Nasce mastery of mixology: nuovi cocktail con espresso hausbrandt e bruno vanzan bestseller mondiale

Nasce mastery of mixology: nuovi cocktail con espresso hausbrandt e bruno vanzan bestseller mondiale

Hausbrandt e Bruno Vanzan uniscono mixology e caffè espresso per creare cocktail innovativi con tecniche avanzate, ingredienti selezionati e presentazioni scenografiche che trasformano l’esperienza del caffè.
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Hausbrandt e il campione di flair bartending Bruno Vanzan collaborano nel progetto "Mastery of Mixology" per creare cocktail innovativi che esaltano il caffè espresso attraverso tecniche avanzate e ingredienti selezionati. - Gaeta.it

Il gruppo Hausbrandt ha stretto una collaborazione con Bruno Vanzan, campione mondiale di flair bartending, per dare vita a Mastery of Mixology. L’iniziativa ambisce a esplorare nuovi cocktail che esaltano il caffè espresso Hausbrandt, combinando tecniche avanzate di miscelazione con ingredienti selezionati. Il progetto punta a trasformare il modo in cui il caffè viene percepito, passando da semplice bevanda a un’esperienza gustativa complessa e originale. Tra le proposte emergono ricette innovative, ognuna con un carattere e una tecnica precisa.

La partnership tra hausbrandt e bruno vanzan

La sinergia tra Hausbrandt e Bruno Vanzan nasce dall’intento di valorizzare la materia prima e l’arte della mixology. Bruno Vanzan detiene il titolo mondiale di flair bartending, disciplina che unisce tecniche spettacolari e preparazioni di qualità. La collaborazione permette di sperimentare accostamenti tra il caffè espresso e altri componenti alcolici o analcolici, lavorati con metodi diversi come lo shakeraggio, la miscelazione o la preparazione sotto vuoto.

Hausbrandt, noto per l’espresso dalla selezione rigorosa dei chicchi, trova in questo progetto una nuova dimensione. L’obiettivo è liberare il caffè dai limiti tradizionali, donandogli note e sensazioni che solitamente appartengono al mondo dei cocktail. Il rapporto tra i due protagonisti della mixology si basa su un mutuo rispetto per la tecnica e la qualità.

Strumenti e tecniche innovative per le miscele

In Mastery of Mixology si uniscono competenze e strumenti del bartending a tutta una serie di accorgimenti per esaltare aromi e consistenze, come l’utilizzo di latte di mandorla, infusi a bassa temperatura, gasature artigianali per creare soda aromatizzata e persino affumicature con il caffè stesso. Questo permette di ottenere ricette che si slegano dalla tradizione ma restano fedeli all’identità del caffè Hausbrandt.

I cocktail protagonisti: gusti e tecniche a confronto

Tra le ricette presentate spiccano quattro cocktail con caratteristiche diverse. “This is not a cappuccino” punta a sorprendere con un crema di latte di mandorla montata a velluto che simula un cappuccino, ma l’insieme è uno shakerato a base di vodka, sciroppo di zucchero e espresso Hausbrandt, servito in una tazza da cappuccino. La tecnica richiede precisione nel dosaggio e nella lavorazione del velluto che serve per decorare la superficie e aggiungere cremosità.

“Il conte a Trieste” è invece un cocktail a base di bitter di Milano, vermouth di Torino e rum infuso al caffè. L’infusione avviene a bassa temperatura sotto vuoto per circa tre ore, procedimento che concentra gli aromi del caffè nel rum. La miscelazione lenta con ghiaccio tempra il sapore, mentre la guarnizione con cantuccio al vermouth porta un tocco locale e tradizionale. Il risultato è elegante, con richiami delicati del caffè.

“Fiore di drupa” è una bevanda fresca e floreale che unisce il caffè Hausbrandt Academia a un honey mix fatto con miele di castagno e una soda preparata con acqua aromatizzata da fiori eduli essiccati. La gasatura avviene tramite un apparecchio specifico con CO2. Il bicchiere alto viene decorato esternamente con zucchero liquido per far aderire i fiori essiccati, un dettaglio estetico che accompagna la delicatezza gustativa del cocktail.

Effetti scenici e aromatici in una moka per 2

“Una moka per 2” si spinge verso un effetto scenico e aromatico. Si tratta di un mix di brandy, espresso Hausbrandt, latte di soia e sciroppo alla vaniglia, shakerato con ghiaccio e servito in una moka di vetro. Prima del servizio viene affumicato con fumo aromatizzato al caffè, così da ricreare l’atmosfera della classica moka ma in versione cocktail. Per chi non possiede la moka di vetro, indicano di utilizzare quella tradizionale, pulendola bene, e porzionare la ricetta.

Tecniche e strumenti: come si preparano i cocktail hausbrandt

La preparazione delle ricette prevede diversi metodi e attrezzature specifiche. Lo shaker resta uno strumento centrale per i cocktail più freschi e acquosi, che richiedono un’aggiunta di ghiaccio e un rapido raffreddamento, come in “This is not a cappuccino” e “Una moka per 2”. Qui si usa anche uno strainer per filtrare i liquidi al momento del servizio, evitando residui di ghiaccio o polveri.

Nel “conte a Trieste” l’infusione sotto vuoto rappresenta un passaggio decisivo per trasferire i sapori del caffè nel rum, rispettando tempi e temperature precise. L’uso del Roner e degli strumenti da sous vide è fondamentale per un’efficace estrazione di aromi senza alterare la struttura del distillato. Anche la miscelazione avviene con cura, in un mixing glass raffreddato, coinvolgendo un bar spoon per amalgamare bene gli ingredienti.

Gasature e decorazioni nel fiore di drupa

Con il “Fiore di drupa” il processo di gasatura si avvale di un Twist & Sparkle e CO2 per caricare l’acqua filtrata e aromatizzata con fiori essiccati. La preparazione della soda è quindi artigianale e richiede una fase di macerazione e filtrazione accurata prima della gassificazione. Il bicchiere è personalizzato con zucchero liquido per trattenere i fiori essiccati sulle pareti, un dettaglio che esalta l’estetica finale.

Nelle ricette si trovano vari tipi di latte utilizzati per modificare consistenze e aromi. Il latte di mandorla è montato con l’aggiunta di sucroestere per creare un velluto delicato, simil-cremoso ma senza latte animale. La realizzazione di questa schiuma prevede l’uso di mixer elettrici e dedizione a una resa perfetta. Per affumicare la “moka per 2”, un affumicatore si usa per inserire fumo di caffè nel bicchiere, completando il percorso sensoriale del drink.

Le guarnizioni completano ogni cocktail, adottando elementi come velluto al latte, cantuccio al vermouth, fiori eduli e affumicature. Questi tocchi finali non sono solo estetici ma contribuiscono alle sensazioni gustative appena prima e dopo il sorso, conferendo personalità a ciascuna creazione.

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