Pm di milano chiede pene fino a quasi 7 anni nel processo sulle curve di san siro

Pm di milano chiede pene fino a quasi 7 anni nel processo sulle curve di san siro

Il pm Paolo Storari chiede condanne per tre imputati, tra cui Francesco Lucci e Christian Rosiello, coinvolti in tensioni e violenze nelle curve di San Siro; difesa affidata all’avvocato Jacopo Cappetta.
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Il pm Paolo Storari ha chiesto condanne per tre imputati coinvolti in tensioni e violenze nelle curve di San Siro, tra cui Francesco Lucci e due operatori della sicurezza privata, nel quadro di un'indagine sulla tifoseria organizzata del Milan. - Gaeta.it

Nel capoluogo lombardo, il pubblico ministero Paolo Storari ha avanzato le richieste di condanna nell’ambito di un procedimento giudiziario riguardante alcune figure legate alle curve dello stadio di San Siro. Il processo, collegato a una vasta indagine della procura milanese, coinvolge soggetti con ruoli specifici nella tifoseria organizzata e nella sicurezza personale di noti personaggi pubblici.

Richieste di pena nel processo per le tensioni nelle curve di san siro

Il pm Paolo Storari ha formulato provvedimenti restrittivi che riguardano tre imputati collegati alle controversie nelle curve milanesi. A Francesco Lucci, riconosciuto come fratello del noto capoultrà del Milan Luca Lucci, è stato chiesto un periodo detentivo di sei anni e dieci mesi. Christian Rosiello e Riccardo Bonissi, strettamente legati al mondo della sicurezza privata e alla tutela di personaggi dello spettacolo, vedono invece richieste di condanna inferiori, rispettivamente quattro anni e dieci mesi per ciascuno.

Gli imputati si sono avvalsi della facoltà del rito abbreviato, una procedura che consente una valutazione del caso in tempi ridotti e con effetti limitati sul sistema processuale, garantita dall’assistenza legale dell’avvocato Jacopo Cappetta. L’inchiesta che ha portato a questo procedimento parte da accertamenti sulle dinamiche conflittuali tra gruppi appartenenti alla tifoseria organizzata del club rossonero.

Dettagli sull’inchiesta delle autorità milanesi sulle curve del milan

L’indagine condotta dalla procura di Milano si è concentrata su episodi di violenza e disordini intestini alla tifoseria organizzata nelle curve di San Siro. Le indagini hanno preso corpo dopo segnalazioni e fatti accertati durante incontri sportivi, che hanno rivelato strutture solide di controllo e conflitti interni a tali gruppi.

Gli inquirenti hanno ricostruito modalità di gestione delle tensioni e alcuni episodi specifici in cui sono stati coinvolti anche personaggi dell’ambiente della sicurezza privata, connesse a esponenti del mondo della musica e dello spettacolo. Le posizioni di Lucci, Rosiello e Bonissi vengono inquadrate proprio entro questo contesto, su cui si è concentrata gran parte della verifica delle forze dell’ordine milanesi.

Ruolo degli imputati e difesa nel procedimento penale

Francesco Lucci, per la sua vicinanza familiare a figure di spicco della tifoseria rossonera, è al centro delle contestazioni più gravi per la sua presunta partecipazione a fatti di rilevanza penale. Christian Rosiello, che in passato ha lavorato come bodyguard per il celebre artista Fedez, e Riccardo Bonissi assumono ruoli rilevanti nell’ambito della sicurezza privata, con le accuse che li collegano alle dinamiche di conflitto fra tifosi.

L’avvocato Jacopo Cappetta, incaricato della loro difesa, ha predisposto una strategia processuale basata sul rito abbreviato per accelerare la discussione in aula e limitare l’impatto degli eventi sul piano giudiziario. La fase successiva vedrà la valutazione delle richieste avanzate dal pm da parte del giudice competente.

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