A Borgo Faiti, in via Docibile, un tratto stradale mai ultimato e un cantiere abbandonato creano disagi e rischi per i residenti. Ecco la denuncia dei cittadini.
Alle porte di Borgo Faiti, nella zona estrema della periferia di Latina, c’è una strada mai terminata che racconta l’ennesima storia di urbanizzazione incompleta e disattenzione istituzionale. Si tratta del tratto finale di via Docibile, dove da anni decine di famiglie convivono con disagi strutturali e ambientali. Il civico 56H è emblematico: i residenti sono circondati da una strada di breccia irregolare, senza asfalto né marciapiedi, che in inverno si allaga facilmente, trasformandosi in una trappola di fango e buche profonde. Ad aggravare il quadro, l’assenza di pubblica illuminazione, che al calare del sole rende l’accesso agli edifici pericoloso e insicuro.
Il cantiere mai finito che preoccupa il quartiere
A ridosso dell’ultimo condominio, proprio in fondo a via Docibile, sorge un cantiere incompiuto, simbolo evidente di un intervento edilizio interrotto e mai più ripreso. La struttura principale è stata costruita, ma poi tutto si è fermato. Con il passare del tempo, l’interrato si è allagato, creando una grande pozza d’acqua stagnante, che rappresenta un potenziale rischio igienico-sanitario e una fonte di pericolo per i più piccoli, che spesso si intrufolano nell’area per giocare. Questo spazio, lasciato all’abbandono, contribuisce a rendere l’intera zona ancora più degradata, generando preoccupazione e senso di abbandono tra i cittadini.
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La richiesta dei residenti: basta promesse, servono interventi
Gli abitanti del civico 56H e degli altri palazzi limitrofi chiedono interventi immediati. Da anni attendono che il Comune ultimi i lavori di urbanizzazione primaria, come previsto, e che la strada venga messa in sicurezza. La situazione attuale, oltre a ledere la qualità della vita, rappresenta un fallimento della pianificazione urbana, dove l’edilizia pubblica è stata completata senza garantire servizi fondamentali. I residenti di via Docibile non cercano visibilità , ma soluzioni concrete: vogliono illuminazione, asfalto, marciapiedi e la bonifica del cantiere abbandonato. Perché vivere in periferia non dovrebbe mai significare vivere nel degrado.