locali e passioni enogastronomiche
La fascia di età tra i 35 e i 44 anni si distingue per un orientamento diverso. Il 18% sceglie souvenir seguendo i consigli delle guide locali, apprezzando indicazioni esperte e dettagliate sulle caratteristiche del territorio visitato. Questo atteggiamento mostra un interesse marcato per la cultura e le tradizioni dei luoghi, spesso legato a viaggi di scoperta più consapevoli.
Tra i 35-44enni aumenta anche la preferenza per i souvenir enogastronomici, apprezzati dal 44% degli intervistati. Prodotti come vini, oli e specialità locali diventano ricordi concreti e gustosi da portare a casa. Questa scelta evidenzia un legame forte con gli aspetti materiali più tangibili del viaggio, che descrivono il territorio attraverso i sapori.
Gli acquisti in questa fascia mostrano un mix tra passione per il luogo e cura per il ricordo, un equilibrio che non trova riscontri uguali negli altri gruppi d’età.
Differenze di genere nella scelta dei ricordi di viaggio
L’analisi delle preferenze tra uomini e donne rivela alcune differenze significative. Le viaggiatrici tendono a preferire i souvenir tradizionali: il 54% sceglie t-shirt, calamite e oggetti comuni, una percentuale superiore rispetto al 50% degli uomini. Anche fotografie e prodotti alimentari coinvolgono più donne che uomini, rispettivamente al 54% e 42% contro il 40% e 30%.
Gli uomini invece sembrano più propensi a lasciarsi guidare dall’impulso e dai suggerimenti di esperti del settore . Questo comportamento evidenzia un atteggiamento più spontaneo e ricettivo a indicazioni tecniche, probabilmente legato a interessi specifici o a modalità di viaggio meno ritualizzate.
Le differenze di genere si manifestano quindi anche nella tipologia di souvenir scelti e nelle modalità con cui si arriva all’acquisto, influenzate da motivazioni personali e ambientali diverse.
I souvenir più amati dagli italiani: tra classici e collezioni particolari
Tra gli oggetti più scelti per ricordare un viaggio, i grandi classici come t-shirt e calamite occupano il primo posto. La Generazione Z mostra in particolare una predilezione del 61% per questi articoli, seguita da una curiosità verso ricordi meno convenzionali.
La passione per fotografie e diari di viaggio caratterizza soprattutto gli over 65, che in oltre la metà dei casi portano a casa questi supporti per rivivere con maggiore intensità le esperienze fatte. L’interesse verso i ricordi enogastronomici si concentra invece tra chi ha tra i 35 e i 44 anni, con quasi la metà del gruppo che preferisce acquistare specialità locali.
I 25-34enni dimostrano un’attenzione più marcata verso oggetti come bambole, opere d’arte e artigianato locale, preferenze che riflettono un desiderio di portare a casa pezzi unici e carichi di valore culturale.
Questi dati fotografano un’Italia variegata nei modi con cui conserva il ricordo dei propri viaggi, alternando oggetti comuni e scelte più personali e articolate.