Un pensionato abruzzese ha perso 50mila euro in una truffa legata a presunti investimenti su piattaforme di trading online. L’episodio è emerso a Sulmona dove la Guardia di Finanza ha scoperto un meccanismo ingannevole che ha usato telefonate e consulenze fasulle per indurre la vittima a versare denaro in conti inesistenti. Le autorità hanno denunciato tre persone e bloccato somme per oltre 215mila euro.
Il raggiro ai danni del pensionato e le prime richieste sospette
L’uomo, incassato un rapporto di fiducia apparente con truffatori organizzati, ha iniziato a fare bonifici su indicazione di falsi consulenti finanziari. Questi ultimi, con modalità telefoniche e messaggi, gli hanno fatto credere in guadagni sicuri da investimenti online. La strategia si è basata su un’interazione ricca di dettagli, studiata per convincere la vittima della serietà dell’operazione.
Il sospetto è sorto quando gli è stata richiesta una somma aggiuntiva per un supposto dazio doganale, necessario a “sbloccare i profitti”. Questa domanda inconsueta ha portato il pensionato a rivolgersi alle autorità. Già, la richiesta di un pagamento extra si conferma una delle classiche tecniche usate per portare il raggirato a versare più denaro, con la promessa di incrementare o liberare somme investite.
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Indagini coordinate e dettagli rilevanti
L’indagine della guardia di finanza e i sequestri eseguiti
La Guardia di Finanza della compagnia di Sulmona, sotto la direzione del Capitano Cecilia Tangredi, ha preso in carico la segnalazione e subito avviato l’attività investigativa. Sono stati monitorati i conti correnti indicati dai truffatori, rapidamente identificati come intestati a società inattive e estranee a qualsiasi operazione finanziaria reale.
I militari hanno così ottenuto dall’autorità giudiziaria un sequestro preventivo per le somme sospette, pari a più di 215mila euro, una cifra che supera ampiamente la perdita subita dal pensionato. Questo ha permesso di bloccare il movimento dei fondi e impedire ulteriori operazioni fraudolente con quei capitali.
Dettagli sul sequestro e la procedura
L’attività di contrasto alle truffe digitali della guardia di finanza
Sono sempre più frequenti casi simili in cui truffatori sfruttano le piattaforme digitali per mascherare vere e proprie frodi finanziarie. La Guardia di Finanza ha intensificato i controlli sulle operazioni online con l’obiettivo di individuare questi raggiri, spesso mirati a persone con minore dimestichezza in ambito tecnologico e finanziario.
Il caso di Sulmona sottolinea l’importanza di una risposta rapida e coordinata da parte delle forze dell’ordine. Le attività di monitoraggio puntano a impedire la circolazione di capitali illeciti e a tutelare i cittadini da offerte ingannevoli che possono sembrare affidabili ma nascondono altri scopi. Il coinvolgimento della Procura ha favorito la chiusura dell’indagine e il blocco delle somme coinvolte.