Il papa leone xiv ha celebrato una messa pubblica a castel gandolfo, rivolgendo un appello contro le guerre e la povertà che affliggono molte popolazioni nel mondo. Durante il soggiorno nella residenza estiva ai castelli romani, ha incontrato varie comunità e continuato a esprimere vicinanza alle vittime dei conflitti, in particolare quelle ucraine. La sua solidarietà si è tradotta anche in aiuti concreti inviati a famiglie di kharkiv attraverso l’elemossineria apostolica.
La messa a castel gandolfo e l’appello per i popoli colpiti da guerra e povertà
Domenica 13 luglio 2025, papa leone xiv ha celebrato la messa nella parrocchia di san tommaso da villanova a castel gandolfo, dove sta trascorrendo un periodo di riposo. Prima della funzione religiosa, ha percorso a bordo di una minicar scoperta la via centrale della cittadina laziale per salutare le centinaia di fedeli radunati. La partecipazione è stata molto alta, con una folla numerosa che ha accolto il pontefice con entusiasmo.
Durante la celebrazione, il papa ha lanciato un forte invito a una “rivoluzione dell’amore” in un mondo segnato da guerre e ingiustizie sociali. Ha richiamato l’attenzione sulle sofferenze di chi vive sotto regimi politici oppressivi, sull’economia che spinge alla miseria e su conflitti che annientano le speranze. Ha invitato i presenti a lasciare che i bisogni e le sofferenze degli altri “spezzino il cuore”, esortando a non dimenticare chi si trova in stato di necessità e dolore. Al termine della messa, dal vicino palazzo apostolico ha recitato l’angelus, ribadendo l’esortazione alla pace e alla solidarietà verso chi soffre a causa dei conflitti.
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Questi momenti pubblici a castel gandolfo hanno sottolineato la volontà del papa di mantenere un contatto diretto con i fedeli e con le realtà più provate che la guerra e la povertà hanno segnato profondamente.
Il soggiorno a castel gandolfo tra udienze, visite e incontri con comunità religiose e civili
Da quando è arrivato nella residenza estiva dei papi ai castelli romani il 6 luglio scorso, leone xiv non ha rallentato i suoi impegni. Non si tratta di una vacanza isolata dalla vita romana, ma di giorni pieni di attività tra udienze, messe e visite nelle comunità vicine. Il papa ha ospitato nella sua sede persone e delegazioni, dimostrando una presenza attenta e operativa anche lontano dal centro della città.
Il 9 luglio ha ricevuto a villa barberini il presidente ucraino zelensky, con cui ha condiviso l’urgenza di trovare “percorsi di pace giusti e duraturi”. Il 15 luglio ha celebrato la messa nella caserma dei carabinieri di castel gandolfo e poi ha visitato il monastero delle clarisse ad albano per incontrare le suore della comunità.
Le udienze di quei giorni hanno coinvolto anche i rappresentanti di alcuni istituti religiosi e i partecipanti a un pellegrinaggio ecumenico ortodosso-cattolico provenienti dagli stati uniti. Il papa è intervenuto pure con un messaggio video per la “partita del cuore” del 15 luglio, ribadendo la necessità di “fermare la corsa all’odio” nel mondo.
Questa intensa attività conferma la volontà del pontefice di non abbandonare i compiti spirituali e pastorali neppure durante un periodo di riposo, mantenendo al centro la richiesta di pace e l’impegno verso le persone più fragili.
L’aiuto dell’elemossineria apostolica alle famiglie ucraine di kharkiv colpite dalla guerra
Papa leone xiv ha espresso concretezza nel suo sostegno all’ucraina, inviando pacchi di cibo alle famiglie di kharkiv, tra le città maggiormente devastate dalla guerra. Queste spedizioni sono realizzate grazie all’elemossineria apostolica, che già nel mese di giugno aveva organizzato l’invio di alcuni tir carichi di generi alimentari.
Il cardinale elemosiniere krajewski ha sottolineato che “la carità non va in vacanza” e ha confermato che il papa ha chiesto di accelerare i tempi per portare aiuto alle persone colpite dal conflitto. Questa azione concreta dimostra come il pontefice traduca le parole di solidarietà in interventi tangibili capaci di raggiungere chi soffre sulla linea del fronte.
Gli invii di aiuti alimentari mostrano una continuità nel sostegno alle popolazioni ucraine, tra simboli e gesti materiali che accompagnano le richieste di pace e solidarietà lanciate dal papa in diversi momenti del suo soggiorno.
Iniziative del pontefice a castel gandolfo e verso l’ucraina
Le iniziative del pontefice a castel gandolfo e verso l’ucraina disegnano un ritratto di un pontificato attento ai drammi globali, impegnato nell’ascolto diretto e nelle azioni che possono alleviare le condizioni di chi vive senza pace.