La portualità turistica italiana ha preso una nuova direzione, focalizzata sulla sostenibilità, l’innovazione e l’inclusività. Il convegno nazionale dei Blue Marina Awards, tenutosi recentemente al Marina di Pescara, ha riunito istituzioni, esperti, operatori e stakeholder per discutere il ruolo strategico dei porti turistici nella transizione ecologica, digitale, energetica e culturale. Questa occasione ha offerto uno spazio concreto di confronto sulle pratiche gestionali volte a far crescere l’economia e il turismo dei territori costieri.
Blue marina awards: definire nuovi standard per i porti turistici
I Blue Marina Awards rappresentano il primo sistema italiano di certificazione dedicato alla gestione sostenibile dei porti turistici. Questo progetto misura gli impatti secondo criteri ESG , digitalizzazione, inclusione, innovazione, transizione energetica e qualità dell’accoglienza turistica, fornendo strumenti oggettivi per valutare e certificare le pratiche operative. La certificazione è affidata a RINA, un ente esterno indipendente che verifica la conformità dei porti ai parametri stabiliti.
L’obiettivo è creare modelli positivi replicabili, capaci di valorizzare contemporaneamente il mare e i territori circostanti. Walter Vassallo, fondatore e coordinatore dei Blue Marina Awards, ha sottolineato come questo sistema favorisca la trasparenza e offra un elemento concreto a supporto del rinnovo delle concessioni demaniali. Si tratta di un indicatore che può guidare le scelte gestionali e premiare i porti che dimostrano virtuosità in settori chiave.
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Questi premi sono nati per fornire un quadro chiaro e verificabile che aiuti a distinguere quei porti turistici capaci di anticipare le esigenze di tutela ambientale e innovazione tecnologica, passando da semplici infrastrutture a veri hub multifunzionali.
Tematiche chiave discusse al convegno di pescara
Il confronto a Pescara ha toccato diversi argomenti cruciali. La rimozione delle plastiche in mare, per esempio, è stata affrontata con proposte di monitoraggio tramite droni e boe intelligenti. Questi strumenti permettono di verificare lo stato di salute degli ecosistemi marini in tempo reale, migliorando la capacità di intervento.
La transizione energetica ha visto al centro la diffusione di modelli di autoproduzione basati su fonti rinnovabili integrate nei porti, insieme a iniziative per la mobilità sostenibile, come punti di ricarica per e-bike in grado di promuovere anche il turismo lento e la fruizione diretta del territorio. L’accoglienza digitale è un altro tema emerso: totem intelligenti e intelligenza artificiale supportano l’orientamento dei visitatori e ottimizzano la gestione delle strutture portuali.
A questi si aggiungono l’inclusività e l’accessibilità, aspetti rilevanti per garantire servizi adatti a tutti, materali e immateriali, e la valorizzazione dell’eredità culturale legata al mare. La creazione di itinerari integrati tra mare e terra aiuta a rafforzare il rapporto tra porto e città, favorendo anche la destagionalizzazione attraverso eventi sportivi e pratiche come la vela.
Gli interventi hanno evidenziato che questi temi sono interconnessi e vanno affrontati in modo coordinato per spingere verso una gestione portuale più responsabile e produttiva.
Il ruolo delle istituzioni e delle associazioni nella promozione dei modelli sostenibili
Salvatore Minervino, segretario generale dell’Autorità di sistema portuale Mar Adriatico centrale, ha messo in luce l’importanza di diffondere esempi concreti di collaborazione tra porto, territorio e ambiente. Il riconoscimento delle buone pratiche aiuta a creare valore e a migliorare la gestione delle concessioni demaniali.
Emanuele Imprudente, vicepresidente della regione Abruzzo, ha evidenziato come i porti turistici rappresentino oggi snodi strategici per lo sviluppo, che mettono insieme ambiente, innovazione e sviluppo locale. La regione si dice pronta a sostenere questo passaggio attraverso politiche mirate e investimenti specifici.
Anche Assonautica ha accompagnato il progetto fin dall’inizio, rafforzando l’idea che le strutture portuali vadano considerate parte integrante del sistema turistico e capaci di offrire servizi a tutto tondo. Francesco Di Filippo, presidente di Assonautica Pescara Chieti, ha ricordato il ruolo dell’associazione nel promuovere questo dialogo e nel valorizzare i servizi di accoglienza.
La presenza di rappresentanti europei, come Cristian Chiavetta della Commissione europea, ha inserito il discorso nazionale nel quadro delle strategie comunitarie per una transizione sostenibile nel turismo, confermando la convergenza degli obiettivi tra livello locale e politiche europee.
Sport, vela e iniziative per valorizzare i territori costieri
Lo sport, in particolare la vela, si conferma un driver per la crescita sociale ed economica nei porti turistici. Francesco Ettorre, presidente della Federazione italiana vela, ha riportato dati che mostrano come l’attività sportiva contribuisca alla destagionalizzazione e all’inclusione. Le iniziative sportive rendono i porti luoghi di aggregazione, favorendo una presenza stabile anche fuori dai picchi stagionali.
Il convegno ha presentato anche esempi concreti, come progetti di recupero delle plastiche marine con il Pla.Mar 3 e soluzioni tecnologiche per accoglienza smart, illustrate da esperti accademici e aziendali. La testimonianza di Marco Rossato ha portato l’esperienza diretta di un velista, arricchendo il dibattito sui temi dell’accessibilità.
Daniele Damiani di Repower Italia ha sottolineato l’importanza della mobilità sostenibile legata al cicloturismo e alla ricarica per e-bike come elemento per intercettare nuovi flussi turistici qualificati. Questo approccio consente di espandere la domanda turistica e favorire un turismo più attento all’ambiente.
Il convegno si è concluso con un momento dedicato ai prodotti tipici locali per rafforzare il legame fra porto, cultura e turismo esperienziale, confermando come queste dinamiche siano fondamentali per il rilancio delle comunità costiere.