Lorenzo Biagiarelli ha abbandonato da tempo la televisione per una nuova direzione professionale che non passa più attraverso i fornelli sotto i riflettori ma si concentra su temi legati al rispetto degli animali e all’alimentazione consapevole. Lo chef cremonese, ex volto di Rai 1 noto per la partecipazione a È sempre mezzogiorno, ha cambiato rotta dopo alcune critiche arrivate nel 2024 e oggi si dedica a varie iniziative, tra podcast e spettacoli teatrali, che affrontano argomenti legati al consumo della carne. La sua storia recente testimonia un profondo cambio di vocazione e un nuovo ruolo come divulgatore impegnato.
Il percorso televisivo di lorenzo biagiarelli e l’addio a È sempre mezzogiorno
Lorenzo Biagiarelli è stato per alcuni anni uno dei protagonisti dei programmi di cucina trasmessi in prima serata su Rai 1. La sua carriera televisiva è iniziata nel 2019 quando ha partecipato come giudice a uno speciale spin-off di Cortesie per gli ospiti, dedicato ai bed and breakfast. Il successo gli ha permesso di entrare nel cast fisso di È sempre mezzogiorno dal 2020, insieme ad Antonella Clerici, con cui ha lavorato fino al 2024. Durante questo periodo si è fatto conoscere per il suo stile e per la capacità di coinvolgere il pubblico.
Le polemiche e la decisione di lasciare
Nel 2024, tuttavia, Biagiarelli è stato travolto da una serie di polemiche legate ad alcuni commenti fatti riguardo al suicidio di una ristoratrice di Lodi, coinvolta in un episodio di discriminazione e omofobia. La risonanza negativa, anche verso la compagna Selvaggia Lucarelli che lo ha sostenuto, ha portato alla decisione di lasciare la trasmissione. Lo chef ha spiegato che “non sussistevano più le condizioni per continuare la sua presenza nel programma”, segnando così un punto di svolta nel suo percorso professionale.
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La nuova vita tra podcast, teatro e sensibilizzazione sul consumo della carne
Dopo l’addio alla tv tradizionale, Lorenzo Biagiarelli ha avviato un percorso lontano dal piccolo schermo ma sempre in ambito culturale e sociale. In collaborazione con la compagna, la giornalista e scrittrice Selvaggia Lucarelli, ha iniziato a sviluppare contenuti con l’obiettivo di sensibilizzare il pubblico su questioni ambientali e animaliste. Tra i progetti più significativi c’è il podcast Respirano ancora, prodotto dalla Boutade, società fondata da Lucarelli. Questo podcast analizza la vicenda dell’allevamento Fenati a Lavezzola, dove nel 2022 migliaia di uccelli rari furono uccisi a causa di un focolaio di aviaria, ricostruendo i fatti e le implicazioni legate a quel caso.
Teatro e spettacoli come nuova comunicazione
Parallelamente, Biagiarelli si è dedicato al teatro, costruendo un programma intitolato Carne. Lo spettacolo affronta i temi del consumo e della produzione di carne, cercando di stimolare la riflessione del pubblico. Lo show ha fatto il suo debutto lo scorso aprile al Teatro Vittoria di Roma e rappresenta una delle forme più dirette con cui lo chef punta a comunicare il suo messaggio. Sul suo profilo social e attraverso le apparizioni pubbliche invita a considerare le alternative di un’alimentazione più rispettosa degli animali, spingendo a un confronto che esula dalle mere scelte gastronomiche.
L’impegno sociale e la collaborazione con selvaggia lucarelli
Il rapporto professionale e personale con Selvaggia Lucarelli ha rafforzato l’impegno di Biagiarelli nelle tematiche legate al benessere animale e all’adozione di uno stile di vita più consapevole. La coppia lavora insieme a progetti che combinano informazione e intrattenimento, tra podcast e performance dal vivo, mettendo in campo esperienze e punti di vista che stimolano il dibattito pubblico. In un contesto dove la produzione e il consumo di carne continuano a generare dibattiti importanti, la loro attività contribuisce a portare questi argomenti al centro dell’attenzione in modo accessibile.
Comunicazione e prospettive future
Biagiarelli ha adottato un modo di comunicare che evita le polemiche fine a se stesse, preferendo descrivere in modo diretto fatti e conseguenze circa la gestione degli allevamenti e l’impatto ambientale e sociale di alcune pratiche alimentari. Nel corso del 2025, lo chef prevede di proseguire con queste iniziative e ampliare il proprio ruolo come voce che promuove “una riflessione più profonda sul cibo e le sue implicazioni etiche”, proponendo un modello diverso rispetto a quello mostrato nel suo passato da volto televisivo.