Oltre 6mila visitatori per olio e dintorni a Oleis di Manzano, tra premi e attese per il 2025

Oltre 6mila visitatori per olio e dintorni a Oleis di Manzano, tra premi e attese per il 2025

La ventesima edizione di “Olio e Dintorni” a Oleis di Manzano ha richiamato oltre seimila visitatori da Friuli, Slovenia e Austria, valorizzando produttori locali come Corte Tomasin e Fernanda Fachin con premi per oli extravergine d’oliva di alta qualità.
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La ventesima edizione di "Olio e Dintorni" a Oleis di Manzano ha celebrato l’olio extravergine d’oliva friulano, attirando oltre 6.000 visitatori da Italia, Slovenia e Austria, con degustazioni, premi e focus su sostenibilità e produzione locale di qualità. - Gaeta.it

La ventesima edizione di “Olio e Dintorni” si è svolta a Oleis di Manzano, attirando un pubblico numeroso e appassionato. L’evento, dedicato interamente all’olio extravergine d’oliva, ha raccolto oltre seimila visitatori in tre giorni, richiamando persone non solo dal Friuli ma anche da regioni vicine come Slovenia e Austria. Il clima di festa e interesse ha accompagnato degustazioni, incontri e la consegna dei premi dedicati ai migliori oli della zona.

Partecipazione e interesse oltre i confini regionali

La manifestazione, confermandosi un punto di riferimento nel panorama oleario locale, ha visto una presenza significativa di visitatori provenienti oltre i confini regionali. La vicinanza della Slovenia e dell’Austria ha favorito un afflusso costante di appassionati e operatori del settore, interessati a conoscere le produzioni del territorio friulano. Questo scambio ha creato una piccola piazza europea dell’olio, dove esperienze e culture diverse si sono incontrate attorno a un prodotto tipico e apprezzato.

Durante i tre giorni, il pubblico ha potuto partecipare a degustazioni guidate, laboratori sulle tecniche di produzione e approfondimenti sul valore nutrizionale dell’olio extravergine d’oliva. La varietà delle attività ha coinvolto addetti ai lavori e semplici appassionati, offrendo contenuti adatti a ogni livello di conoscenza. La domanda di informazioni e prodotti ha dimostrato come il settore olivicolo possa attirare interesse diffuso e trasversale.

Sviluppo locale e valorizzazione delle aziende produttrici

L’evento ha portato anche un’attenzione particolare allo sviluppo locale, valorizzando le aziende produttrici e creando occasioni di confronto tra produttori e consumatori. Il legame con il territorio si è espresso nel racconto delle singole realtà, spesso a conduzione familiare, che contribuiscono a mantenere vive tradizioni radicate nelle campagne friulane. Questo contatto diretto con chi produce ha rafforzato la percezione della qualità e della cura dietro ogni bottiglia di olio.

La premiazione “olio dell’abate” e i produttori distinti per equilibrio e qualità

Il momento più atteso di questa edizione è stato la consegna del premio “Olio dell’Abbate”, riconoscimento dedicato agli oli con caratteristiche organolettiche di spicco. Il premio per l’olio dal gusto “intenso” è andato all’azienda Corte Tomasin, con sede a Castions di Strada. La stessa azienda ha ottenuto una menzione speciale per la produzione dall’aroma definito “intermedio”, segno di attenzione e versatilità nelle scelte di lavorazione.

Accanto a Corte Tomasin, la riconoscenza per l’olio dal gusto “delicato” è stata assegnata a Fernanda Fachin di Gemona del Friuli. Entrambi i produttori si sono imposti per la capacità di mantenere un equilibrio armonioso nelle loro produzioni, trasmettendo qualità e caratteristiche ben distinte. La giuria ha individuato proprio in queste sensazioni il valore aggiunto degli oli premiati, sottolineando come la varietà dei profili di sapore sia fondamentale per offrire esperienze autentiche al consumatore.

Passione e metodi tradizionali alla base della qualità

Questi riconoscimenti mettono in luce la passione e l’impegno delle realtà locali, spesso basate su metodi tradizionali e attenzione al dettaglio. L’apprezzamento ottenuto contribuisce a rafforzare l’identità territoriale del Friuli, storicamente legato alla coltivazione dell’olivo e alla trasformazione in prodotti di pregio. La manifestazione ha così collocato l’olio extravergine del Friuli in una posizione di rilievo rispetto ad altre aree produttive italiane.

Le previsioni sulla produzione di olio per il 2025 e le condizioni climatiche

Gli esperti intervenuti durante l’evento hanno espresso valutazioni ottimistiche sul raccolto previsto per il 2025. Le analisi sullo sviluppo delle piante registrano una fioritura abbondante, indice favorevole per una buona annata olivicola. Queste condizioni, unite a previsioni meteorologiche che indicano un clima adatto, lasciano sperare in una produzione consistente e di qualità.

Importanza del protocollo produttivo e della sostenibilità

Il protocollo produttivo e l’attenzione delle aziende alla cura delle piante giocheranno un ruolo importante nel mantenere alto il livello degli oli. La combinazione di fattori naturali e pratiche agricole mirate potrebbe portare a miglioramenti anche rispetto agli anni precedenti. Restano ovviamente incognite legate all’andamento climatico nei mesi chiave della maturazione, ma il quadro generale si presenta favorevole.

L’evento “Olio e Dintorni” ha rappresentato anche l’occasione per affrontare temi legati alla sostenibilità ambientale e alla gestione delle risorse nelle coltivazioni. Produttori e tecnici hanno discusso delle strategie per proteggere gli uliveti dai cambiamenti climatici e dalle malattie, garantendo una continuità produttiva nel tempo. Un impegno che coinvolge ogni fase, dalla piantumazione alla raccolta, per assicurare un estratto di oliva che conservi caratteristiche organolettiche elevate.

Questa anticipazione sui risultati futuri si inserisce in un contesto di interesse crescente per il prodotto e per le sue potenzialità economiche e culturali. Il valore dell’olio extravergine d’oliva continua a suscitare attenzione non solo nel mercato interno, ma anche all’estero. Il successo dell’edizione ventennale di “Olio e Dintorni” testimonia questa realtà, confermando il legame tra la tradizione locale e le sfide del presente.

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