Nel 2024 le costruzioni il trasporto e la manifattura guidano le morti sul lavoro in Italia

Nel 2024 le costruzioni il trasporto e la manifattura guidano le morti sul lavoro in Italia

Nel 2024 in Italia aumentano i decessi nei settori costruzioni, trasporto e manifattura, mentre le denunce per malattie professionali raggiungono il record; l’Inail investe 600 milioni in prevenzione e sicurezza.
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Nel 2024 in Italia restano elevati gli incidenti mortali nei settori costruzioni, trasporto e manifattura, mentre aumentano le denunce di malattie professionali. L’Inail potenzia finanziamenti, premi assicurativi e tecnologie innovative per migliorare la sicurezza sul lavoro. - Gaeta.it

Il 2024 conferma alcune tendenze drammatiche nel bilancio degli incidenti mortali sul lavoro in Italia. I dati elaborati indicano come i settori delle costruzioni, del trasporto e magazzinaggio e della manifattura continuino a registrare il maggior numero di vittime, con numeri che indicano rischi ancora presenti e difficili da contenere. Parallelamente crescono le denunce di malattie professionali, segnando un aumento significativo rispetto agli anni precedenti. Le strategie di prevenzione attivate dall’Inail puntano su finanziamenti, premi assicurativi e tecnologie innovative, per limitare i danni e migliorare la salute dei lavoratori.

Decessi nei comparti più a rischio: costruzioni, trasporto e manifattura

Secondo i dati del 2024, nel settore delle costruzioni si sono verificati 182 decessi, un calo di 13 rispetto al 2023. Nonostante la lieve riduzione, questo comparto rimane quello più colpito da incidenti fatali sul lavoro. I cantieri, con la loro complessità e i pericoli insiti nelle attività manuali, rappresentano un ambiente particolarmente delicato, dove spesso mancano le condizioni minime di sicurezza o il rispetto delle procedure.

Nel trasporto e magazzinaggio, invece, si registra un aumento, con 132 casi mortali rispetto ai 131 dell’anno precedente. Questo settore include chi guida veicoli pesanti ma anche le operazioni logistiche che richiedono velocità e precisione, dove un errore può costare caro. Le condizioni lavorative, frequenti turni notturni e stress possono contribuire a incidenti fatali sul lavoro.

Manifattura tra i settori più colpiti

Tra i comparti più colpiti spicca anche la manifattura, che totalizza 118 morti, dato invariato rispetto al 2023. Le attività di produzione industriale, con macchinari complessi e impianti potenzialmente pericolosi, espongono i lavoratori a rischi diversi, alcuni legati ad attrezzature obsolete o a procedure non aggiornate.

Il settore sanitario e di assistenza sociale, pur restando meno coinvolto rispetto agli altri, conta 20 decessi nel 2024, leggermente superiore ai 18 dell’anno precedente. Rispetto all’emergenza Covid-19 del 2020, quando le vittime denunciate furono quasi 200, il dato attuale appare contenuto. Restano però evidenti i pericoli a cui sono sottoposti gli operatori, anche in ambito di sicurezza sul lavoro.

Aumento delle denunce per malattie professionali, il dato più alto dal 1978

Il fenomeno delle malattie legate all’attività lavorativa registra una crescita netta. Le denunce nel 2024 hanno raggiunto quota 88mila, un record dal triennio 1976-1978, con un incremento del 21,8% rispetto al 2023, quando erano poco sotto le 73mila. La crescita costante di queste segnalazioni dal 2000 deriva da una maggiore consapevolezza sulle coperture assicurative e da un ampliamento delle patologie riconosciute come professionali.

L’interruzione più significativa di questo trend si ebbe nel 2020, anno della pandemia, quando le notifiche crollarono a circa 45mila. Le denunce riguardano le malattie e non i singoli lavoratori, che invece risultano circa 58mila, in aumento del 18,7% rispetto ai quasi 49mila del 2023. In pratica, un lavoratore può presentare più reclami per differenti malattie riconducibili al lavoro svolto.

