Nel borgo di Scanno, in Abruzzo, vive Margherita Ciarletta, quasi 94 anni, una figura che sembra appartenere a un’altra epoca. È l’ultima donna del paese che porta quotidianamente il costume tradizionale, un abito che racconta la storia e l’identità di questa comunità di poco più di mille abitanti. Dopo la scomparsa di Adelia e Anna, conosciute come le “regine di Scanno”, Margherita è rimasta a rappresentare una tradizione ormai rara.
Il costume di Scanno: un segno di storia e cultura abruzzese
Il costume tradizionale di Scanno non è solo un vestito, ma un elemento profondamente legato alla cultura locale e al tempo che passa. Si tratta di un completo ricco di dettagli, noto per la sobrietà e la cura dei ricami e dei tessuti. Questo abito ha attirato l’attenzione di fotografi e visitatori, affascinati dal legame autentico con il passato del paese.
Dal 1949 Margherita indossa questo costume ogni giorno, mantenendo viva una pratica ormai rara nelle vie del borgo. Anche durante i lavori nei campi ha sempre scelto di portarlo, come se fosse una seconda pelle. La tradizione legata a questo abito è così significativa da essere stata proposta per il riconoscimento tra i patrimoni immateriali dell’umanità tutelati dall’UNESCO, a testimonianza del valore culturale di Scanno e del ruolo centrale che questo costume ha nell’identità locale.
La scomparsa delle “regine di Scanno” e il ruolo di Margherita oggi
Per anni Margherita ha condiviso la passione per il costume con Adelia e Anna, due sorelle anziane chiamate le “regine di Scanno” per il loro legame con la tradizione. La loro recente scomparsa ha lasciato un vuoto nel borgo e ha messo in luce la scelta di Margherita di continuare a indossare questo abito antico.
Nonostante l’interesse crescente di fotografi e visitatori, Margherita preferisce la tranquillità della sua casa. La sua decisione non deriva dal desiderio di apparire o di attirare l’attenzione, ma da un legame profondo con la famiglia e le radici. È l’ultimo collegamento diretto con uno stile di vita che si sta perdendo, fedele a se stessa e a una storia che si racconta attraverso i tessuti.
L’attenzione verso questa donna e la tradizione che rappresenta è aumentata, tanto da farla diventare un punto di riferimento nel borgo, custode silenziosa di un passato concreto e vissuto. Scanno conserva così un pezzo importante della sua identità, affidato a Margherita con discrezione e determinazione.