La città di Bologna ospita una nuova mostra dedicata alla musica dal vivo, firmata dai fotografi Silvia Lelli e Roberto Masotti. L’esposizione si svolge al Museo Internazionale e Biblioteca della Musica fino al 7 settembre 2025. Attraverso più di 80 fotografie in bianco e nero, vengono raccontati diversi momenti, protagonisti e ambienti della scena musicale italiana e internazionale. L’evento offre uno sguardo approfondito sulla musica dal punto di vista visivo, mettendo in risalto interpreti, direttori d’orchestra, compositori e luoghi storici legati a questo mondo.
Una narrazione fotografica che attraversa decenni e generi musicali
La mostra “Lelli e Masotti Musiche” nasce dall’idea di raccontare la musica attraverso immagini autentiche e senza filtri di genere o appartenenza. I due fotografi, attivi dal 1979, hanno raccolto scatti che mettono in luce il lavoro di artisti di ogni età e provenienza, sia in Italia che all’estero. Le immagini ritraggono non solo volti celebri come quello del pianista Maurizio Pollini o del direttore Riccardo Muti, ma anche orchestre intere, ambienti di palco, strumenti e momenti di prova. Non mancano scene di concerti e incontri tra musicisti come il dialogo in prova tra Claudio Abbado e Daniel Barenboim nel 2012, segno di un evento significativo nella storia della musica italiana.
Dettagli unici nelle fotografie in bianco e nero
L’allestimento presenta un racconto scandito da fotografie in bianco e nero, capaci di cogliere dettagli insoliti come la prospettiva dall’alto o la sfocatura artistica, che danno colore a storie umane e artistiche. La capacità di Silvia Lelli e Roberto Masotti di fermare l’attimo e trasmettere la tensione o l’intimità di una performance dà allo spettatore la possibilità di immergersi in un’esperienza visiva legata al suono.
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Riferimenti precisi alla città di bologna e al suo legame con la musica
Una parte della mostra è dedicata a Bologna e ai personaggi che hanno legato il loro nome alla città, attraverso foto emblematiche. Tra queste, spiccano ritratti di Lucio Dalla, Francesco Guccini e Roberto Vecchioni, immortalati nella celebre fotografia scattata nella Trattoria da Vito, locale storico del capoluogo emiliano. Un capitolo a parte celebra un momento storico: il concerto di Duke Ellington al Bologna Jazz Festival del 1973, uno degli eventi che hanno segnato la diffusione del jazz in città.
Un dialogo tra fotografia e luoghi storici
Il legame tra fotografia e musica si rafforza nel contesto del Museo della Musica, dove alcune immagini sono esposte nelle sale al piano nobile. Qui si crea un dialogo tra le scenografie e gli allestimenti operistici intercettati dagli scatti di Lelli e Masotti e i documenti conservati nelle collezioni, come incisioni, partiture originali e strumenti musicali storici.
Le immagini in dialogo con strumenti, partiture e documenti storici
Dentro il percorso espositivo, le fotografie si affiancano a pezzi di grande valore storico e culturale, creando un confronto tra l’arte visiva e quella sonora. Il Museo presenta documenti come il Clavemusicum omnitonum, antica tastiera musicale, o il pianoforte preparato di John Cage che ha influenzato la musica contemporanea.
Non mancano i riferimenti alla danza e alle sue connessioni con la musica: l’immagine di Marco Pierin, danzatore contemporaneo, si accompagna agli spartiti di Cesare Negri, importante coreografo e teorico medievale. Tra i momenti più suggestivi c’è il dettaglio delle mani del pianista András Schiff mentre suona sul fortepiano Pleyel del 1844 appartenuto a Gioachino Rossini. Il musicista si esibì così in museo nel 2005, lasciando un ricordo indelebile.
Questo intreccio tra immagini, musica e storia arricchisce la conoscenza del pubblico su come la musica dal vivo ha influenzato la cultura italiana e non solo. La mostra propone così un viaggio attraverso la musica raccontata dai grandi fotografi che l’hanno accompagnata nel tempo.