Sfide legate alla salute professionale

Questo aumento segnala un maggior emergere di patologie spesso sottostimate o difficili da rilevare, talvolta legate a condizioni ambientali, esposizione a sostanze tossiche o stress prolungato. La crescita delle segnalazioni spinge anche a una rivalutazione dei protocolli di sicurezza sanitaria nei contesti professionali.

Finanziamenti Inail per la prevenzione: 4,1 miliardi dal 2010 e record nel 2024

L’Inail porta avanti da anni un programma mirato alla prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali attraverso il bando Isi. Dal 2010 ha stanziato circa 4,1 miliardi di euro a fondo perduto, sostenendo oltre 43mila iniziative dedicate a migliorare la sicurezza nei luoghi di lavoro.

Nel 2024, la cifra impegnata dall’istituto ha raggiunto un tetto storico, con 600 milioni di euro destinati a progetti di sicurezza. Questi interventi riguardano soprattutto le micro, piccole e medie imprese, dove i rischi spesso sono maggiori a causa di risorse più limitate e meno strutture dedicate al controllo.

Benefici e attenzione all’amianto

Tra i benefici finali ci sono l’adozione di modelli organizzativi che prevedono una responsabilità sociale, l’acquisto di macchinari più sicuri e innovativi, e la riqualificazione di settori tipici del Made in Italy. Particolare attenzione è riservata anche alla bonifica di amianto, un materiale ancora presente in molti siti lavorativi e estremamente dannoso per la salute.

Riduzione dei premi assicurativi per le aziende più attente alla sicurezza

Nel 2024 quasi 30mila aziende hanno ottenuto una riduzione nei premi assicurativi, per un totale che supera i 197 milioni di euro. Questi sconti vengono concessi in cambio di interventi volontari e concreti per migliorare le condizioni di lavoro, aggiuntivi rispetto agli obblighi di legge.

Questa misura incentiva le imprese a investire in salute e sicurezza, premia chi decide di andare oltre il minimo previsto. Il sistema si basa su controlli specifici e verifiche rigorose che identificano le aziende che dimostrano veri cambiamenti nella gestione del rischio.

Il presidente dell’Inail, D’Ascenzo, ha indicato in questo risultato la prova dell’efficacia della collaborazione tra istituto, parti sociali, enti pubblici e imprese. Questa rete punta a una sicurezza più diffusa, accessibile e sostenibile, stimolando una cultura della prevenzione anche in realtà meno strutturate.

Quattro direttrici dell’intervento Inail nel 2024

Nel 2024, l’Inail ha concentrato i suoi sforzi su quattro linee d’azione fondamentali per migliorare la sicurezza sul lavoro. La prima riguarda i finanziamenti a fondo perduto per le aziende che investono in attrezzature o processi sicuri.

La seconda azione è la riduzione dei premi assicurativi per le imprese che realizzano interventi concreti nella prevenzione, andando oltre ciò che la legge impone. La terza riguarda le attività di formazione e informazione, finalizzate a far crescere la consapevolezza e diffondere una cultura della prevenzione tra lavoratori e datori.

Infine, il quarto ambito è l’innovazione tecnologica, con investimenti su strumenti come piattaforme digitali di controllo, intelligenza artificiale, robot e droni. Queste tecnologie aiutano a monitorare meglio i rischi e a svolgere compiti pericolosi limitando l’esposizione diretta dei lavoratori.

In particolare, gli interventi puntano alla creazione di modelli organizzativi e gestionali che prevedano processi di prevenzione documentabili e certificati. Questo approccio mira a integrare sicurezza e produttività, garantendo ambienti di lavoro più sicuri e condizioni che rispettino la salute di chi opera quotidianamente negli stabilimenti e sui cantieri.

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