Negli ultimi giorni la tensione in Medio Oriente è salita dopo il lancio di un missile da parte dei ribelli Houthi yemeniti contro l’aeroporto Ben Gurion nei pressi di Tel Aviv. I sistemi di difesa israeliani hanno subito intercettato l’attacco, mentre le sirene antiaeree hanno risuonato nella capitale e nelle zone circostanti. L’episodio ha causato una sospensione temporanea dei voli in partenza e in arrivo nello scalo principale di Israele, rendendo chiaro il clima di tensione e allerta nella regione.
Il lancio del missile e l’attivazione delle sirene antiaeree a tel aviv e galilea
Secondo le fonti yemenite e israeliane, il missile è partito dalla zona sotto controllo degli Houthi, gruppo armato attivo nello Yemen. Nel momento del lancio, le sirene antiaeree si sono attivate in tutta Tel Aviv e nelle pianure della Galilea, avvisando la popolazione di un imminente pericolo. Questo sistema di allarme rappresenta una procedura abituale in Israele quando viene rilevata una minaccia balistica.
L’allarme ha messo in allerta anche le autorità aeroportuali, che hanno immediatamente sospeso i voli in modo precauzionale. L’aeroporto Ben Gurion, punto di riferimento per il traffico aereo internazionale verso Israele, si è trovato quindi costretto a interrompere temporaneamente le operazioni di volo per salvaguardare la sicurezza dei passeggeri e del personale.
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Intervento del sistema di difesa arrow 3 contro il missile houthi
Il sistema di difesa antiaerea israeliano Arrow 3 è entrato in azione dopo il rilevamento del missile lanciato dagli Houthi. Questo sistema è stato progettato per abbattere missili in arrivo nell’atmosfera esterna, ed è uno dei principali strumenti di difesa contro minacce missilistiche a lunga distanza.
L’Arrow 3 ha intercettato con successo il missile prima che potesse raggiungere l’aeroporto Ben Gurion o altre zone abitate. Il lancio del missile e la reazione del sistema di difesa hanno dimostrato l’efficacia delle misure israeliane per proteggere le infrastrutture critiche, nonostante la vicinanza e la complessità del conflitto regionale.
La reazione di israele e le dichiarazioni ufficiali sulla risposta militare
Dopo l’attacco, le autorità israeliane hanno mantenuto una posizione ferma, dichiarando che risponderanno «con forza» a ogni minaccia rivolta contro il paese. Il governo di Israele ha sottolineato l’importanza di non sottovalutare gli attacchi missilistici, ribadendo l’intenzione di difendere la sicurezza nazionale attraverso azioni militari decise.
Questa risposta contiene un messaggio diretto agli Houthi e ai loro alleati nella regione, segnando una linea netta sulla tolleranza zero verso atti considerati provocatori o aggressivi. Il clima rimane molto teso, mentre la comunità internazionale segue con attenzione l’evoluzione del conflitto, in modo da evitare escalation più gravi.