Non basta sciacquare, questo è il miglior modo per eliminare l’arsenico dal riso

Non basta sciacquare, questo è il miglior modo per eliminare l’arsenico dal riso

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Il metodo migliore per eliminare l'arsenico dal riso - gaeta.it

Il riso e la sicurezza alimentare: come ridurre l’arsenico presente. Non è sufficiente solo sciacquare, bisogna fare così per stare tranquilli. 

Il riso è un alimento base per miliardi di persone in tutto il mondo, apprezzato per la sua versatilità e capacità di accompagnare una vasta gamma di piatti. Tuttavia, negli ultimi anni, l’attenzione si è concentrata su un problema di sicurezza alimentare legato al riso: la presenza di arsenico inorganico.

L’arsenico è un elemento chimico che può trovarsi naturalmente nell’acqua, nel suolo e nell’aria, ma l’esposizione continua a livelli elevati di arsenico inorganico può comportare seri rischi per la salute, tra cui malattie cardiovascolari, diabete e persino alcuni tipi di cancro.

Metodi per ridurre l’arsenico nel riso

Uno dei metodi più efficaci per ridurre l’arsenico nel riso è utilizzare un rapporto acqua-riso di 6:1 durante la cottura. Questo significa che per ogni tazza di riso, bisognerebbe usare sei tazze d’acqua. Dopo la cottura, l’acqua in eccesso viene scolata, eliminando così una buona parte dell’arsenico. Questo metodo è stato suggerito da diverse ricerche scientifiche che hanno dimostrato una significativa riduzione del contenuto di arsenico nel riso cotto in questo modo.

il sistema per togliere l'arsenico dal riso
Il sistema sicuro per non avere tracce di arsenico nel riso – gaeta.it

Un’altra tecnica promettente è la cottura del riso come la pasta. Si tratta di far bollire il riso in una grande quantità d’acqua e poi scolarlo prima di servirlo. Questo metodo non solo aiuta a ridurre l’arsenico, ma può anche migliorare la consistenza del riso, garantendo che i chicchi non si attacchino tra loro. Alcuni esperti consigliano anche di lasciare il riso in ammollo per diverse ore prima di cuocerlo, in modo da ridurre ulteriormente il contenuto di arsenico.

È importante sottolineare che i livelli di arsenico possono variare significativamente a seconda del tipo di riso e della sua provenienza. Ad esempio, il riso integrale tende ad avere livelli di arsenico più elevati rispetto al riso bianco, poiché l’arsenico si concentra nella crusca, che viene rimossa durante la lavorazione del riso bianco. Tuttavia, il riso integrale è spesso preferito per il suo maggiore contenuto nutrizionale, quindi è fondamentale trovare un equilibrio tra salute e sicurezza.

Iniziative dei produttori e regolamentazioni

Parallelamente a questi metodi casalinghi, anche i produttori di riso stanno lavorando per affrontare il problema dell’arsenico. Alcuni stanno sperimentando tecniche agricole innovative, come la rotazione delle colture e l’uso di varietà di riso che assorbono meno arsenico. Inoltre, stanno cercando di migliorare il drenaggio dei campi di riso per ridurre l’esposizione all’acqua contaminata.

I governi e le organizzazioni sanitarie internazionali stanno inoltre stabilendo limiti di sicurezza per il contenuto di arsenico nel riso e nei prodotti a base di riso, al fine di proteggere i consumatori. Ad esempio, l’Unione Europea ha fissato limiti massimi per l’arsenico nei prodotti alimentari, e molte altre nazioni stanno seguendo il loro esempio.

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