Papa Leone XIV lancia un messaggio dal Vaticano e annuncia visita a Lampedusa per il progetto Unesco “Gesti Di Accoglienza”

Papa Leone Xiv Lancia Un Messa

Papa Leone XIV annuncia visita a Lampedusa per il progetto Unesco sull’accoglienza. - Gaeta.it

Sofia Greco

12 Settembre 2025

Il pontefice Leone XIV ha inviato un video messaggio dal Vaticano in occasione della presentazione della candidatura a patrimonio culturale immateriale Unesco del progetto “Gesti di accoglienza”. Nel suo intervento ha rivolto un saluto speciale ai cittadini di Lampedusa, sottolineando l’importanza dell’accoglienza e annunciando una visita sull’isola per vedere di persona la solidarietà mostrata nel tempo verso i migranti. Un evento che riporta l’attenzione della Chiesa sul Mediterraneo, crocevia di tragedie ma anche di speranze.

Il saluto di Papa Leone XIV a Lampedusa, un legame con Papa Francesco

Nel video trasmesso durante la presentazione, Leone XIV ha iniziato con un “O’scià!”, un saluto tipico locale già utilizzato da Papa Francesco nel suo primo viaggio pastorale sull’isola. Quella parola crea un ponte diretto tra i due pontefici e rafforza la vicinanza della Chiesa, sia spirituale che umana, alla comunità lampedusana. Il riferimento a Papa Francesco richiama un impegno costante verso i migranti e le loro storie, spesso segnate da sofferenza ma anche da speranza.

Quel “O’scià!” non è solo un saluto formale: è un invito a riflettere sulla realtà di chi cerca rifugio in Italia, un richiamo all’accoglienza concreta e all’umanità che dovrebbe guidarci. È un gesto che esprime riconoscimento e vicinanza più di tante parole.

Le tragedie nel Mediterraneo, il ricordo dei migranti sepolti a Lampedusa

Leone XIV ha alzato la voce per ricordare le tante vittime della migrazione nel Mediterraneo, in particolare madri e bambini che hanno perso la vita durante il viaggio. Le sue parole mettono al centro il volto umano di queste tragedie: non sono solo numeri, ma persone che chiedono attenzione e pietà. Lampedusa diventa così il simbolo del dolore di chi ha attraversato il mare in cerca di un futuro migliore.

Il Papa ha sottolineato che molti migranti riposano proprio sull’isola, che rappresenta un terreno su cui può crescere una società più giusta. Da quei sacrifici deve nascere la speranza di un mondo nuovo, migliore. Ha anche ricordato chi, scampato ai pericoli, è riuscito a ricostruire la propria vita e ha scelto di impegnarsi per la giustizia e la pace.

Il grazie ai lampedusani che sostengono l’accoglienza e il valore della compassione

Papa Leone XIV ha voluto ringraziare chi, a Lampedusa, ha dimostrato attenzione e umanità verso i migranti. Ha citato associazioni, volontari, amministratori, medici, sacerdoti e forze dell’ordine. Sono queste persone, spesso senza clamore, che hanno accolto con un sorriso chi è sopravvissuto a un viaggio disperato.

Nel suo messaggio, Lampedusa emerge come un baluardo di umanità in un’epoca in cui paure e misure restrittive cercano di spezzare questa solidarietà. Il Papa ha ricordato che non può esserci giustizia senza compassione, né legittimità senza ascoltare il dolore altrui. Un appello che rafforza il valore di un’accoglienza fatta di empatia, comprensione e impegno concreto.