Un nuovo esperimento di agricoltura urbana prende forma nel cuore di Torino. Il Politecnico ha lanciato campus grapes, un progetto unico che combina tecnologia e ambiente su una vigna di mille metri quadri dentro l’università. Oltre 750 piante in vaso daranno vita a un laboratorio a cielo aperto dove si studieranno tecnologie agricole di ultima generazione e metodi per affrontare il cambiamento climatico. Dietro l’iniziativa c’è Citiculture, startup torinese che ha già raccolto più di 90mila euro grazie a sponsor locali e donazioni private.
Una vigna hi-tech che unisce tecnologia e natura con oltre 750 piante in vaso
campus grapes è la prima vigna urbana al mondo gestita interamente in un ateneo con l’ausilio di droni e sensori per monitorare ogni fase della crescita delle piante. Le oltre 750 viti, sistemate in vaso, copriranno un’area verde di circa 1000 metri quadri all’interno del campus della città. Il sistema di sensoristica raccoglierà dati su temperatura, umidità e altre condizioni ambientali per ottimizzare la coltivazione e sperimentare in tempo reale come migliorare la resistenza delle piante su un suolo urbano.
La posa della prima giovane vite e inizio del progetto
La posa della prima giovane vite è prevista entro giugno, segnando l’avvio concreto di questo esperimento d’avanguardia che porta una tradizione antica direttamente nel contesto urbano, con un approccio tecnologico. Il progetto è pensato per essere un campo di prova aperto dove studenti, ricercatori e tecnici potranno osservare e intervenire sulla vite, sfruttando strumenti digitali all’avanguardia e testando nuove soluzioni agricole.
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Un laboratorio all’aperto per studenti di agritech engineering e per l’adattamento climatico
campus grapes è dedicato agli studenti della neocostituita laurea magistrale in agritech engineering del Politecnico di Torino. Questa nuova facoltà si concentrerà sullo sviluppo di tecnologie agrarie avanzate che coniugano meccanizzazione, elettronica, informatica e sostenibilità ambientale. La vigna servirà come laboratorio pratico dove testare sistemi agricoli 4.0 direttamente sul campo. Lo scopo è fornire un’esperienza diretta e concreta, utile sia per la didattica sia per la ricerca in campo agronomico.
La startup Citiculture ha sottolineato il valore del progetto come simbolo di un rapporto tra città e natura, capace di migliorare la qualità della vita urbana, ridurre l’impatto ambientale e favorire la capacità delle piante e della comunità di adattarsi ai cambiamenti del clima. Il progetto infatti affronterà tematiche legate alla resilienza urbana, puntando a soluzioni che integrano natura e tecnologia, esempio concreto di come le città possano diventare più verdi pur mantenendo una dimensione tecnologica.
Un hub di inclusione sociale e sostenuto da partnership nel segno della comunità
campus grapes non sarà solo un progetto universitario, ma anche uno spazio aperto a tutti. Grazie a una collaborazione tra Politecnico e 1 Caffè Onlus, è previsto un coinvolgimento della cittadinanza, che potrà partecipare a eventi, visite e attività legate alla vigna. Questa apertura rappresenta un tentativo di creare un punto di incontro e inclusione sociale intorno a un luogo di sperimentazione verde, collegando studenti, cittadini e organizzazioni no profit.
La vicesrettrice per il campus sostenibile del Politecnico, Patrizia Lombardi, ha messo in luce come questa iniziativa si inserisca nel piano di decarbonizzazione e resilienza dell’ateneo. Il progetto punta infatti a promuovere soluzioni ispirate alla natura per affrontare il cambiamento climatico, non solo all’interno dell’università ma estendendo questa consapevolezza e capacità di reazione anche alla cittadinanza torinese.
Un avvio con riconoscimenti e partecipazione pubblica
La presentazione ufficiale di campus grapes si è svolta nella sala delle colonne del Comune di Torino, con la partecipazione di rappresentanti istituzionali e del mondo culturale locale. Durante l’evento Citiculture ha premiato 13 ambasciatori simbolici del progetto, tra cui il noto attore Luca Argentero, l’artista Arturo Brachetti, la cittadina onoraria e atleta Daisy Osakue, il sindaco Stefano Lo Russo e il presidente della regione Alberto Cirio.
Questi riconoscimenti hanno dato rilievo all’importanza sociale e culturale di campus grapes. La presenza di figure pubbliche conferma come la vigna urbana rappresenti un punto di interesse per la città, non solo come spazio scientifico ma anche come centro di aggregazione e promozione di valori legati alla tutela ambientale e all’innovazione. Il progetto avrà un impatto diretto sul territorio, portando agricoltura e ricerca a dialogare nel cuore di Torino.