Napoli: il prefetto ordina la protezione per il comandante Maiello, in prima linea contro la camorra

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Il comandante Maiello sotto protezione a Napoli contro la camorra - Gaeta.it

Sara Gatti

11 Settembre 2025

Il prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha deciso di mettere sotto protezione il comandante Luigi Maiello, riconosciuto per il suo impegno nella lotta alla criminalità organizzata in Campania. La scelta arriva in un momento delicato e ha l’obiettivo di salvaguardare la sua sicurezza, soprattutto durante le fasi più rischiose del suo lavoro, come le udienze in tribunale. L’Associazione Polizia Locale d’Italia ha accolto con favore questa misura, sottolineando quanto sia fondamentale sostenere chi combatte la mafia in prima persona.

Vigilanza rafforzata per Maiello: la risposta del prefetto

Il provvedimento firmato dal prefetto Di Bari prevede una sorveglianza costante su Maiello, specie nei momenti più esposti, come gli spostamenti e le udienze in tribunale. Le forze dell’ordine saranno sempre presenti per prevenire qualsiasi tentativo di intimidazione o aggressione da parte della criminalità organizzata. Questa misura dimostra una risposta concreta e immediata da parte dello Stato, che vuole proteggere chi si impegna in prima linea contro la camorra.

Il ruolo di Maiello nella Polizia Locale lo ha spesso messo nel mirino, in particolare per le indagini che hanno scoperto legami tra clan, politici e imprenditori. La sua sicurezza diventa quindi una questione urgente, che giustifica la sorveglianza speciale decisa dal prefetto.

Maiello e la sua battaglia contro le mafie in Campania

Luigi Maiello ha dedicato la sua carriera a combattere la malavita in varie città della Campania, affrontando indagini complesse. Il suo lavoro ha portato alla luce reti di complicità tra criminali e ambienti istituzionali o economici locali, svelando un sistema di corruzione profondo e radicato. Per questo è finito nel mirino di minacce e ritorsioni.

La lotta alla camorra è una sfida quotidiana contro un sistema che agisce nell’ombra, spesso con violenza. Maiello è diventato un punto di riferimento in questa battaglia, ma anche un bersaglio per chi vuole proteggere interessi illegali. La sua esperienza parla chiaro: chi indaga contro le mafie rischia in prima persona.

La Polizia Locale D’Italia: sostegno e riconoscimento

L’Associazione Polizia Locale d’Italia ha espresso il suo apprezzamento per l’intervento del prefetto e ha ricordato l’importanza di non lasciare soli gli agenti sotto minaccia. In una nota, ha definito la decisione di Di Bari “un segnale forte dello Stato verso chi combatte le mafie.” Proteggere Maiello significa sostenere tutti gli operatori che ogni giorno affrontano intimidazioni, un problema purtroppo diffuso in molte zone d’Italia.

La solidarietà verso Maiello si estende a tutta la Polizia Locale, che spesso opera nelle aree più difficili con compiti che vanno ben oltre il semplice controllo del territorio. Questo sostegno istituzionale vuole far capire che il pericolo riguarda non solo l’individuo, ma l’intero sistema di chi garantisce la legalità.

Oltre la protezione: il riconoscimento professionale per Maiello

L’Associazione Polizia Locale d’Italia sottolinea anche la necessità di un riconoscimento professionale e istituzionale per Maiello, oltre alla tutela fisica. Serve una risposta più ampia, che valorizzi il suo impegno e le responsabilità che si assume ogni giorno. È una richiesta che riguarda anche altri agenti coinvolti in attività rischiose.

Queste misure arrivano dopo un periodo in cui Maiello ha già subito ritorsioni per le sue indagini. Proteggerlo non è solo una priorità per la sua sicurezza, ma un segnale chiaro: chi lotta contro le mafie deve poter contare sul sostegno dello Stato e non restare esposto a minacce e violenze.