Negli ultimi cinque anni le aziende agricole italiane hanno aumentato significativamente gli investimenti nella sostenibilità, con particolare attenzione all’ambiente, alle condizioni di lavoro e all’impegno sociale. Questo cambiamento, registrato tra il 2019 e il 2024, si riflette anche sul giro d’affari di molte imprese, che hanno visto benefici economici dall’adozione di pratiche più responsabili. I dati emergono dal rapporto 2025 agricoltura 100, presentato a Roma da Confagricoltura insieme a Reale Mutua, e descrivono un settore che si avvicina all’agricoltura digitale e all’auto produzione di energia.
La crescita dell’impegno sostenibile nelle aziende agricole italiane
Il rapporto mette in evidenza come, dal 2019 al 2024, la quota di imprese agricole italiane che si dedicano seriamente alla sostenibilità sia aumentata dall’incirca 49% al 57%. Questo risultato riguarda diversi aspetti: rispetto dell’ambiente, sicurezza e qualità sul posto di lavoro, e azioni rivolte al miglioramento sociale nelle comunità di riferimento. La crescita ha riguardato sia le realtà più piccole che le aziende di dimensioni maggiori che operano in filiere più complesse. L’attenzione verso pratiche più sostenibili emerge anche dalla frequenza con cui queste imprese hanno portato avanti investimenti negli ultimi due anni, nonostante le difficoltà economiche e i cambiamenti climatici.
Dichiarazioni istituzionali
In particolare, il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, e il sottosegretario all’agricoltura Luigi D’Eramo, hanno segnalato la spinta verso una gestione agricola rivolta a ridurre l’impatto ambientale e migliorare le condizioni di lavoro. Le imprese più virtuose sono state premiate durante la presentazione del rapporto a Palazzo della Valle, sottolineando come la sostenibilità oggi rappresenti una strategia chiave per l’intero settore.
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Riflessi economici del focus sulla sostenibilità nelle aziende agricole
Il legame tra sostenibilità e risultati economici emerge chiaramente dai dati del rapporto: il 70% delle aziende agricole che hanno investito in pratiche sostenibili ha registrato un aumento del giro d’affari. Questo indica che, in diversi casi, la sostenibilità non è solo una questione etica ma anche un elemento competitivo utile sul mercato. L’investimento in misure che riguardano la riduzione degli impatti ambientali o miglioramenti nella sicurezza del lavoro si traduce spesso in vantaggi, come la fidelizzazione della clientela o l’accesso a nuovi mercati attenti a questi valori.
I miglioramenti economici interessano sia aziende tradizionali che realtà più dinamiche che stanno cercando di integrare tecnologie innovative. Questa spinta all’adozione di nuovi strumenti e processi permette, a chi lavora la terra, di sfruttare al meglio le proprie risorse sia umane che naturali. Il rapporto ha sottolineato come la trasformazione in chiave sostenibile abbia apportato benefici anche nell’ottica di una produzione più efficiente e capace di resistere alle sfide climatiche e di mercato.
Innovazione tecnologica e agroenergia tra le priorità del settore agricolo
L’evoluzione delle pratiche in agricoltura si lega in modo crescente con l’introduzione di tecnologie digitali e sistemi innovativi nel campo dell’agroenergia. Nel rapporto si evidenzia che il 19% delle imprese ha fatto passi avanti nell’adozione di soluzioni agroenergetiche, cioè legate alla produzione autonoma di energia pulita da fonti rinnovabili direttamente all’interno delle aziende agricole. Un esempio sono le installazioni di pannelli fotovoltaici o l’utilizzo di biogas prodotto dagli scarti agricoli.
Sul fronte della digitalizzazione, il 16% delle imprese ha cominciato a impiegare strumenti digitali per migliorare il controllo dei processi produttivi. Tecnologie legate all’agricoltura di precisione, conosciuta anche come agricoltura 4.0, sono in crescita: circa il 20% delle aziende agricole utilizza queste tecniche. Queste prevedono l’impiego di sensori, droni e software per monitorare costantemente i campi, ottimizzare l’irrigazione e ridurre l’uso di fertilizzanti e pesticidi. Oggi queste tecnologie consentono di coniugare la necessità di produrre con il rispetto ambientale, riducendo gli sprechi e migliorando la qualità della produzione.
Sostenibilità e innovazione: un binomio strategico
Il rapporto sottolinea come l’adozione di tecnologie digitali e agroenergetiche rappresenti non solo un avanzamento tecnico ma anche un passo decisivo verso la sostenibilità e la resilienza del settore agricolo italiano.
Il ruolo di Confagricoltura e delle istituzioni nel promuovere la sostenibilità
Confagricoltura ha svolto un ruolo importante nel delineare la nuova direzione del settore, premiando le imprese che più si sono distinte per l’impegno nelle pratiche sostenibili e la capacità di innovare. Questi riconoscimenti sono stati consegnati alla presenza di rappresentanti istituzionali come il sottosegretario all’agricoltura Luigi D’Eramo, che ha sottolineato come il governo valuti con attenzione la transizione verso un’agricoltura più responsabile.
La collaborazione tra organizzazioni di categoria, compagnie assicurative come Reale Mutua e società di consulenza serve a mappare i progressi e orientare nuove strategie in un contesto sempre più complesso. Le iniziative che fanno parte di questa rete mirano a stimolare investimenti mirati, a favorire la diffusione di tecnologie e a incentivare comportamenti che garantiscono lavoro e produzione in condizioni più sicure e rispettose dell’ambiente.
Il rapporto 2025 agricoltura 100 fornisce così una fotografia aggiornata e dettagliata del cambiamento in atto. Le aziende agricole italiane si mostrano pronte a percorrere strade nuove, raggiungendo risultati concreti sia in termini ambientali sia economici.