L’olio extravergine diciannove di montespertoli, frutto di una rete di produttori e ricerca toscana

L’olio extravergine diciannove di montespertoli, frutto di una rete di produttori e ricerca toscana

Il progetto MontEspertOlio unisce 14 aziende agricole, l’università di Firenze e la regione Toscana per creare l’olio extravergine DICIANNOVE, simbolo di qualità, tradizione e identità territoriale di Montespertoli.
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L’olio extravergine di oliva DICIANNOVE nasce a Montespertoli (Toscana) da un progetto collaborativo di 14 aziende agricole, università e istituzioni, volto a valorizzare la qualità del prodotto e il territorio attraverso metodi scientifici e tradizionali, creando un brand identitario riconosciuto a livello locale e internazionale. - Gaeta.it

L’olio extravergine di oliva diciannove arriva da Montespertoli, una zona toscana con una lunga tradizione olivicola. Il progetto che ha portato alla sua creazione coinvolge 14 aziende agricole, istituzioni pubbliche e università. Questa iniziativa ha puntato a migliorare la qualità del prodotto e a valorizzare il territorio, con un approccio che coniuga metodi agricoli, scienza e promozione commerciale. La presentazione ufficiale è avvenuta a maggio 2025, alla presenza della vicepresidente della regione toscana, Stefania Saccardi, e di altri rappresentanti istituzionali e scientifici.

Il progetto montespertolio e la nascita dell’olio diciannove

Il percorso che ha portato all’olio extravergine diciannove è iniziato nel 2019 con la collaborazione tra il comune di Montespertoli e un gruppo crescente di olivicoltori locali. Hanno lavorato insieme con il dipartimento di scienze agrarie dell’università di Firenze per valorizzare olio extravergine prodotto sul territorio, mettendo al centro le caratteristiche uniche date dal clima, dal terreno e dalle tradizioni locali. Il progetto, chiamato MontEspertOlio, ha l’obiettivo di elevare il valore qualitativo e commerciale dell’olio, sviluppando allo stesso tempo un’immagine forte del territorio. Si vuole infatti promuovere una strategia di branding territoriale che metta in risalto il legame tra prodotto e paesaggio.

Promosso e finanziato dalla regione Toscana attraverso il PSR 2014-2022, il progetto ha puntato sulla formazione continua degli agricoltori, con corsi di degustazione, potatura e altro. Questo ha aumentato la consapevolezza sui processi produttivi e sulla qualità finale, rilanciando il ruolo dell’olio come simbolo identitario di Montespertoli. Olio, territorio e cultura si sono così intrecciati, dando vita a un prodotto raccolto sotto l’etichetta DICIANNOVE che vuol essere la sintesi di questi elementi.

Come nasce il prodotto dalla rete di imprese e ricerca

L’olio extravergine diciannove nasce dall’attività coordinata di 14 aziende agricole della cintura collinare fiorentina, che si sono unite con supporto scientifico e istituzionale. Tra i partecipanti ci sono Tenuta Barbadoro, Fattoria di Trecento, Tenuta Maiano, Fattorie Parri e altre realtà agricole, oltre alla vetreria Fara di Montespertoli che fornisce le bottiglie per l’imbottigliamento. L’università di Firenze contribuisce con due dipartimenti, uno di scienze agrarie , l’altro di neuroscienze e salute . C’è anche D.R.E.Am. Italia, un’azienda che si occupa di sviluppo rurale sostenibile.

La rete si estende inoltre all’amministrazione comunale, con il Comune di Montespertoli come promotore attivo. Questo intreccio di competenze ha permesso di definire protocolli condivisi per la raccolta, la trasformazione e l’analisi del prodotto. L’obiettivo era garantire un olio omogeneo nella qualità e nelle caratteristiche, ma capace di rappresentare la specificità territoriale. Il gruppo ha puntato anche alla creazione di un brand comune che descrivesse gli aspetti distintivi dell’olio extravergine DICIANNOVE.

La scelta del nome e il significato della brand identity

Il nome DICIANNOVE riflette l’unione tra i partecipanti e l’ambizione del progetto. L’etichetta vuole raccontare una storia che unisce imprenditori, ricercatori e istituzioni, con l’obiettivo di rappresentare sia la tradizione olivicola locale sia la nuova qualità raggiunta. Il packaging, curato con attenzione, è parte integrante della comunicazione del prodotto: una bottiglia elegante, di vetro lavorata dalla Fara, con un logo serigrafato in oro.

