Portofino dry gin rinnova anche per il 2025 il suo impegno con one ocean foundation, realtà italiana attiva nella conservazione degli ecosistemi marini a livello internazionale. Il marchio conferma un sostegno economico diretto che sostiene progetti di ricerca, riforestazione e campagne di sensibilizzazione ambientale promossi dalla fondazione. Operazioni che puntano a valorizzare il mare come patrimonio da proteggere in modo concreto e duraturo.
Il progetto blue forest e la tutela della posidonia nel golfo del tigullio
Portofino dry gin estende il proprio sostegno anche al progetto blue forest, promosso da one ocean foundation. Questo intervento si concentra sulla protezione e ripristino delle praterie di posidonia oceanica nel golfo del Tigullio. La posidonia è una pianta marina fondamentale per il controllo della CO₂ e la conservazione delle biodiversità nel Mediterraneo.
L’attenzione verso questo habitat deriva dalla sua capacità di mantenere l’equilibrio degli ecosistemi marini costieri e assorbire gas serra. Il coinvolgimento diretto di Portofino dry gin in questa attività dimostra un legame stretto con il territorio di origine e un interesse concreto nella tutela ambientale locale.
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Il progetto blue forest prevede interventi di riforestazione marina e monitoraggi scientifici per garantire la salute delle praterie di posidonia. Questi sforzi si traducono in benefici per la qualità dell’acqua, la fauna marina e la resistenza ai cambiamenti climatici. Il supporto finanziario e logistico di Portofino dry gin contribuisce a dare continuità a queste operazioni sul campo.
Portofino dry gin protagonista alla one ocean week di milano
Il 22 maggio, in occasione della one ocean week a Milano, Portofino dry gin occupa un ruolo centrale. L’evento, che si svolge dal 22 al 25 maggio, rappresenta una piattaforma di confronto dedicata al mare e alla sua tutela. Durante queste giornate, esperti e operatori del settore discutono temi legati alla sostenibilità ambientale e alla biodiversità.
Portofino dry gin lancia l’ocean cocktail 2025, un signature drink elaborato per celebrare la biodiversità marina, tema cardine di questa edizione. Il cocktail combina 30 ml di Portofino dry gin, 20 ml di yuzu, 10 ml di Everleaf Marine – distillato analcolico che richiama le note marine – e 5 ml di sciroppo d’agave. La miscela viene completata da uno topping di spumante e una scorza di limone, per un tocco di freschezza che richiama il mare.
L’ocean cocktail è al centro di un workshop guidato dal brand ambassador di Portofino dry gin, Paolo Gastaldo, durante l’ultima giornata della one ocean week. L’incontro offre l’occasione per approfondire il legame tra mixology e sensibilizzazione ambientale. “Il workshop mostra come un prodotto come il cocktail possa evocare valori legati alla conservazione marina e coinvolgere il pubblico in modo originale.”
La partnership rinnovata tra portofino dry gin e one ocean foundation
La collaborazione tra Portofino dry gin e one ocean foundation si basa su un rapporto consolidato che va oltre il semplice supporto economico. Il brand partecipa attivamente alle attività della fondazione coordinate per promuovere la tutela degli habitat marini. Questa alleanza si inserisce in un contesto più ampio di azioni rivolte a far conoscere e difendere l’ambiente marino, un tema sempre più sentito a livello globale.
Attraverso questo accordo, Portofino dry gin finanzia direttamente progetti specifici che spaziano dalla ricerca scientifica alla riforestazione di aree costiere. La fondazione, al centro di questi programmi, coinvolge vari stakeholder tra cui enti locali, comunità scientifiche e cittadini. Il contributo dei partner come Portofino dry gin permette di ampliare la portata delle iniziative, raggiungendo risultati importanti sul piano della tutela ambientale.
Le attività sostenute si focalizzano inoltre su campagne di sensibilizzazione rivolte a un pubblico ampio. L’obiettivo è diffondere conoscenze sulle dinamiche marine e sulle minacce che corrono gli ecosistemi, dal riscaldamento globale all’inquinamento. “Questo approccio è essenziale per sviluppare una coscienza collettiva che supporti scelte più responsabili nei confronti del mare.”
Portofino dry gin tra artigianalità, sostenibilità e cultura del mare
I fondatori di Portofino dry gin sottolineano come la collaborazione con one ocean foundation sia un impegno duraturo basato su valori condivisi. Il brand unisce la propria identità artigianale al rispetto per l’ambiente marino, confermando una posizione precisa sul piano della responsabilità sociale.
Attraverso iniziative come l’ocean cocktail, Portofino dry gin lega la cultura della mixology a un messaggio di protezione ambientale. Ogni evento e attività organizzata mira a trasformare un gesto quotidiano, come il brindisi, in un’occasione di attenzione verso il mare. “Questo approccio rende la comunicazione ambientale accessibile e tangibile.”
Il sostegno a progetti di valore ambientale e culturale rappresenta per Portofino dry gin non solo una strategia, ma un vero impegno. L’obiettivo è mantenere un legame autentico con la natura e con le comunità anche attraverso azioni concrete sul territorio. Il brand conferma così il suo ruolo nel promuovere cultura, tradizione e tutela marina in modo coerente e diretto.
L’ocean month e la rete italiana di bar per la tutela degli oceani
Dal 22 maggio, giorno mondiale della biodiversità, fino al 30 giugno, si svolge l’iniziativa ocean month. Si tratta di un progetto diffuso che coinvolge una selezione di bar e locali in tutta Italia. Questi esercizi inseriscono l’ocean cocktail nelle loro drink list promuovendo l’impegno per la salvaguardia degli oceani.
L’ocean month crea così una rete che abbraccia diverse regioni italiane con un messaggio univoco sulla tutela marina. I locali partecipanti ricevono supporto tramite campagne di comunicazione dedicate e materiali informativi che raccontano il lavoro di one ocean foundation. L’azione mira a rafforzare la conoscenza del mare come risorsa fragile ma fondamentale.
Questa iniziativa permette a un pubblico ampio e variegato di entrare in contatto con temi ambientali attraverso esperienze quotidiane come una serata in un bar. La dimensione partecipativa si amplia così dall’ambito scientifico e istituzionale a quello sociale e culturale. “Creare consapevolezza diventa così un processo più diretto e immediato.”