Matis, società francese specializzata in investimenti collettivi in arte contemporanea, apre un ufficio a Milano per proporre anche agli investitori privati italiani una nuova possibilità di investimento. Fondata da François Carbone e Arnaud Dubois nel 2023, l’azienda offre l’accesso a opere di artisti come Andy Warhol, Pablo Picasso e Lucio Fontana, asset finora riservati a collezionisti di alto profilo o istituzioni finanziarie.
La strategia di matis per democratizzare gli investimenti in arte contemporanea
Jean-François Carbone e Arnaud Dubois hanno ideato Matis con l’obiettivo di rendere l’arte contemporanea una classe d’investimento accessibile a un pubblico più ampio. Questo avviene tramite club deal, cioè investimenti collettivi mirati all’acquisto di opere blue chip, che possiedono un valore stabile e riconosciuto nel mercato. “La nostra missione è ampliare la platea degli investitori nel mondo dell’arte”, ha spiegato Alberto Bassi, responsabile per l’Italia, durante una conferenza stampa a Milano in piazza Duomo. La decisione di aprire un ufficio italiano si fonda sul grande patrimonio artistico del Paese e sul fatto che in Italia esiste un’ampia quantità di risparmio privato da indirizzare verso asset alternativi.
Matis nasce in Francia e opera anche in Svizzera, luoghi dove il mercato dell’arte fra investitori privati ha già preso piede. Nel 2023 hanno gestito 65 operazioni, di cui 16 concluse con successo. La società ha restituito ai partecipanti ai deal un totale di 14 milioni di euro, con un rendimento medio netto del 17,7%. Questi numeri segnano una progressione importante e una crescita della fiducia verso questo modello di investimento nel settore artistico.
I numeri della raccolta fondi e gli obiettivi per il mercato italiano
Matis ha chiuso il primo anno con una raccolta di 5 milioni di euro. Nel 2024 il target supera i 30 milioni, mentre l’obiettivo per il 2025 è arrivare a 60 milioni raccolti. Questi dati mostrano la volontà di far crescere la presenza nel mercato italiano e di consolidare la formula del club deal per opere d’arte di rilievo. L’investimento diretto in arte contemporanea è complesso: richiede capitale, competenze specifiche e una rete di esperti per valutare e gestire gli acquisti. Spesso questi elementi non sono alla portata degli investitori privati.
Arnaud Dubois, cofondatore della società, sottolinea che Matis agevola questo processo integrando conoscenze artistiche e finanziarie con un procedimento trasparente e regolamentato dalla Consob francese. La società si presenta quindi come un ponte tra il mondo dell’arte e la finanza personale, abbattendo le barriere che fino ad oggi limitavano l’accesso alle più prestigiose opere contemporanee.
Milano come crocevia tra arte e finanza per investimenti privati
Milano è stata scelta come sede italiana per Matis per la sua posizione strategica. François Carbone evidenzia la rilevanza di Milano non solo come principale centro finanziario d’Italia, ma anche come polo culturale europeo con una tradizione artistica consolidata. Inoltre presenta una vasta platea di individui ad alto patrimonio interessati a diversificare il portafoglio investendo in mercati privati come quello dell’arte.
Questa combinazione tra finanza e cultura rende Milano un terreno fertile per sviluppare nuovi modi di investire e gestire patrimoni. La presenza di Matis potrebbe influire sull’ecosistema locale, favorendo la conoscenza e l’apprezzamento dell’arte contemporanea come valore economico oltre che culturale. L’approccio adottato offre inoltre agli investitori strumenti regolamentati per affrontare un mercato tradizionalmente chiuso e frammentato.
Nel 2025, i dati raccolti finora e le ambizioni di crescita posizionano Matis come un attore chiave nella diffusione di investimenti artistici accessibili in Italia, ampliando così gli orizzonti delle opportunità di risparmio e diversificazione del capitale.