L’identità visiva si basa sulla geografia di Montespertoli, trasformata nell’immagine stilizzata della chioma di un ulivo. Il contorno del territorio è diventato il disegno di una pianta, con tutte le sue imperfezioni naturali. Ogni “punto” ovale contiene idealmente il riferimento ai produttori coinvolti. Il colore oro del logo sottolinea il valore dell’olio e di quella comunità agricola che da tempo coltiva ulivi e viti, dando forma e carattere a questo angolo della Toscana. In questo modo, il prodotto vuole andare oltre l’alimento, diventando un simbolo collettivo che parla di qualità e identità locale.

Dettagli tecnici sulla produzione e analisi chimiche

Il progetto MontEspertOlio ha seguito un rigido protocollo di lavorazione, nato da un confronto tra produttori, frantoi e l’università di Firenze. Le olive, tutte della stessa cultivar, vengono raccolte allo stesso grado di maturazione, poi consegnate e lavorate rapidamente nei frantoi. La spremitura rispetta condizioni precise, come la temperatura della gramolatura che resta sotto i 27 gradi e un tempo di lavorazione limitato, per mantenere intatte le proprietà dell’olio.

Queste procedure hanno portato a un prodotto con valori chimici standard elevati, per esempio un’acidità molto bassa attorno allo 0,22%, contenuto alto di fenoli e di composti volatili . Dal punto di vista sensoriale, l’olio risulta equilibrato, con note amare e piccanti ma anche fruttate, con sentori di mandorla e carciofo. Questa combinazione garantisce un olio stabile, con buona capacità di conservazione e gradevolezza al palato.

Nuovi scenari commerciali e mercato locale

La nuova identità dell’olio DICIANNOVE si accompagna all’obiettivo di migliorare la commercializzazione, con una quota maggiore venduta in bottiglia rispetto alla lattina tradizionale. In Montespertoli oggi la vendita in vetro rappresenta circa la metà della produzione ma ha prezzi decisamente più alti, fino a tre volte rispetto alla lattina a pari canale distributivo. Questo apre la strada a margini maggiori per le aziende, soprattutto sul mercato internazionale dove il vetro è preferito.

L’imbottigliamento della bottiglia “Roma”, prodotta localmente, con un design curato, valorizza l’immagine del prodotto e può facilitare l’export. L’approccio coordinato ha permesso di guardare oltre la quantità, puntando sulla qualità percepita e su una rete commerciale più articolata. Il progetto apre quindi scenari di sviluppo importanti per le aziende coinvolte, anche grazie alla possibilità di associare l’olio a un turismo più attento alla cultura e alla tradizione.

Le dichiarazioni dei protagonisti e il valore identitario

Stefania Saccardi, vicepresidente della regione Toscana, ha sottolineato l’importanza di questo olio come simbolo del territorio e della Toscana intera, non solo come vino ma anche come olio di carattere. Marco Pierini, vicesindaco di Montespertoli, ha ricordato il ruolo della filiera che mette insieme ricerca e produzione, puntando sul valore della qualità e del brand collettivo.

Alessia Gallerini, coordinatrice del progetto MontEspertOlio, ha evidenziato che DICIANNOVE non è un punto finale, ma una base da cui ripartire con maggiore consapevolezza nel mercato. Il professor Silvio Menghini del DAGRI ha definito il progetto un modello di cooperazione che mira sia a elevare la redditività sia a legare prodotto e territorio, con impatti positivi anche sul turismo. Bruno Zanoni, sempre del DAGRI, ha ricordato l’importanza di consolidare quanto ottenuto e di proseguire con miglioramenti continui.

L’approccio scelto a Montespertoli rappresenta un esempio concreto della capacità di un territorio di valorizzarsi attraverso la produzione agricola di eccellenza, legata a regole precise e a una collaborazione strutturata tra aziende e istituzioni. La crescita dell’olio DICIANNOVE mette in luce un progetto in divenire, che da una tradizione consolidata vuole aprirsi a nuove opportunità nel mercato italiano e oltre.

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