Oggi il Consiglio regionale del Lazio ha approvato la legge n. 139 che introduce misure per supportare le persone con celiachia e dermatite erpetiforme. Il provvedimento stanzia risorse per un milione di euro a favore di varie iniziative, tra cui formazione, sostegno alle associazioni e incentivi per la produzione di cereali senza glutine. La legge punta anche a facilitare l’uso dei buoni pasto dedicati, estendendone la validità oltre i confini regionali.
Stanziamenti e fondi dedicati per interventi mirati
La legge prevede un fondo di parte corrente con una dotazione complessiva di un milione di euro, distribuito su tre anni dal 2025 al 2027. Per il 2025 sono stati destinati 400mila euro, mentre per il 2026 e 2027 sono previsti 150mila euro annui. Tuttavia, alcune spese specifiche, come quelle per l’incentivo alla coltivazione di cereali privi di glutine, ricevono un finanziamento differente, pari a 100mila euro ogni anno del triennio. Questa attenzione al settore agricolo mira a rafforzare la produzione locale di ingredienti senza glutine per il consumo diretto. Il personale sanitario, invece, beneficerà di forme di aggiornamento professionale finanziate attraverso risorse del Sistema Sanitario regionale, senza gravare sul fondo appena istituito.
L’approccio economico non si limita a interventi sanitari ma coinvolge anche settori produttivi e formativi, assicurando un percorso integrato per affrontare la celiachia a vari livelli della comunità.
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Formazione e informazione, un pilastro della nuova legge
Uno degli obiettivi centrali della legge riguarda la diffusione di conoscenze sulla celiachia tra gli operatori della ristorazione e nelle scuole. Si punta a creare percorsi formativi dedicati per garantire una corretta gestione delle esigenze alimentari delle persone celiache, soprattutto nelle mense scolastiche e nei locali pubblici. Questa formazione mira a ridurre rischi di contaminazioni e a migliorare l’esperienza quotidiana di chi segue una dieta priva di glutine. La collaborazione con l’Associazione Italiana Celiachia testimonia il coinvolgimento diretto delle realtà associative presenti sul territorio.
Il provvedimento ha istituito il 15 settembre come Giornata regionale della celiachia, un segno di attenzione dedicato a sensibilizzare istituzioni e cittadini sull’importanza di riconoscere e supportare chi convive con questa condizione.
Spendibilità dei buoni pasto e coinvolgimento nella grande distribuzione
La legge ha previsto un’agenda per estendere l’utilizzo dei buoni pasto per i celiaci anche fuori dal Lazio. Lo scorso 20 maggio si è svolto un incontro che ha coinvolto otto regioni aderenti a un sistema informatico comune, riconducibile al Servizio Sanitario Nazionale. Questo passaggio dovrebbe consentire di usare i buoni in strutture di ristorazione e ricettive formate specificamente sulla celiachia. Sarà creato un elenco ufficiale di queste strutture, garantendo un riferimento sicuro per i pazienti.
Un’attenzione particolare è riservata all’ingresso dei buoni pasto nella grande distribuzione. Sebbene non siano previste obbligazioni per le aziende, si intende creare condizioni favorevoli per promuovere la loro accettazione, ampliando le possibilità per chi deve adottare diete senza glutine.
Sportelli informativi e collaborazione con il settore alimentare e turistico
L’attuazione del provvedimento prevede l’apertura di sportelli informativi presso le ASL competenti per igiene degli alimenti e nutrizione. Questi sportelli saranno un punto di riferimento non solo per le persone celiache e le loro famiglie, ma anche per chi opera nella produzione alimentare, nella ristorazione, nel turismo e nel settore alberghiero. Il coinvolgimento di associazioni e fondazioni specializzate aiuterà a garantire un supporto adeguato e aggiornato sulle problematiche connesse alla celiachia.
La presenza di questi sportelli potrà facilitare la diffusione di informazioni corrette e sostenere l’adozione di pratiche sicure, indispensabili per rispettare le esigenze sanitarie di chi convive con questa intolleranza alimentare.
Istituzione di un tavolo tecnico permanente per monitoraggio e coordinamento
La nuova legge introduce anche un Tavolo tecnico permanente con funzioni consultive, di analisi e confronto. Questo organismo riunirà esperti e rappresentanti di settore, con l’obiettivo di monitorare e coordinare gli interventi in materia di prevenzione, formazione e assistenza sanitaria relative alla celiachia. Il tavolo potrà favorire una verifica puntuale dell’efficacia delle iniziative e stimolare eventuali aggiustamenti delle politiche regionali.
La creazione di questo gruppo di lavoro sottolinea la necessità di un confronto continuo, coinvolgendo competenze diverse per migliorare la risposta ai bisogni dei pazienti e delle strutture coinvolte nel percorso di cura e assistenza.