Milan cerca un nuovo direttore sportivo con trattative che si intrecciano tra vari nomi e scenari incerti

Milan cerca un nuovo direttore sportivo con trattative che si intrecciano tra vari nomi e scenari incerti

Il Milan cerca un nuovo direttore sportivo tra nomi come Andrea Paratici, Igli Tare e Tony D’Amico, mentre la conferma dell’attuale management dipenderà dalla vittoria della Coppa Italia 2024-2025.
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Il Milan è ancora indeciso sul nuovo direttore sportivo dopo l’addio dell’attuale, con diverse trattative saltate e nomi in ballo, mentre la conferma dell’attuale management dipenderà anche dai risultati sportivi, in particolare dalla possibile vittoria della Coppa Italia 2024-2025. - Gaeta.it

La società rossonera si trova a un punto cruciale in vista della prossima stagione. L’addio del direttore sportivo richiede una scelta accurata che, però, tarda a concretizzarsi. Diverse candidature si sono succedute senza esito definitivo, complicando un quadro già complesso. Le ultime indiscrezioni provengono da Monica Colombo, giornalista del Corriere della sera, che ha commentato la situazione nel canale YouTube di Carlo Pellegatti, sottolineando la molteplicità di ipotesi e di rinvii che hanno caratterizzato questa ricerca.

La lunga fase di ricerca tra nomi e trattative saltate

Il Milan ha vissuto una primavera intensa per individuare il successore del direttore sportivo uscente, eppure ogni possibile nomina è stata segnata da indecisioni e ritardi. Monica Colombo ha descritto la situazione come una serie pronta per Netflix, dato il susseguirsi di nomi e incontri mai conclusi. Andrea Paratici era stato uno dei candidati più chiacchierati, ma la sua trattativa è naufragata soprattutto a causa della squalifica che lo ha fermato. La sua esclusione ha costretto la società a esplorare altre piste senza mai arrivare ad un accordo.

Protagonisti saltati e ipotesi sul tavolo

Un altro nome protagonista della scena è stato quello di Igli Tare. Il dirigente albanese sembrava in pole position in un certo momento della trattativa, tanto da essere il favorito sia di Paolo Cardinale che di Zlatan Ibrahimovic. C’è stato un incontro con l’ad Paolo Furlani e si era diffusa la sensazione che Tare fosse il prescelto, per via della sua disponibilità. Ma, stranamente, essendo libero da impegni contrattuali, non ha mai firmato con il Milan. Questo ha lasciato aperte molte interpretazioni tra chi pensa a questioni interne e improbabili trattative parallele mai concretizzatesi.

Sul fronte Francesco Berta, le possibilità di ingaggio si sono infrante principalmente per difficoltà nei negoziati e per questioni di tempistiche. Tutti questi colpi di scena hanno fatto capire che la situazione è intricata, e per ora la società rossonera si trova ancora alla ricerca di una figura solida che possa guidare il club nella nuova stagione.

La possibile candidatura di tony d’amico e le riserve dell’atalanta

Al momento, il nome più caldo tra i candidati sembra essere quello di Tony D’Amico, attuale direttore sportivo dell’Atalanta. La famiglia Percassi ha però tenuto a precisare che D’Amico ha un ruolo fondamentale nell’organizzazione del club bergamasco e ha il compito di mantenere competitivo l’Atalanta anche negli anni a venire. Questo impegno ha destato numerosi dubbi sulla possibilità che possa lasciare la società orobica per un progetto nuovo, soprattutto se considera che Gasperini potrebbe rimanere in panchina.

Il legame tra d’amico e gasperini

Il legame tra D’Amico e Gasperini sembra invece piuttosto saldo, al punto che la continuità del tecnico sembra una priorità per Atalanta. Questo peso sulle scelte del club potrebbe far desistere il Milan dal tentare di strappare D’Amico a Bergamo nell’immediato futuro. Tuttavia, nel caso in cui Gasperini decidesse di andare altrove, la pressione per un cambiamento dirigenziale potrebbe aumentare e facilitare un possibile trasferimento dell’attuale ds.

Al netto delle dinamiche aperte, questa soluzione sarebbe la più pratica per il Milan, visto che l’AD Furlani sembra orientato verso una figura esperta che possa garantire stabilità. Le variabili su questo fronte restano però molte e non sono da escludere ulteriori sorprese, soprattutto se la famiglia Percassi deciderà di mantenere invariato il management atalantino per sostenere la crescita del club.

Il possibile scenario che vede confermato il management attuale se il milan vince la coppa italia

Tra le ipotesi che circolano nel mondo rossonero emerge anche una strada che potrebbe sorprendere molti: il Milan potrebbe decidere di mantenere il management attuale qualora dovesse conquistare la Coppa Italia nella stagione 2024-2025. L’opzione, giudicata meno probabile fino a poco tempo fa, è ora al centro delle riflessioni interne.

La vittoria di un trofeo importante come la Coppa Italia spesso ridisegna i piani societari, specie quando riguarda progetti in corso. Se il Milan ottenesse il successo in questo torneo, potrebbe scegliere di premiarne la continuità, evitando contestazioni e cambi manageriali che destabilizzerebbero l’ambiente.

Questa prospettiva coinvolge direttamente l’attuale direttore sportivo e lo staff vicino all’area tecnica. La loro permanenza, in questo scenario, giocherebbe un ruolo nel rafforzare quel senso di equilibrio che spesso si cerca in momenti di pressione per la stagione successiva.

Nonostante le difficoltà e le incertezze sul mercato, la stabilità potrebbe rappresentare un vantaggio concreto per la società. Anche per questo motivo, la decisione definitiva verrà presa in base ai risultati sportivi che il Milan saprà ottenere nelle prossime settimane. Questa svolta potrebbe dunque diventare un elemento decisivo nel definire il futuro della dirigenza rossonera.

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