Il 9 aprile 2025, i mercati globali oscillano tra perdite e guadagni dopo l'annuncio di Trump sulla sospensione dei dazi, evidenziando la vulnerabilità degli investitori agli sviluppi politici.
La fiducia degli ucraini verso gli Stati Uniti è crollata, con il 67% che percepisce un disinteresse di Washington, mentre cresce il supporto per l'Europa come principale alleato nella guerra.
L'Amministrazione Trump rilancia il settore del carbone con nuove leggi, nonostante le crescenti energie rinnovabili globali e le sfide economiche, suscitando dibattiti sulla sostenibilità ambientale e l'autonomia energetica.
Trump invita le aziende a trasferirsi negli Stati Uniti, mentre Meloni propone dazi zero tra USA e UE. La rivalità con la Cina si intensifica, creando incertezze nel commercio globale.
Trump ribadisce il suo sostegno ai dazi durante un evento a Washington, sostenendo che le politiche commerciali stanno portando investimenti e posti di lavoro negli Stati Uniti, suscitando entusiasmo tra i repubblicani.
Negli incontri di negoziato in Oman del 12 aprile, Stati Uniti e Iran discuteranno il programma nucleare, mentre le tensioni storiche e la sfiducia popolare complicano il dialogo.
Trump annuncia colloqui diretti con l'Iran, sostenuti da Netanyahu, in un contesto di tensioni geopolitiche. Le reazioni internazionali variano tra ottimismo e timori per possibili nuove crisi.
Netanyahu e Trump si incontrano alla Casa Bianca per discutere la liberazione degli ostaggi e intensificare la lotta contro Hamas, con implicazioni significative per le relazioni internazionali nel Medio Oriente.
Tajani auspica un viaggio della premier Meloni negli Stati Uniti, evidenziando l'importanza di rafforzare le relazioni bilaterali e affrontare sfide globali come sicurezza ed economia.