Ostia, ruspa tra i bagnanti sulla spiaggia libera: bufera sui lavori di ripascimento

Ostia, ruspa tra i bagnanti sulla spiaggia libera: bufera sui lavori di ripascimento

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Una ruspa in azione tra adulti e bambini sulla spiaggia “gialla” di Ostia scatena polemiche e accuse. Il cantiere era della Regione Lazio, ma i lavori dovevano essere già conclusi.

5 maggio 2025, Ostia – Sabato mattina, sole pieno e primi ombrelloni aperti. Sulla spiaggia libera di fronte all’ex Colonia Vittorio Emanuele, qualcuno prende la prima tintarella della stagione. Ma tra i teli stesi e i bambini che giocano, si muove qualcosa che lì non dovrebbe esserci: una ruspa, con il suo braccio meccanico, avanza lentamente tra i bagnanti.

Un mezzo in azione in pieno giorno: sicurezza a rischio

Il mezzo è lì per i lavori di ripascimento della spiaggia, un intervento già previsto da tempo e affidato dalla Regione Lazio. Ma secondo il cronoprogramma, i lavori dovevano concludersi prima dell’inizio della stagione balneare. Invece, in pieno maggio e con la spiaggia affollata, la ruspa gira senza barriere, senza segnaletica, a pochi metri da famiglie e bambini.

L’immagine fa il giro del web e scatena un’ondata di reazioni. In prima fila il presidente del Municipio X, Mario Falconi, che parla di “episodio grave e preoccupante”. Secondo Falconi, se quanto ripreso nel video verrà confermato, la ditta incaricata avrebbe violato norme basilari di sicurezza, mettendo a rischio l’incolumità delle persone.

Falconi va oltre e punta il dito: “I lavori sono stati gestiti dalla Regione Lazio, amministrata dalle stesse forze politiche che oggi sollevano dubbi. La loro maggioranza avrebbe dovuto vigilare meglio. Noi, come Municipio, siamo disponibili a collaborare con tutte le istituzioni, ma pretendiamo che venga fatta piena luce su quanto accaduto. Le spiagge devono essere sicure, sempre”.

La risposta della Regione: “Verifica in corso, ma due addetti erano presenti”

Dalla Regione la replica non si fa attendere. In una nota si sottolinea che la responsabilità operativa era della ditta esecutrice. È già stata avviata una verifica interna, per chiarire come sia potuto accadere un episodio simile durante un intervento previsto e regolato.

Viene anche fornita una precisazione che cerca di ridimensionare l’accaduto: “Nel video si vedono due operatori addetti alla sicurezza, che avrebbero controllato l’area durante lo spostamento del mezzo. Il tratto percorso era di circa venti metri, prima dell’area recintata dove si trova il materiale di lavoro”.

Una spiegazione che però non convince tutti.

Fratelli d’Italia: “Scene inaccettabili, vogliamo risposte”

Il caso arriva anche tra i banchi del Municipio. Sara Adriani, consigliera di Fratelli d’Italia, e Massimiliano Metalli, responsabile del Dipartimento dei Vigili del Fuoco FdI Roma, chiedono chiarezza: “Serve sapere chi ha autorizzato quei lavori e perché non sono state adottate le minime misure di sicurezza previste dalla legge. Non si può tollerare che una ruspa si muova in mezzo ai bagnanti come se fossimo in un cantiere isolato”.

FdI annuncia anche una richiesta formale di convocazione della Commissione Trasparenza, oltre alla segnalazione alla Polizia Locale. Se ci saranno violazioni, spiegano, va considerato anche il sequestro dell’area per tutelare la sicurezza pubblica.

“Quello che è successo – proseguono – rappresenta una violazione del D.Lgs. 81/2008, il Testo Unico sulla Sicurezza. Non c’erano cartelli, né barriere, e il mezzo operava a pochi metri da bambini”.

La Sinistra: “Lo denunciavamo da aprile. Nessun cartello, nessun controllo”

Anche dalla Sinistra Civica Ecologista arrivano parole dure. Il capogruppo Marco Possanzini attacca: “Dal 18 aprile quel mezzo era parcheggiato senza alcuna segnalazione, nessun cartello di cantiere, nulla. Non è un caso isolato, lo diciamo da settimane. Ma ora che il video gira online, qualcuno fa finta di cadere dalle nuvole”.

Possanzini chiede l’intervento immediato delle autorità competenti: “Non si può accettare che una spiaggia libera gremita venga trattata come una zona cantiere. Non è solo un problema di tempistiche: la stagione balneare è cominciata, quei lavori dovevano essere chiusi prima, non ora”.

L’esponente della sinistra annuncia anche una interrogazione regionale urgente, firmata dalla consigliera Alessandra Zeppieri, per fare luce sull’intero appalto dei lavori di ripascimento affidati dalla Regione.

Un caso politico, ma anche di sicurezza

L’episodio mette a nudo un corto circuito tra Regione, Municipio e ditta esecutrice, con al centro la questione della sicurezza su uno dei tratti più frequentati del litorale. Il mezzo meccanico, fotografato e filmato mentre attraversa il bagnasciuga, diventa il simbolo di una gestione approssimativa, finita al centro di polemiche incrociate.

Per ora, nessuna sanzione è stata annunciata. Ma il caso è tutt’altro che chiuso. Si attendono le verifiche degli organi competenti, mentre tra cittadini e politici cresce la richiesta di evitare altri episodi simili: le spiagge devono restare libere, sicure e senza sorprese meccanizzate.

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