Nasce il premio letterario ‘La Sicilia che non ti aspetti’ legato al mondo del vino

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L’incontro tra la cultura enologica siciliana e la narrativa si concretizza con il premio letterario ‘La Sicilia che non ti aspetti’, promosso dalle Cantine Settesoli-Mandrarossa. Questa iniziativa, che celebra il legame tra vino e letteratura, ci trasporta nel cuore del sud Italia, proprio a Menfi, in provincia di Agrigento. L’obiettivo è garantire un futuro culturale e ricco di storie per la Sicilia, un territorio afflitto da sfide economiche e ambientali, compresa la sempre più grave crisi idrica.

Un premio innovativo per un territorio in difficoltà

Roberta D’Urso, rappresentante delle Cantine Settesoli-Mandrarossa, ha affermato che “le buone idee nascono sempre davanti a un buon bicchiere di vino”, sottolineando l’intento di promuovere la cultura attraverso un riconoscimento letterario innovativo. Giuseppe Bursi, presidente della Cantina, ha descritto il premio come un’iniziativa audace, il primo premio di questo tipo in Italia legato a un vino. L’idea nasce dalla necessità di investire nella cultura locale come motore di sviluppo, specialmente in un periodo così critico per la Sicilia, dove le difficoltà socio-economiche sono sempre più evidenti.

Il premio si inserisce in un contesto più ampio di valorizzazione del patrimonio siciliano, puntando su un approccio che unisce tradizione e contemporaneità. I viticoltori locali, rappresentati da oltre 2000 soci e oltre 6000 ettari di vigne, si pongono l’obiettivo di rispondere alle esigenze del territorio, cercando di rilanciarlo attraverso una simbiosi creativa tra la produzione vinicola e l’arte della scrittura.

Cinque sezioni tematiche in dialogo con il vino

Claudia Origoni, parte del comitato del Premio Letterario Mandrarossa, insieme al suo team ha pianificato l’assegnazione del premio in cinque sezioni tematiche, ognuna delle quali interagisce con una specifica etichetta di vino. Questa formula consente di esplorare diversi aspetti culturali e territoriali, rintracciando le narrazioni già presenti nelle storie di ogni vino. La scelta di associare le etichette a storie specifiche rappresenta un modo per riscoprire le tradizioni e la cultura siciliana, evidenziando il patrimonio immateriale del luogo.

L’interconnessione tra vino e narrativa offre un’opportunità unica di esplorare che la cultura non è mai lontana dalla quotidianità e da ciò che ci circonda. Ogni vino, infatti, racconta un pezzo di storia e contribuisce a mantenere viva la tradizione locale. La fiera letteraria non è solo un riconoscimento per i migliori scrittori, ma è anche una celebrazione di quel vissuto collettivo che caratterizza l’identità siciliana.

Un sostegno alle librerie indipendenti

Un elemento chiave di questo premio è il supporto alle librerie indipendenti. Claudia Origoni ha evidenziato l’importanza di collaborare con queste realtà, vitali per le comunità locali e per la promozione delle piccole case editrici. La rete lanciata attraverso il premio coinvolge le librerie delle città che sono state nominate “Capitale della Cultura” dal 2015 a oggi, estendendosi a Roma, Milano e Napoli. Questo legame permette di consolidare una comunità letteraria e culturale che attraversa tutta Italia, unendo esperienze locali in un progetto comune.

Le librerie, spesso luoghi di aggregazione e scambio, si trovano a fronteggiare numerose sfide. Attraverso la partecipazione a questo premio, si spera di rafforzare il loro ruolo e garantire la loro sopravvivenza. La rete di librerie coinvolta non si limita solo alla vendita di libri, ma svolge anche una funzione fondamentale di condivisione e promozione della cultura.

La giuria e la premiazione

Un’importante giuria composta da nomi illustri del panorama letterario italiano, come Aldo Cazzullo, Franco Cardini e Nadia Terranova, avrà il compito di valutare le opere presentate al premio. Questa giuria è un segno di serietà e di sviluppare significativa attenzione su un evento che vuole posizionarsi nell’agenda culturale nazionale.

La premiazione si svolgerà il 28 giugno ad Agrigento, un momento che sarà celebrato non solo come la conclusione di un percorso di selezione, ma anche come un’occasione di celebrazione per la cultura e la tradizione siciliana. In un’epoca in cui il tessuto culturale è spesso trascurato, iniziative come questa rappresentano un faro di speranza, dimostrando che il vino e la letteratura possono creare legami forti e duraturi nella comunità.

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Donatella Ercolano è una talentuosa blogger che collabora con il sito Gaeta.it, dove si occupa principalmente di temi culturali e sociali. Originaria di Napoli, Donatella ha portato il suo amore per la cultura e la società fino a Gaeta, dove ha trovato un'audience dedicata e interessata. Con una formazione accademica in Sociologia, la sua analisi sui fenomeni sociali attraverso la lente dei media è acuta e ben argomentata. Nelle sue pubblicazioni, Donatella affronta argomenti vari come l'evoluzione culturale, l'impatto delle tecnologie sulla società, e le questioni di genere, sempre con uno stile chiaro e provocatorio. La sua capacità di rendere temi complessi accessibili e intriganti ha fatto di lei una voce molto seguita e rispettata su Gaeta.it.