In questa settimana si segnalano eventi dedicati a diverse forme d’arte, che vanno dalle sperimentazioni di Omar Galliani a Fano, all’Espressionismo Italiano a Vercelli, fino alle opere di Yves Klein a San Giovanni Rotondo. Le rassegne propongono un viaggio tra tecniche e temi che attraversano il Novecento fino ai giorni nostri, offrendo spunti per approfondire momenti significativi della cultura visiva.
Omar Galliani e il rapporto tra parola e immagine a Fano
Dal 12 settembre al 30 novembre Palazzo Bracci Pagani e la Pinacoteca San Domenico di Fano ospitano la mostra personale di Omar Galliani intitolata “Concordi lumine maior. In poesia e pittura“, curata da Carlo Bruscia. L’esposizione nasce da un progetto condiviso con il poeta Davide Rondoni e si concentra sul legame antico tra parola e immagine, noto come ut pictura poësis.
Il percorso si sviluppa su due sedi: alla Pinacoteca San Domenico è allestita un’installazione lungo la navata principale della chiesa, mentre a Palazzo Bracci Pagani sono esposte oltre trenta opere realizzate tra il 1977 e il 2025. Tra i lavori figurano disegni a matita, carboncino e pastello su carta, tavola e pergamena. Galliani indaga il rapporto tra scrittura e arti visive con un linguaggio che intreccia elementi figurativi e poetici, restituendo un quadro ampio della sua ricerca attraverso diverse tecniche e supporti.
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Espressionismo italiano a Vercelli: protagonisti e opere inedite
Alla Chiesa di San Marco, nello Spazio ARCA di Vercelli, è visitabile fino all’11 gennaio 2025 la mostra “Guttuso, De Pisis, Fontana… L’Espressionismo Italiano“, curata da Daniele Fenaroli. Sono esposte opere della Collezione Giuseppe Iannaccone, molte delle quali mai presentate al pubblico. Il percorso comprende lavori di artisti come Renato Birolli, Renato Guttuso, Lucio Fontana, Fausto Pirandello, Aligi Sassu ed Emilio Vedova.
Questi autori si sono distinti nel movimento espressionista italiano per aver proposto una visione autonoma rispetto ai modelli culturali dominanti. La loro arte racconta la fragilità, la solitudine e le tensioni esistenziali, evitando rappresentazioni celebrative o ufficiali. L’esposizione accompagna il visitatore attraverso le diverse sfumature di questo linguaggio, mettendo in luce aspetti emotivi e psicologici spesso trascurati nella narrazione storica.
Blu e spiritualità nel Giubileo 2025 a San Giovanni Rotondo
Dal 30 novembre 2025 è visitabile la mostra diffusa “Blu. I Fondamenti dello Spirito“, che coinvolge il Santuario di San Pio da Pietrelcina e alcune chiese del centro storico come San Nicola, San Leonardo Abate e San Giovanni Battista. L’iniziativa, curata da Cristina Maiorano, si inserisce nel contesto del Giubileo 2025 e unisce l’eredità artistica di Yves Klein alle ricerche di quattro artisti contemporanei: Luca Pozzi, Francesco Fossati, Vincenzo Marsiglia e Penzo+Fiore.
L’evento propone un percorso artistico e spirituale nel borgo antico, offrendo una riflessione visiva sul colore blu come simbolo di fondamento spirituale. Dalla prima settimana di ottobre sarà inserito il Monocromo blu di Yves Klein, realizzato con pigmento puro e resina sintetica su garza incollata a pannello, arricchendo il dialogo tra arte e sacro. La mostra invita a vivere il paesaggio artistico come parte di un’esperienza di fede e contemplazione, coinvolgendo ambienti di culto e contemporaneità.
Moda e pubblicità in Italia tra gli anni ’50 e 2000 a Mamiano Di Traversetolo
La Fondazione Mamiani-Rocca di Mamiano di Traversetolo ospita dal 13 settembre al 14 dicembre la mostra “Moda e pubblicità in Italia 1950-2000“. L’evento presenta oltre trecento tra manifesti, riviste, spot televisivi, fotografie, video, gadget pubblicitari e le celebri figurine Fiorucci. L’allestimento illustra l’evoluzione del linguaggio visivo e promozionale nel settore della moda nella seconda metà del Novecento.
La mostra evidenzia come la pubblicità abbia raccontato l’epoca attraverso immagini e narrazioni diverse, mostrando la strategia dietro la comunicazione commerciale e lo sguardo di grandi fotografi di moda. L’esposizione ricostruisce il legame tra estetica e dinamiche sociali, mettendo in luce le trasformazioni culturali e di costume in Italia in mezzo secolo, attraverso icone visive riconoscibili e originali.
L’eredità di Inge Morath nel fotogiornalismo alla Galleria Bertoia Di Pordenone
Alla Galleria Harry Bertoia di Pordenone, dal 13 settembre al 16 novembre, la mostra “Inge Morath. Le mie storie” si concentra sulla fase finale della carriera della fotografa austriaca. Prima donna ad entrare nell’agenzia Magnum Photos, Morath ha segnato il fotogiornalismo del Novecento con una prospettiva originale. Circa 110 fotografie compongono la raccolta, con particolare attenzione ai ritratti legati al mondo della letteratura.
Il percorso mette in luce l’influenza dell’incontro con John Houston sul set del film “The Misfits” e il successivo matrimonio con il drammaturgo Arthur Miller sulla produzione visiva di Morath. La mostra presenta questa fase in cui l’autrice approfondisce il rapporto con figure letterarie, offrendo immagini intense e significative che hanno segnato anche la storia del ritratto fotografico.
Baab Roma, biennale per arte contemporanea e sperimentazione
Dall’11 settembre al 6 novembre Roma ospita la prima edizione di BAAB, Basement Art Assembly Biennial, con opere di 25 artisti contemporanei provenienti da diverse parti del mondo. Ideata e curata da Ilaria Marotta e Andrea Baccin, la manifestazione si svolge nello spazio Basement Roma e in altri punti della città: un cinema, un teatro e manifesti pubblici.
L’evento si propone come un ambiente dinamico per accogliere progetti artistici di varia natura, puntando su sperimentazioni e connessioni tra discipline diverse. Il contesto urbano diventa parte integrante dell’esposizione grazie a installazioni fuori dallo spazio tradizionale, favorendo l’interazione tra visitatori e città. La biennale crea così occasioni di confronto tra artisti emergenti e pubblico, contribuendo a rinnovare la scena artistica contemporanea romana.