Protezione civile avverte: il caldo intenso diventerà routine e richiede cambiamenti negli orari di lavoro e sicurezza negli eventi

Protezione civile avverte: il caldo intenso diventerà routine e richiede cambiamenti negli orari di lavoro e sicurezza negli eventi

L’Italia affronta ondate di caldo estremo con nuove strategie di lavoro e sicurezza, mentre la protezione civile si prepara al Giubileo dei Giovani a Roma e gestisce carenze antincendio in Molise, Umbria e Puglia.
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L'Italia affronta ondate di caldo estremo che richiedono nuovi modelli di lavoro e misure di sicurezza, soprattutto in vista del Giubileo dei Giovani a Roma, mentre cresce il rischio incendi e la Protezione Civile intensifica prevenzione e comunicazione. - Gaeta.it

L’Italia sta attraversando un periodo di caldo anomalo che, per la protezione civile, rappresenta solo un assaggio di quello che ci attende ormai con continuità. Fabio Ciciliano, capo della protezione civile, mette in guardia contro la sottovalutazione di questa nuova normalità climatica. Le ondate di calore estremo impongono un ripensamento delle abitudini lavorative e una gestione più rigorosa di eventi all’aperto, come il prossimo Giubileo dei Giovani a Roma. Il rischio incendi e la mancanza di mezzi antincendio in alcune regioni aggiungono pressione al sistema di protezione civile.

L’anticipazione della nuova realtà climatica e la necessità di riorganizzare i ritmi lavorativi

Fabio Ciciliano spiega che l’attuale ondata di caldo non è un fenomeno isolato ma indica un trend destinato a durare. Tornato da una missione a Riad, in Arabia Saudita, con temperature vicine ai 49 gradi, il responsabile della protezione civile osserva quanto quei sistemi di lavoro siano cambiati per garantire la sicurezza e la salute. Gli orari di attività esterna si concentrano nelle prime ore mattutine e nelle ore serali, sfruttando i momenti in cui il caldo è meno intenso.

Cambiamenti negli orari di lavoro per affrontare il caldo intenso

Secondo Ciciliano, anche in Italia è urgente adottare modelli simili, modificando l’inizio della giornata lavorativa intorno alle 5 del mattino. “Questo consentirebbe di evitare l’esposizione alle ore più calde.” Un cambiamento simile avrebbe ripercussioni in molti settori produttivi, per esempio in agricoltura e costruzioni, dove l’attività all’aperto è prevalente. Ripensare l’organizzazione del lavoro non è solo una misura preventiva ma un modo realistico per tutelare le persone in uno scenario che sta già mutando.

Inoltre, l’aumento dei decessi legati al caldo obbliga a una revisione delle politiche sulla sicurezza sul lavoro e nelle città. Ciciliano sottolinea come il caldo intenso rappresenti un problema sanitario ma anche sociale, colpendo più duramente anziani e categorie vulnerabili.

I rischi del giubileo dei giovani a roma: 500.000 partecipanti sotto il sole cocente

La sfida più immediata si presenta con il Giubileo dei Giovani, atteso a Roma tra fine luglio e inizio agosto. L’evento attirerà circa mezzo milione di persone da vari Paesi, concentrate nell’area aperta di Tor Vergata, nota per la sua esposizione al sole. La protezione civile valuta questa situazione come particolarmente critica per la salute dei giovani partecipanti.

Misure di sicurezza e prevenzione per l’evento

L’affollamento e il caldo intenso aumentano il rischio di colpi di calore e problemi legati alla disidratazione. In un contesto del genere è fondamentale predisporre una rete di assistenza efficace, con punti di primo soccorso ben distribuiti, ombreggiature artificiali e sistemi di raffreddamento. Per questo motivo la protezione civile ha avviato una campagna specifica per garantire una risposta immediata ma anche per educare i partecipanti a comportamenti corretti.

La presenza di nebulizzatori, strumenti normalmente usati in demolizioni per ridurre le polveri, sarà estesa come sistema di raffrescamento temporaneo durante le ore più calde. L’esercito ha ricevuto l’incarico di procurare decine di questi cannoni d’acqua, capaci di irrorare ampie superfici per mitigare l’impatto del calore. La corretta distribuzione nel perimetro dell’evento sarà decisiva per la loro efficacia.

Incendi boschivi: carenze regionali e aumento delle richieste di supporto

I temporali estivi ormai rari e l’aumento delle temperature hanno allungato il periodo a rischio incendi. In questa stagione le richieste per il sostegno antincendio nazionale si sono moltiplicate, raggiungendo picchi preoccupanti già a fine giugno. La protezione civile segnala inoltre che tre regioni italiane – Molise, Umbria e Puglia – stanno affrontando difficoltà importanti per l’assenza di elicotteri antincendio.

Il Molise e l’Umbria, pur non molto estesi, contano sulla vicinanza di mezzi statali come i Canadair, ma la Puglia si trova in una posizione differente ed è priva di mezzi propri dopo fallimenti nelle procedure di gara. La protezione civile nazionale fornisce sostegno economico e operativo, ma le lacune regionali riducono la capacità di intervento tempestivo.

La flotta di canadair e la pressione sulle risorse antincendio

L’Italia dispone di una flotta di 18 Canadair, attualmente operati dai vigili del fuoco, la più numerosa in Europa, finanziata con milioni di euro ogni anno. Nonostante questo, la pressione sulle risorse aumenta, soprattutto in aree vaste e a rischio, dove la rapida risposta è fondamentale per contenere gli effetti dei roghi.

Protezione civile e approccio alla comunicazione per mitigare gli effetti del caldo

La gestione dell’emergenza non si limita all’intervento diretto sul territorio ma comprende una campagna di comunicazione destinata ai cittadini. L’obiettivo è diffondere comportamenti utili a ridurre i danni provocati dall’esposizione al caldo. La protezione civile invita anziani e persone fragili a evitare le ore più calde, a idratarsi e a utilizzare i climatizzatori.

Nonostante il timore di blackout nelle grandi città, mantenere l’utilizzo moderato dei condizionatori resta un consiglio fondamentale per tutelare la salute, specie nei contesti urbani densamente popolati. Le informazioni vengono veicolate anche attraverso i sistemi regionali, per raggiungere il maggior numero possibile di persone.

La comunicazione preventiva ha la funzione di rafforzare la resilienza delle comunità che si troveranno ad affrontare eventi climatici sempre più complessi. Nel frattempo la protezione civile continua a monitorare l’evoluzione del rischio, in vista delle settimane calde che attendono molte regioni italiane.

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