Niccolò recalcati vince il contest primo piatto dei campi 2025 con la sua pasta al pomodoro

Niccolò recalcati vince il contest primo piatto dei campi 2025 con la sua pasta al pomodoro

Niccolò Recalcati vince il contest “Primo Piatto dei Campi” a Puegnago del Garda con una pasta al pomodoro innovativa, unendo tradizione e tecniche moderne nel tema “Da Glocal a Global”.
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Niccolò Recalcati di Casa Leali ha vinto la 14ª edizione del contest “Primo Piatto dei Campi” con una rivisitazione innovativa della pasta al pomodoro, unendo tradizione e tecniche moderne nel segno del tema “Da Glocal a Global: quale pasta per il futuro?”. - Gaeta.it

Il 10 luglio 2025 a Puegnago del Garda si è conclusa la 14esima edizione del contest “Primo Piatto dei Campi”, evento ideato da 50 Top Italy e Pastificio dei Campi. Il protagonista è stato Niccolò Recalcati, giovane chef della brigata di Casa Leali, che si è imposto con la sua interpretazione della classica pasta al pomodoro. La competizione ha avuto come tema “Da Glocal a Global: quale pasta per il futuro?”, stimolando riflessioni e creazioni sul ruolo e l’evoluzione della pasta nel cibo contemporaneo.

La tecnica dietro il piatto vincente

Il piatto di Niccolò Recalcati si distingue per la complessità delle preparazioni dietro un’apparente semplicità. Il giovane chef ha selezionato con cura ogni ingrediente per ottenere un equilibrio tra consistenza, aroma e tessitura. I pomodori sono stati trattati attraverso processi di macerazione e infusione, che ne hanno estratto il massimo del sapore e delle proprietà, mentre l’olio è passato per un’estrazione calibrata e un’accurata separazione dei grassi.

La mantecatura della pasta è stata fondamentale per legare agli elementi liquidi e aromatici, creando una veste gustativa suadente e avvolgente. Il risultato finale si presenta come un piatto “colorato e soddisfacente”, che scorre piacevole sulla forchetta e lascia una sensazione calda al palato. Questo tipo di approccio testimonia come la cucina contemporanea possa riscoprire la tradizione attraverso tecniche precise e un controllo meticoloso di ogni fase di lavorazione.

La gara e il tema: da glocal a global, la pasta nel futuro

Il contest, ospitato a Gragnano, località famosa per la tradizione pastaria, ha riunito alcuni dei talenti emergenti della cucina italiana. Il tema ha chiesto ai partecipanti di coniugare la tradizione locale con uno sguardo globale, riflettendo su come la pasta potrà evolvere nei prossimi anni. Niccolò Recalcati ha scelto di lavorare su una preparazione nota e amata, la pasta al pomodoro, trasformandola in un piatto che invita a ripensare un classico mediante tecniche attuali e attenzione agli ingredienti.

L’idea di Recalcati ha puntato sulla valorizzazione degli elementi base, dalla scelta della pasta, prodotta con grande cura, alla selezione dei pomodori più adatti. Ogni passaggio, dalla macerazione alla mantecatura, è stato calibrato per esaltare sia il colore che il sapore, arrivando a un risultato morbido e intenso, capace di comunicare radici domestiche in chiave contemporanea. Questa lettura ha permesso di rendere la pasta un piatto che parla sia alla tradizione sia a un pubblico più ampio, globale appunto, rispondendo alla sfida tematica del concorso.

Il valore personale e il messaggio dello chef niccolò recalcati

Niccolò Recalcati racconta che la sua pasta al pomodoro è nata da un ricordo d’infanzia, uno dei primi piatti con cui ha instaurato un legame emotivo. Questo legame affettivo ha guidato la sua preparazione, mettendo al centro l’idea di “casa” ma rivisitata in chiave moderna. Lo chef ha espresso gratitudine verso la famiglia, che lo sostiene nella sua carriera, e nei confronti di Andrea Leali, chef di Casa Leali, che ha creduto nel suo potenziale e in questo progetto.

L’affermazione al contest rappresenta anche un passo importante per Recalcati, che ha saputo comunicare un messaggio intenso e personale ai giudici. L’esito dimostra come la tecnica possa dialogare con la memoria e come un piatto semplice possa raccontare storie di vita e tradizione, coinvolgendo la giuria e il pubblico presente.

I concorrenti finalisti e la giuria di esperienza

La competizione ha visto la partecipazione di diversi chef selezionati, tra cui Federica Finzi, all’epoca legata al ristorante Palazzo Maresgallo di Lecce, con il piatto “Ricordo di sere d’estate dimenticate”. Anche Giulio Luigi Zoli, di Nomos a Roma, è giunto in finale con la proposta “Spaghetti alla Chitarra, Citrus, Provola, e Lapsang”. Entrambi i finalisti hanno portato piatti evocativi e ricchi di senso gustativo, ma alla fine a spuntarla è stato Niccolò Recalcati.

La giuria che ha valutato i piatti era composta da nomi qualificati e riconosciuti nel mondo della gastronomia. Luciano Pignataro, Albert Sapere e Barbara Guerra, curatori della guida 50 Top Italy, hanno portato la loro esperienza insieme allo chef Peppe Guida. In testa al panel c’era Giuseppe Di Martino, CEO di Pastificio dei Campi, pronto a garantire una valutazione attenta e tecnica.

Premio speciale creatività assegnato a niccolò recalcati

Il riconoscimento ottenuto da Niccolò Recalcati comprende il Premio Speciale Creatività 2026, che sarà consegnato durante la presentazione della guida 50 Top Italy. Questo premio sottolinea il valore originale e la capacità innovativa dello chef, nonostante la scelta di un piatto del repertorio tradizionale. Premiare questa interpretazione significa anche valorizzare un percorso di cucina che sa unire radici e visione, proponendo un futuro possibile alla pasta italiana più autentica.

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