Il 6 maggio a Latina una denuncia ha segnato l’avvio delle indagini che hanno portato i carabinieri a identificare un uomo responsabile di danneggiamenti su due veicoli appartenenti alla stessa persona. Le indagini si sono concluse nei giorni scorsi, confermando l’autore degli atti vandalici.
La scoperta dei danni e la denuncia della vittima
La vittima si è accorta del danneggiamento il 6 maggio, trovando i cristalli della sua auto e di un furgone parcheggiati davanti casa rotti. Sia l’auto che il furgone appartenevano alla stessa persona, e i danni si sono immediatamente evidenziati a causa della zona residenziale tranquilla in cui si trovavano i mezzi. La vittima ha quindi denunciato l’accaduto ai carabinieri, chiedendo che si identificassero i responsabili di quella che appare un’azione mirata. Il fatto ha destato una certa preoccupazione nel quartiere perché sembrava un gesto intenzionale rivolto contro quel proprietario.
Le indagini dei carabinieri e il riconoscimento del responsabile
Dopo la denuncia, i carabinieri di Latina hanno raccolto elementi utili, esaminando testimonianze, possibili filmati di sorveglianza e altri indizi utili a ricostruire l’accaduto. La ricerca si è concentrata su chi potesse avere motivi per compiere un simile gesto contro il titolare dei veicoli. I militari hanno così risalito a un quarantenne del posto sotto osservazione già per altri reati. Gli elementi raccolti hanno consentito di costruire una denuncia formale contro questo uomo, risultato il presunto autore dei danneggiamenti.
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La situazione processuale del quarantenne e la detenzione attuale
Il quarantenne identificato non era nuovo alle forze dell’ordine. Al momento del riconoscimento e della denuncia, si trovava già in carcere, nella casa circondariale di Latina, per questioni legate ad altri procedimenti penali in corso. Questa condizione ha agevolato il pronto intervento dei carabinieri che hanno potuto collegare con sicurezza i fatti denunciati e formalizzarne la denuncia nell’ambito del suo fascicolo. La vicenda sottolinea la complessità dei casi che coinvolgono spesso persone già note alla giustizia e come gli organi preposti mantengano alta l’attenzione per nuovi reati anche quando sono già in corso altre indagini.