Morte di emanuela ruggeri, indagini puntano su possibile overdose nella zona di via del mandrione

Morte di emanuela ruggeri, indagini puntano su possibile overdose nella zona di via del mandrione

Le indagini sulla morte di Emanuela Ruggeri a Roma si concentrano su un possibile overdose, con autopsia e analisi delle telecamere di via del Mandrione per ricostruire le ultime ore della 32enne.
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Emanuela Ruggeri, 32 anni, è stata trovata morta a Roma vicino a via del Mandrione; le indagini puntano a un possibile decesso per overdose, in attesa dei risultati dell'autopsia e del recupero del suo cellulare. - Gaeta.it

La vicenda legata alla scomparsa e al successivo ritrovamento del corpo di emanuela ruggeri si concentra ora su possibili cause legate a una overdose. I magistrati e gli inquirenti stanno lavorando per ricostruire le ultime ore della 32enne, trovata senza vita nei pressi di via del mandrione a roma. I risultati dell’autopsia chiariranno definitivamente il motivo del decesso, mentre restano ancora da recuperare elementi fondamentali per comprendere meglio il quadro della tragedia.

Le prime ipotesi degli inquirenti e il ruolo dell’autopsia

Gli investigatori hanno indicato come una delle piste principali quella di un arresto dovuto a un’intossicazione da sostanze stupefacenti, in particolare un’overdose. La vittima, secondo le informazioni raccolte, avrebbe avuto in passato problemi di tossicodipendenza, con un uso documentato di eroina. Questo dettaglio non esclude altre cause, ma resta centrale per indirizzare le indagini. L’autopsia, già disposta, includerà esami tossicologici approfonditi per individuare eventuali residui o concentrazioni pericolose di droghe nel corpo. Solo a seguito di questi esami si potrà parlare con certezza del nesso tra decesso e abuso di sostanze. La data della morte è stata stimata intorno al 15 luglio, giorno in cui la donna ha avuto un ultimo contatto con la madre.

La ricerca del cellulare e le immagini di sorveglianza a via del mandrione

Un elemento che sta complicando il lavoro degli inquirenti riguarda l’assenza del cellulare di emanuela ruggeri vicino al luogo del ritrovamento. Questo dispositivo potrebbe contenere informazioni preziose, come chiamate, messaggi o localizzazioni, utili a ricostruire come si sia svolta quella giornata. Per questo motivo, i carabinieri stanno intensificando le ricerche ma senza ancora riuscire a recuperarlo. Per compensare, si sta lavorando sull’analisi delle telecamere di sicurezza installate nella zona di via del mandrione. Grazie a quelle riprese si cercherà di tracciare i movimenti della vittima e di eventuali persone incontrate nelle ore precedenti al decesso. Questo metodo permette di delineare una cronologia temporale più precisa e potrebbe far emergere nuovi testimoni o dettagli finora sconosciuti.

Il lavoro dell’autorità giudiziaria e i prossimi passi delle indagini

Il fascicolo è affidato all’aggiunto della procura di roma, giuseppe cascini, che coordina una squadra impegnata a risolvere i dubbi intorno a questa morte. L’indagine è particolarmente delicata per la giovane età della vittima e il possibile coinvolgimento di sostanze illegali. L’attenzione si concentra sia sugli aspetti medici sia su quelli investigativi per non trascurare alcun elemento. Le autorità stanno anche cercando di capire se emanuela fosse in contatto con altre persone nelle ultime ore, come amici o conoscenti, per rintracciare eventuali tracce e indicazioni. Il lavoro combinato di tecnici e investigatori proseguirà nei prossimi giorni, in attesa di avere risposte più chiare da analisi e testimonianze.

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