Ovunque si sente il battito del cuore dell’Egitto: il Museo Egizio di Torino si prepara al bicentenario

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Ovunque si sente il battito del cuore dell’Egitto: il Museo Egizio di Torino si prepara al bicentenario - Fonte: Ansa | Gaeta.it

L’inaugurazione del Museo Egizio di Torino, che si terrà il prossimo 20 novembre, rappresenta un momento di celebrazione per la storia e la cultura italiana. I duecento anni dalla sua fondazione saranno festeggiati con la presenza delle più alte cariche dello Stato, tra cui il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il ministro della Cultura Alessandro Giuli. Questo articolo esplorerà i dettagli della celebrazione, le nuove aree del museo, e le sfide affrontate dall’istituzione.

l’evento di inaugurazione del 20 novembre

Una celebrazione unica

Il 20 novembre di quest’anno non sarà solo un giorno qualsiasi, ma un evento che segnerà una pietra miliare per il Museo Egizio, una delle istituzioni culturali più antiche e prestigiose del mondo. Durante la cerimonia di inaugurazione, la Galleria dei Re e il tempio di Ellesiya, che è stato donato dall’Egitto al popolo italiano, saranno ufficialmente aperti al pubblico. Questo segna un’importante tappa nel processo di ristrutturazione e aggiornamento del museo, affinché tale patrimonio sia accessibile e apprezzato in modo adeguato.

L’accesso per il pubblico avverrà direttamente dalla piazza principale, ma vi sarà anche un’entrata secondaria dalla via Duse, offrendo diverse opzioni ai visitatori. Tuttavia, nonostante l’attesa inaugurazione, la nuova Piazza Egizia, caratterizzata da un’iconica copertura in vetro e acciaio, non sarà completata per l’evento. I lavori di ristrutturazione proseguiranno fino all’estate 2025, come già anticipato dal direttore Christian Greco.

Un pomeriggio di eventi esclusivi

La giornata del 20 novembre si svolgerà principalmente su invito, dando la priorità a ospiti di prestigio e autorità. Tuttavia, dalle 21:00 in poi, ci sarà una “notte bianca” aperta a tutti, consentendo ai cittadini e ai turisti di visitare il museo gratuitamente e di conoscere le nuove esposizioni. Nei giorni successivi, il museo rimarrà aperto senza costi per il pubblico, il 21 e 22 novembre, per coinvolgere l’intera città in questa celebrazione storica.

il nuovo allestimento del Museo

Galleria dei Re e installazioni artistiche

Uno dei momenti clou della giornata sarà la visita del Presidente Mattarella alla Galleria dei Re, dove avrà l’opportunità di essere il primo a scoprire le novità e a fornire un giudizio su questo spazio rinnovato. All’ingresso del museo, i visitatori potranno ammirare un’installazione dell’artista franco-libanese Ali Cherri. Questo artista aveva precedentemente lavorato in residenza presso il museo nel 2018, riflettendo sul ruolo attuale delle istituzioni museali.

Inoltre, sarà presentato il nuovo allestimento intitolato “Materia. Forma del tempo”, che debutta il 5 ottobre, esponendo 5.600 vasi antichi. La presenza di tali opere testimonia l’impegno del museo a valorizzare la sua straordinaria collezione e ad attrarre un pubblico sempre più vasto.

La celebrazione della cultura egizia

Durante la giornata, il Presidente Mattarella parteciperà a un incontro in sala conferenze, dove avrà modo di ricevere un libro commemorativo realizzato in occasione del bicentenario del museo, un simbolo tangibile del legame tra Italia ed Egitto. Questo evento non è solo un momento di commemorazione, ma anche una rivisitazione della storia e della cultura egizia, che continua a influenzare e ispirare oggi.

il calo dei visitatori e le prospettive future

Dati sui visitatori e impatto del bicentenario

Da inizio anno, il Museo Egizio ha accolto 700.000 visitatori, segnando una diminuzione del 7% rispetto agli anni precedenti. Questo calo è attribuibile alla chiusura temporanea del museo e alla limitata agibilità di alcune aree durante i lavori di ristrutturazione. Tuttavia, si prevede che il bicentenario porterà un rinnovato interesse e una maggiore affluenza di visitatori.

L’obiettivo ambizioso del museo è di raggiungere 1 milione e 600 mila visitatori all’anno entro il 2026, data prevista per la conclusione dei lavori di ampliamento e riqualificazione. Questo piano di crescita non solo garantirebbe la sostenibilità economica del museo, ma rappresenterebbe anche un riconoscimento della sua importanza culturale.

La preparazione per il bicentenario del Museo Egizio di Torino si presenta quindi come un evento di portata storica, sia per la città che per l’intera comunità culturale. Il futuro promette di essere luminoso per un’istituzione che continua a cercare di avvicinare e coinvolgere il pubblico nella straordinaria storia della civiltà egizia.

Ultimo aggiornamento il 18 Settembre 2024 da Donatella Ercolano

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