Milano: apre figli dei fiori al cortile, un ristorante botanico nel cuore dei navigli

Milano: apre figli dei fiori al cortile, un ristorante botanico nel cuore dei navigli

Figli dei Fiori Al Cortile apre a Milano trasformando una corte storica in un giardino segreto con cucina stagionale guidata da Gianni Tancredi, unendo natura, design e cultura in un’esperienza sensoriale unica.
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Figli dei Fiori Al Cortile è un ristorante nel centro di Milano che trasforma una corte storica in un giardino segreto, offrendo un’esperienza sensoriale tra natura, cucina stagionale e design raffinato, nata dall’esperienza consolidata sul Lago di Como. - Gaeta.it

Nel centro storico di milano, proprio a pochi passi dai navigli, ha aperto Figli dei Fiori Al Cortile, un nuovo locale che trasforma una vecchia corte urbana in un giardino segreto. Il progetto di questo ristorante nasce da una realtà con radici sul lago di como e vuole portare in città un’esperienza che mette al centro la natura, la cucina stagionale e l’arte del design. Il gruppo Figli dei Fiori Restaurants, fondato da Christian Traviglia insieme a tre soci, ha scelto questa cornice per ampliare il suo percorso iniziato nel 2016, con ambienti pensati per coinvolgere tutti i sensi in un’atmosfera raccolta e raffinata.

Come è nato figli dei fiori e l’evoluzione della ristorazione sul lago di como

Figli dei Fiori Restaurants è nato con l’obiettivo di creare spazi dove natura, cucina e design si fondono senza forzature, proponendo una lettura contemporanea della tradizione gastronomica. Il gruppo ha mosso i primi passi in località sul lago di como, con locali che uniscono la stagionalità dei prodotti e il rispetto per il territorio a un ambiente dall’anima poetica. Ogni ristorante ha una propria identità, con un’attenzione particolare alla memoria dei fiori e delle piante che popolano gli spazi, elementi che diventano parte integrante dell’esperienza di chi mangia o si ferma anche solo per bere un calice.

Il lavoro dei quattro fondatori ha voluto andare oltre alla semplice ristorazione, puntando a raccontare storie attraverso il cibo. Questo ha portato all’apertura di due locali lungo il lago, un bistrot e un’osteria, che figurano come tappe fondamentali per consolidare un modello di accoglienza che oggi conta diversi ambiti, tra cui flower design e catering. I legami con la natura non sono mai stati solo un dettaglio estetico, ma una linea guida capace di incidere sul modo di cucinare e di ricevere gli ospiti. La scelta di aprire a milano rappresenta un passo importante, che porta una filosofia maturata in un contesto più raccolto verso una metropoli attenta e cosmopolita.

Trasformare un cortile milanese in un giardino verde

Figli dei Fiori Al Cortile va ben oltre l’idea tradizionale di ristorante. L’indirizzo di via Giovenale 7 è stato trasformato in una corte dove la natura prende il sopravvento trasformando l’area in un’oasi nascosta. Le scelte di arredamento, dai materiali alle tonalità della luce, sono studiate per ricreare quella sensazione di calma e lontananza dal trambusto cittadino. Il locale dispone di circa 140 posti tra interni e spazio esterno, distribuiti in ambienti che si fondono con la botanica viva presente.

Le piante, accuratamente scelte per dimensioni e colori, si intrecciano agli arredi e contribuiscono a rendere gli spazi più ovattati eliminando parte dei rumori urbani. Intorno ai tavoli si creano nicchie di riservatezza, con rampicanti che salgono e offrono una cornice di privacy naturale. Il gioco di luci e ombre viene modulato da un progetto di light design che usa una luce calda e soffusa per definire volumi e movimentare le superfici, senza mai appesantire l’atmosfera. Questo design luminoso contribuisce a scolpire un giardino sospeso dove l’ospite può godere di un momento di pace, lontano dal ritmo frenetico milanese.

Un progetto di questo tipo sfrutta lo spazio nascosto della corte mantenendo l’intimità di un luogo privato ma accessibile, un rifugio dove ogni cliente può vivere un’esperienza rilassata che parla di natura e gusto in egual misura. La cura per i dettagli coinvolge anche la mise en place e gli elementi che compongono il servizio, tutti orientati a rinforzare la sensazione di trovarsi in un contesto unico e affascinante. Non solo un ristorante, ma un luogo che invita la città a fermarsi e respirare.

Una cucina stagionale con radici territoriali e creatività

Ad affiancare l’identità del luogo c’è la cucina, affidata a Gianni Tancredi, executive chef che coordina tutte le brigate del gruppo Figli dei Fiori. La linea gastronomica si basa su una combinazione fra ingredienti locali di qualità e gesti di cucina semplici ma significativi. Tra i piatti che rappresentano questa filosofia ci sono il riso al salto, il risotto con ossobuco e l’acquapazza mediterranea, proposte che uniscono sapori tradizionali a un’estetica misurata e pulita.

Lo chef guida la sua squadra seguendo un forte legame con il territorio e le stagioni, selezionando con cura le materie prime che permettono di mantenere un’anima riconoscibile ma mai scontata. L’intento è proporre un menu rassicurante, che non stravolge le abitudini senza però rinunciare a un tocco di originalità. La clientela di Figli dei Fiori Al Cortile tende a essere attenta, internazionale, attenta a dettagli come freschezza dei prodotti e presentazione dei piatti.

Questa attenzione per il cibo sposa perfettamente l’ambiente naturale del locale, creando un dialogo fra ciò che si vede e ciò che si mette nel piatto. La cucina diventa così parte integrante dell’ecosistema sensoriale che Figli dei Fiori vuole offrire ai suoi ospiti. Non solo sapori, ma anche odori e colori che riflettono il ritmo delle stagioni, la tradizione e la freschezza della materia prima.

Eventi e progetto culturale per un’esperienza sensoriale completa

Figli dei Fiori Al Cortile ospita regolarmente serate ed eventi che uniscono musica, arte e nuove espressioni culturali. Questi appuntamenti mensili arricchiscono l’esperienza del ristorante, trasformandolo in uno spazio vivo dove si esplorano diverse forme di creatività. L’obiettivo è creare un ecosistema dove convivono non solo i sapori, ma anche stimoli sonori e visivi.

Il gruppo ha costruito nel tempo una rete che abbraccia più attività: ristorazione, flower design, catering e progetti esperienziali, tutti guidati dalla voglia di coniugare artigianalità ed estetica. La dimensione emotiva resta centrale, perché ogni elemento del locale – dalle piante alla luce, dal suono al cibo – contribuisce a far vivere ai clienti un momento che lascia un ricordo. Il nuovo spazio di milano arricchisce questa visione, facendo convivere natura e storia proprio nel cuore della città.

Guardando al futuro, i fondatori hanno già programmato un ulteriore sviluppo a Bergamo alta, dove il progetto troverà nuova espressione in un luogo carico di storia, tra antiche botteghe e un grande giardino. Questo segna un passo ulteriore nel racconto di Figli dei Fiori, che vuole continuare a creare spazi dove il passato e la natura si incontrano e danno vita a nuove forme di ospitalità.

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