Parte un progetto sperimentale a catanzaro per ridurre le liste d’attesa con esami nei weekend

Parte un progetto sperimentale a catanzaro per ridurre le liste d’attesa con esami nei weekend

L’azienda ospedaliero-universitaria Renato Dulbecco di Catanzaro avvia un progetto sperimentale per ridurre le lunghe liste d’attesa, offrendo visite ed esami diagnostici anche nei weekend e migliorando l’organizzazione del personale.
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L’azienda ospedaliero-universitaria “Renato Dulbecco” di Catanzaro ha avviato un progetto sperimentale per ridurre le lunghe liste d’attesa, offrendo visite ed esami diagnostici anche nei weekend, migliorando così l’accesso e l’efficienza dei servizi sanitari. - Gaeta.it

L’azienda ospedaliero-universitaria “Renato Dulbecco” di Catanzaro ha avviato un progetto sperimentale per affrontare il problema delle lunghe liste d’attesa alle visite e agli esami diagnostici. I pazienti potranno effettuare controlli anche il sabato e la domenica, un’opportunità che fino a poco tempo fa non era prevista nel calendario delle prestazioni ambulatoriali. Questa iniziativa punta a limitare i ritardi, offrendo un servizio più vicino alle esigenze di chi deve sottoporsi a indagini mediche.

La risposta concreta a mesi di attese in sanità calabrese

Il progetto nasce in un contesto in cui le attese per accedere agli esami e alle visite specialistiche superano anche i tre-quattro mesi. Questi ritardi pesano non poco sui percorsi di cura, perché rallentano l’inizio di eventuali trattamenti. L’ospedale di Catanzaro ha deciso di intervenire proponendo un’agenda aperta pure nei giorni festivi. La decisione arriva dopo aver registrato il malcontento di molti cittadini e i rischi legati a una diagnosi che può arrivare troppo tardi.

Fonti sanitarie interne precisano che abbattere queste liste d’attesa non è più un’opzione, ma un’urgenza. La sperimentazione nel weekend rappresenta un primo passo pratico e tangibile verso un sistema che si adegui alle vere esigenze dei cittadini, senza farli aspettare mesi prima di accedere a una prestazione. Questo impegno riflette la necessità di offrire un servizio pubblico più accessibile e diretto.

Come funzionerà il turno nei giorni festivi e l’organizzazione del lavoro

L’accesso agli esami durante il weekend faciliterà l’utilizzo continuo delle strumentazioni diagnostiche, che altrimenti resterebbero sottoutilizzate al di fuori degli orari standard. Oggi infatti la maggior parte delle apparecchiature resta inattiva nei giorni di sabato e domenica. L’iniziativa permette di sfruttare meglio macchinari costosi ed importanti, come le sale per la risonanza magnetica o la tomografia computerizzata.

Un altro aspetto cruciale riguarda il personale medico e tecnico, che vedrà cambiare l’organizzazione dei turni. Verrà rimodulato il lavoro di medici, infermieri e tecnici per evitare carichi eccessivi, e garantire un servizio continuo senza affaticare troppo gli operatori. Il piano di lavoro è strutturato per coniugare la necessità di allungare l’offerta con il benessere di chi lavora dentro l’ospedale.

Prospettive e sviluppo futuro del progetto a catanzaro

Se la sperimentazione produce risultati positivi, questa modalità di lavoro potrebbe diventare parte fissa delle attività dell’ospedale, rientrando nel calendario ordinario delle prestazioni. Si tratterebbe di un cambiamento stabile, che migliorerebbe progressivamente la fruibilità dei servizi sanitari dell’azienda. Per ora il progetto è monitorato con attenzione, per valutare l’impatto sulle liste d’attesa e l’efficacia del riassetto organizzativo.

L’attenzione ai bisogni dei pazienti sembra trovare una prima risposta concreta in queste aperture straordinarie. Nelle prossime settimane si seguirà passo passo l’andamento delle prenotazioni e la risposta da parte degli utenti. Parallelamente continuano le azioni per recuperare i ritardi e ottimizzare la programmazione, fondamentali anche per non creare nuovi ostacoli.

Il contesto calabrese e le aree più colpite dalle attese prolungate

In Calabria, la situazione delle liste d’attesa ha pesanti effetti soprattutto in reparti chiave come la diagnostica per immagini e gli accertamenti specialistici. Qui, i ritardi influiscono direttamente sui tempi di intervento e sull’efficacia della diagnosi precoce. L’iniziativa di Catanzaro prova a ridurre il gap, portando una risposta tangibile dopo anni di segnalazioni e difficoltà.

Questo progetto può segnare un cambiamento nel modo in cui vengono organizzati alcuni servizi sanitari nella regione. Il tentativo è quello di dare un segnale agli utenti che la pubblica amministrazione prova a rispondere alle esigenze, anche con misure concrete come l’allungamento degli orari a giorni tradizionalmente di chiusura. Restano comunque da affrontare tutte le altre criticità strutturali che contribuiscono al sovraccarico del sistema.

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