Nuove indicazioni sulle attestazioni SOA per i bonus edilizi: cosa cambia per le imprese e i contribuenti

Nuove indicazioni sulle attestazioni SOA per i bonus edilizi: cosa cambia per le imprese e i contribuenti

L’Agenzia delle Entrate chiarisce che per lavori superiori a 516mila euro è obbligatoria l’attestazione SOA, fondamentale per accedere ai bonus edilizi e garantire la conformità delle imprese.
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Nuove indicazioni sulle attestazioni SOA per i bonus edilizi: cosa cambia per le imprese e i contribuenti - Gaeta.it

L’agenzia delle Entrate ha recentemente chiarito le disposizioni relative all’obbligo di affidare lavori superiori a 516mila euro solo a imprese munite di attestazione SOA, un aspetto fondamentale per accedere a diversi bonus edilizi come il superbonus, l’ecobonus e il sismabonus. Questo obbligo coinvolge in particolare i lavori condominiali ed è stato discusso nell’evento Telefisco 2025, facendo emergere dubbi e chiarimenti riguardanti la sua applicazione.

Obbligo di attestazione SOA per i lavori edili

L’attestazione SOA, acronimo di Certificazione di Qualificazione dell’Operatore, è una garanzia importante per le imprese che partecipano a lavori pubblici. A partire dal decreto legge 21/2022, le imprese che eseguono lavori di importo superiore a 516mila euro devono necessariamente possedere questa attestazione. È fondamentale per l’accesso agli incentivi fiscali specificati negli articoli 119 e 121 del decreto legge 34/2020, meglio conosciuto come decreto Rilancio.

Il chiarimento fornito dalle Entrate ha ampliato notevolmente il ragionamento sull’applicazione del requisito SOA. Non si applica solo a quei casi in cui si opta per la cessione del credito o lo sconto in fattura, ma si estende a tutte le agevolazioni edilizie disponibili. Questo implica che qualsiasi imprese voglia beneficiare delle detrazioni per gli investimenti edili, ristrutturazioni o miglioramenti energetici deve essere in regola con la normativa SOA, prima di poter procedere con i progetti.

L’importanza del decreto legge 21 marzo 2022

In dettaglio, l’articolo 10-bis, comma 2 del decreto legge 21 marzo 2022, stabilisce con chiarezza che per il riconoscimento del superbonus e degli altri bonus edilizi, le imprese devono, al momento della stipula del contratto di appalto, dimostrare di possedere l’attestazione SOA. Nel caso di subappalti, anche le imprese subappaltatrici devono avere la stessa qualificazione. Questo passaggio burocratico è necessario affinché si possano ottenere i benefici fiscali legati ai lavori edilizi più consistenti.

La circolare n. 10/E, emessa il 20 aprile 2023, ha ulteriormente ribadito questa posizione, lasciando intendere che senza il possesso della SOA non è possibile fruire delle detrazioni previste e delle opzioni per lo sconto in fattura o cessione del credito. Ciò significa che i contribuenti devono prestare attenzione alla scelta delle imprese con cui intendono lavorare, verificando la loro conformità a questa normativa.

Impatti su contribuenti e professionisti del settore

Questa nuova regolamentazione ha conseguenze significative per tutti gli attori coinvolti. I contribuenti, siano essi privati cittadini o condomini, devono accertarsi che i lavori effettuati siano eseguiti da imprese in possesso delle attestazioni richieste. La validità delle detrazioni fiscali diventa così un tema più complesso, richiedendo maggiore responsabilità nella selezione delle aziende per la realizzazione di lavori di grande entità.

D’altra parte, le imprese edili devono prepararsi a una serie di adempimenti burocratici e all’importanza di ottenere e mantenere l’attestazione SOA. Questo potrebbe comportare un aumento dei costi operativi e una necessaria riorganizzazione interna per garantire che tutte le normative siano rispettate.

In definitiva, la nuova regolamentazione rende chiare le aspettative riguardo alla qualifica delle imprese edili, e la mancata osservanza di queste regole potrebbe comportare gravi ripercussioni, sia in termini fiscali sia di opportunità perse. Imprese e contribuenti sono chiamati a seguire attentamente queste linee guida per evitare problematiche future in ambito edilizio.

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