Mediobanca ha chiuso l’esercizio 2024-2025 con numeri in crescita, superando i target fissati e mostrando un quarto trimestre solido. L’istituto ha aumentato ricavi e utile netto, confermando la strategia in corso e preparando i prossimi passi nel settore del wealth management. Nel frattempo, ha rigettato l’offerta di fusione avanzata da MPS, motivando la decisione con ragioni economiche e industriali precise.
Risultati economici di mediobanca nell’esercizio 2024-2025
I conti di Mediobanca per l’anno 2024-2025 si chiudono con risultati record per l’istituto. I ricavi totali sono saliti a 3,7 miliardi di euro, in progresso del 3% rispetto all’anno precedente. L’utile netto ha raggiunto 1,3 miliardi, segnando un aumento del 4%. Questi dati sono stati accompagnati da un quarto trimestre particolarmente efficace, che ha contribuito a confermare l’intero percorso di crescita.
La banca ha deciso di distribuire un dividendo di 1,15 euro per azione, segnalando così la solidità dei risultati e la volontà di premiare gli azionisti. Questo dividendo rappresenta un ritorno interessante, tenendo conto del contesto economico attuale. Nei mesi a venire Mediobanca rimarrà concentrata su un modello di business che punta soprattutto sul suo sviluppo nel wealth management, un segmento strategico per il gruppo.
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Rispetto al futuro, la guidance per il 2026 resta confermata, suggerendo che gli obiettivi fissati per il prossimo biennio sono realistici e basati su una solida base operativa. L’attenzione della banca rimane focalizzata su una crescita sostenibile, con investimenti e operazioni mirate a consolidare la sua posizione nel mercato finanziario.
La posizione di mediobanca sull’offerta di fusione proposta da mps
Nel corso del 2025 Mediobanca ha respinto ufficialmente l’offerta pubblica di acquisto e scambio presentata da Monte dei Paschi di Siena . L’amministratore delegato Alberto Nagel ha spiegato che la proposta “non ha razionale industriale e non risulta conveniente per gli azionisti di Mediobanca.”
Secondo Nagel l’offerta ostacola inoltre l’evoluzione del gruppo Mediobanca, infatti il progetto di trasformare la banca, insieme a Banca Generali, in un punto di riferimento nel wealth management continuerebbe a subire rallentamenti o deviazioni. Questa scelta strategica è stata più volte sottolineata come prioritaria per la crescita di Piazzetta Cuccia nel panorama finanziario italiano ed europeo.
La mancata accettazione dell’offerta non è dunque una posizione isolata, ma fa parte di una visione complessiva di trasformazione e specializzazione. La leadership nel wealth management è vista come un obiettivo per rafforzare il peso e l’efficacia di Mediobanca negli anni a venire.
Le prossime scadenze decisionali e i rapporti con banca generali
Il consiglio di amministrazione di Mediobanca ha fissato il 21 agosto 2025 come possibile data dell’assemblea chiamata a decidere sull’offerta pubblica su Banca Generali. La decisione definitiva sarà però presa entro il 6 agosto, in base alle discussioni in corso con Banca Generali e al quadro che emergerà nelle prossime settimane.
Questa finestra temporale indica la volontà della banca di valutare ogni aspetto con attenzione, in particolare in relazione a un accordo che potrebbe influire sulla futura struttura del gruppo. L’attenzione è alta sui rapporti con Banca Generali, ritenuta partner fondamentale nella strategia di crescita nel wealth management.
Le prossime settimane saranno decisive per capire se l’operazione potrà procedere ed eventualmente in quali termini. Piazzetta Cuccia sembra decisa a mantenere un controllo stretto sugli sviluppi, evitando decisioni affrettate e privilegiando un percorso che rafforzi il posizionamento competitivo di Mediobanca.