L'olio extra vergine nel mondo della gastronomia italiana: un incontro di tradizione e innovazione

L’olio extra vergine nel mondo della gastronomia italiana: un incontro di tradizione e innovazione

Il Sigep World di Rimini ha messo in luce il ruolo fondamentale dell’olio extravergine d’oliva nella cucina italiana, con eventi dedicati all’abbinamento e alla valorizzazione delle preparazioni culinarie.
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L'olio extra vergine nel mondo della gastronomia italiana: un incontro di tradizione e innovazione - Gaeta.it

Il Salone Internazionale del Gelato, Panificazione, Pasticceria Artigianale e Caffè, Sigep World a Rimini, ha fatto da cornice a eventi che mettono in risalto il ruolo dell’olio extravergine d’oliva nella cucina italiana. La manifestazione ha visto la partecipazione di ASSITOL, l’Associazione Italiana dell’Industria Olearia, che ha presentato due incontri focalizzati sull’abbinamento tra l’olio e varie preparazioni culinarie.

L’importanza dell’olio nella cucina italiana

Secondo Anna Cane, presidente di ASSITOL, l’olio non è solo un condimento, ma una componente fondamentale che arricchisce ogni piatto. Durante i due eventi, è emersa la convinzione che l’olio si integri perfettamente con altri ingredienti, portando a una valorizzazione dell’intera ricetta. La storia dell’olio extra vergine in Italia è profonda e radicata, e il suo utilizzo si estende ben oltre le semplici tecniche di cucina, influenzando anche la cultura gastronomica del Paese.

La versatilità dell’olio si manifesta in innumerevoli preparazioni quotidiane, dove viene impiegato per esaltare sapori, migliorare la consistenza e apportare benefici nutritivi. Ad esempio, è noto che l’olio d’oliva contribuisce a una dieta equilibrata, grazie al suo contenuto di grassi monoinsaturi e antiossidanti. Questa ricchezza di nutrienti fa dell’olio un alimento che non solo arricchisce il palato, ma supporta anche la salute.

Focus sulla focaccia: un incontro tra arte bianca e olio

Uno dei momenti salienti durante il Sigep World è stato il talk intitolato “Quel filo d’olio che fa la differenza”. Questo incontro, organizzato con Richemont Club Italia, ha celebrato la focaccia, un prodotto da forno simbolo della tradizione gastronomica italiana. Simone Pieragostini, componente del consiglio direttivo di Richemont, ha evidenziato l’importanza della focaccia nel panorama della panificazione, notando che oggi essa costituisce una parte significativa del fatturato dei panifici.

La focaccia, che può essere considerata uno dei primi esempi di street food in Italia, vanta varianti regionali che includono, tra le altre, la focaccia ligure e quella pugliese. Questi prodotti uniscono farine locali e, soprattutto, olio extra vergine d’oliva, che gioca un ruolo cruciale sia nell’impasto che come guarnizione. Cane ha espresso l’intenzione di organizzare competizioni dedicate alla focaccia per la prossima edizione del Sigep, un passo che punta a sostenere l’arte della panificazione e a incoraggiare l’uso di diverse varietà di oli.

Olio extra vergine: carico di potenzialità in cucina

Nel secondo incontro, intitolato “Olio, non solo olio: le tante interpretazioni dell’extra vergine in cucina”, ASSITOL ha esplorato come l’olio possa trasformarsi in un ingrediente distintivo. L’olio extra vergine non è considerato semplicemente un condimento, ma un elemento che fornisce carattere e originalità ai piatti. È stato sottolineato come anche preparazioni più semplici, come la bruschetta, possano guadagnare un nuovo significato grazie alla qualità dell’olio utilizzato.

L’evento ha offerto l’opportunità di mostrare come l’olio extra vergine d’oliva si stia evolvendo, trovando applicazione non solo nella cucina tradizionale ma anche nelle ricette gourmet e nella mixology. La sua presenza in piatti e cocktail dimostra la capacità dell’olio di adattarsi alle nuove tendenze culinarie, fungendo da collegamento tra tradizione e innovazione. Questo aspetto riflette l’importanza dell’olio come ambasciatore della cultura alimentare italiana, che continua ad adattarsi ai cambiamenti del gusto e delle preferenze culinarie nel tempo.

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