Petra Molino Quaglia ha raggiunto un traguardo importante nel campo della sostenibilità agroalimentare diventando il primo molino italiano ad ottenere la certificazione EquiPlanet. Questo standard, nato dalla collaborazione tra Valoritalia e Santa Chiara Next, uno spin-off dell’Università di Siena, misura la sostenibilità a 360 gradi degli operatori del settore agroalimentare, seguendo le linee guida dell’Agenda ONU 2030. L’azienda di Vighizzolo d’Este, attiva dal 1913, ha dimostrato come tradizione e attenzione all’ambiente possano viaggiare insieme.
La certificazione equiplanet: uno standard che guarda all’intero sistema aziendale
Lo standard EquiPlanet si presenta come il primo nel panorama della sostenibilità agroalimentare a prendere in esame non solo un singolo processo o prodotto, ma l’intera strategia aziendale. È frutto di una collaborazione scientifica che ha coinvolto il United Nations Sustainable Development Solutions Network e il Columbia Center on Sustainable Investment. Questa certificazione valuta diversi aspetti come la governance, la gestione della filiera, l’impatto ambientale, la sicurezza e le ricadute sociali producendo un audit dettagliato e completo della realtà aziendale.
L’obiettivo è portare le aziende ad adottare un modello di gestione in grado di rispondere alle esigenze attuali di sostenibilità, ma anche a quelle future, con particolare attenzione a criteri ESG . EquiPlanet, nato con l’intento di essere dinamico, viene aggiornato regolarmente per riflettere modifiche normative e aspettative di mercato. In questo modo, si assicura che le imprese possano mantenere un approccio sostenibile efficiente e coerente.
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Petra molino quaglia: dal 1913 tra tradizione e innovazione molitoria
Petra Molino Quaglia incarna una realtà che unisce radici storiche e tecnologie moderne. La sua attività nasce all’inizio del Novecento e da allora si è distinta per l’attenzione alla qualità delle farine, macinate a pietra e ottenute da cereali e semi germogliati. La linea Petra non rappresenta solo una gamma di prodotti, ma un progetto culturale che promuove la formazione professionale e la diffusione della conoscenza sulle farine italiane di qualità.
La scelta di sottoporsi alla certificazione EquiPlanet deriva da una visione che va oltre la mera qualità del prodotto. L’azienda, guidata da Chiara Quaglia e Piero Gabrieli, punta a trasmettere ai clienti una visione complessiva di sostenibilità, integrando rispetto ambientale, equità sociale e una gestione trasparente dei processi. Questo approccio dimostra che anche il settore molitorio può rispondere alle sfide ambientali mantenendo un legame forte con la propria storia.
Il valore della certificazione nei nuovi scenari normativi e di mercato
In un ambiente agroalimentare soggetto a normative sempre più stringenti e a una domanda crescente di trasparenza, EquiPlanet si propone come standard di riferimento per le imprese che intendono mostrare il loro impegno nella sostenibilità. Una delle caratteristiche chiave è la capacità di monitorare e gestire gli impatti lungo tutta la catena di fornitura, con dati precisi che supportano la redazione di report conformi a standard internazionali.
Le richieste di informazioni chiare e verificabili arrivano non solo dai consumatori, ma anche da banche e investitori. Per questo, l’impegno nel sostenibile diventa un elemento che incide sul posizionamento competitivo e sulla solidità finanziaria di un’azienda. Lo strumento si adatta alle esigenze del presente e del futuro, garantendo continuità di miglioramento e una gestione più responsabile di risorse e relazioni.
Reazioni e commenti dai protagonisti del settore agroalimentare
Il riconoscimento a Petra Molino Quaglia ha ottenuto subito riscontri positivi da esperti e responsabili. Angelo Riccaboni, presidente di EquiPlanet, ha evidenziato come l’ottenimento della certificazione sottolinei una presa di coscienza ampia riguardo all’importanza di tutelare l’ambiente e promuovere equità sociale anche come elementi che contribuiscono alla competitività dell’impresa.
Anche Giuseppe Liberatore, direttore generale di Valoritalia, ha definito la scelta di certificarsi con EquiPlanet un percorso impegnativo e volontario che richiede trasparenza e visione. Petra Molino Quaglia ha così dato l’esempio concreto di un’azienda capace di integrare qualità del prodotto, innovazione tecnologica e attenzione alla sostenibilità. Un modello che può stimolare altre realtà agroalimentari a raccogliere la sfida di un settore sempre più attento a questi temi.