Corsica Sardinia Ferries e yellow cares, un impegno concreto per osservare e salvaguardare il mare

Corsica Sardinia Ferries e yellow cares, un impegno concreto per osservare e salvaguardare il mare

Corsica Sardinia Ferries trasforma le sue navi in laboratori galleggianti per monitorare e proteggere l’ecosistema marino nel Santuario Pelagos, riducendo emissioni e collaborando con enti scientifici e progetti europei.
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Corsica Sardinia Ferries trasforma le sue navi in laboratori galleggianti con il progetto Yellow Cares, monitorando e proteggendo l’ecosistema marino nel Santuario Pelagos attraverso ricerca scientifica, formazione dell’equipaggio e tecnologie eco-sostenibili. - Gaeta.it

Corsica Sardinia Ferries da decenni non si limita a offrire collegamenti marittimi tra Corsica, Sardegna e altre destinazioni, ma ha sviluppato un’attività di tutela ambientale, proteggendo l’ecosistema marino attraverso il progetto Yellow Cares. Questa realtà, attiva dal 1968, ha trasformato le sue navi in laboratori galleggianti, in collaborazione con enti scientifici per monitorare la fauna marina e dare un contributo concreto alla ricerca. Vediamo come questo impegno si traduce in azioni precise e quali risultati ha prodotto negli anni.

Corsica sardinia ferries e l’eco programma yellow cares: navi-laboratorio e raccolta dati scientifici

La flotta di Corsica Sardinia Ferries, con le sue tradizionali colorazioni giallo e blu, ha instaurato un rapporto duraturo con la ricerca marina. Dal 2007 partecipa attivamente al programma di monitoraggio nel Santuario Pelagos, un’area marina protetta dove vengono studiate diverse specie di cetacei e altri animali come squali, mante e tartarughe. Ricercatori delle università e fondazioni specializzate vengono imbarcati sulle rotte che collegano porti importanti come Tolone, Nizza, Vado Ligure e Livorno e raccolgono dati fondamentali sullo stato di salute di questi animali marini. Nel corso di più di 2.000 viaggi si sono registrati oltre 6.500 avvistamenti, con più di 45.000 esemplari catalogati, una mole di informazioni che ha permesso di realizzare più di 100 studi scientifici.

Il progetto europeo life conceptu maris

Questo progetto è parte del Life CONCEPTU MARIS, iniziativa europea dedicata a migliorare le conoscenze sulla vita marina in mare aperto. Le osservazioni non riguardano solo la presenza e la popolosità della fauna, ma anche il loro comportamento e la relazione con i cambiamenti ambientali. Nel 2025, Paola Tepsich, ricercatrice della Fondazione Cima, ha segnalato la presenza precoce di gruppi numerosi di globicefali, fino a 30 individui per gruppo, un evento che normalmente si osservava più avanti nella stagione estiva. Questo tipo di segnalazioni aiuta a comprendere le trasformazioni in atto nel Santuario Pelagos.

Formazione dell’equipaggio e tecnologie per ridurre l’impatto ambientale

Oltre alla collaborazione scientifica, Corsica Sardinia Ferries ha investito nella formazione del proprio personale, informandolo sulle specie marine e le tecniche necessarie a limitare gli impatti negativi della navigazione sulle creature e sull’ecosistema. Gli equipaggi seguono corsi costanti che aggiornano su biodiversità e conservazione marina.

Parallelamente, sulle navi sono installati dispositivi tecnologici, come il Sistema REPCET®, che aiuta a evitare collisioni con grandi cetacei, e strumenti per il controllo delle condizioni meteo e delle microplastiche presenti nell’acqua. Dal 2018 al 2023, grazie a pratiche di navigazione eco-sostenibile, la compagnia ha ridotto le emissioni di CO2 del 18%. Questi risultati sono significativi nel contesto della crescente attenzione globale al cambiamento climatico, che interessa proprio anche i mari. Per esempio, il Mar Ligure ha subito un aumento di temperatura di circa 5 gradi negli ultimi anni, con effetti ancora da comprendere in pieno.

Apparecchiature scientifiche a bordo

Il progetto Yellow Cares fa sì che le navi della compagnia svolgano un ruolo che va oltre il mero trasporto. Questi traghetti diventano una piattaforma mobile per osservare, studiare e proteggere il mare. I dati raccolti confluiscono in database di lungo termine, fondamentali per studiare tendenze, anomalie e possibili scenari futuri. Proprio la continuità e la sistematicità del monitoraggio, partita nel 2007, hanno creato una serie storica preziosa per la comunità scientifica, dall’analisi delle migrazioni alla sensibilità delle specie ai cambiamenti climatici.

Il ruolo di corsica sardinia ferries come attore attivo nella difesa dell’ecosistema marino

La presenza di attrezzature scientifiche a bordo permette agli studiosi di fare analisi in condizioni reali e di archiviare informazioni importanti sulle microplastiche e sulle condizioni dell’acqua, contribuendo a tenere alta l’attenzione su temi ambientali cruciali. L’ingresso di giovani ricercatori e l’integrazione con progetti europei mostrano una compagnia che si fa carico di un dovere sociale e ambientale, facendo della navigazione un’opportunità di progresso.

Sfide e aspettative per il futuro della tutela marina nelle rotte di corsica sardinia ferries

L’impegno verso l’ecosistema marino non si esaurisce con la raccolta dati e la minimizzazione dell’inquinamento legato alla navigazione. La compagnia è consapevole della pressione che il cambiamento climatico sta esercitando sul mare, ma anche dell’importanza di collaborare con istituzioni, università e fondazioni per aggiornare continuamente conoscenze e tecniche di protezione.

Sanzioni e regolamenti internazionali stanno spingendo il settore navale a riconsiderare le pratiche tradizionali. Però le rotte marine restano un passaggio vitale per commercio e turismo e trovare un equilibrio è una sfida complessa. Le navi di Corsica Sardinia Ferries dimostrano oggi come si possano unire attività economiche con la ricerca e la pratica rispettosa dell’ambiente, modello replicabile in altre realtà. Gli avvistamenti di specie che si spostano nel Santuario Pelagos rappresentano segnali precisi, monitorati grazie a una piattaforma solida e affidabile.

Corsica Sardinia Ferries, passando da semplice vettore a laboratorio galleggiante, contribuisce a raccogliere strumenti scientifici e dati che un domani potrebbero condizionare scelte e politiche per proteggere il patrimonio naturale marino. Mantenere attivi programmi a lungo termine come Yellow Cares si rivela essenziale per non perdere di vista l’evoluzione, spesso rapida, del fragile ecosistema del mare Mediterraneo.

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