L’inverno demografico in Italia ha accentuato il fenomeno delle persone sole, specialmente tra gli over 60, creando una crescente necessità di servizi di assistenza. Nel paese, ci sono quasi cinque milioni di individui soli con un’età pari o superiore ai 60 anni, che costituiscono il 55% del totale dei cittadini che vivono da soli, stimato in 8,8 milioni. La carenza di badanti, tuttavia, risulta palese: solo 8,5 assistenti ogni 100 persone sole oltre i 60 anni.
Disparità regionali nella disponibilità di badanti
La mancanza di badanti non è uniforme nel paese; anzi, le statistiche rivelano differenze significative tra le varie regioni. In Sardegna, il rapporto è di 24,5 badanti ogni 100 persone sole con più di 60 anni, un dato che mette in luce la realtà di una regione in cui i servizi di assistenza sono più accessibili. In contrasto, regioni come la Toscana e il Friuli-Venezia Giulia mostrano un rapporto molto più basso, rispettivamente a 13,5 e 12,7 badanti per 100 anziani soli. Anche l’Emilia-Romagna e l’Umbria condividono una situazione simile, con 11,9 badanti ogni 100 individui. La Lombardia si attesta poco sotto la media nazionale con 8,7, mentre il Lazio mostra un dato ancora più preoccupante, con 7 badanti per 100 persone sole oltre i 60.
Nel Mezzogiorno, il panorama è ancor più critico; in regioni come Sicilia, Calabria e Basilicata, il numero di badanti scende drasticamente, attestandosi a circa 3 per 100 persone sole, benché questa cifra possa non riflettere la realtà a causa della diffusione del lavoro irregolare. Questi numeri emergono da un’analisi pubblicata nel paper “La fatica delle famiglie: una difficile articolazione della domanda di cura,” elaborato dal Censis per Assindatcolf.
Situazione di solitudine: realtà e percezione nelle famiglie italiane
Un altro aspetto significativo che il rapporto mette in evidenza è l’alto indice di solitudine tra le famiglie italiane. In media, 34,4 persone sole si registrano ogni 100 famiglie, ma ci sono differenze regionali notevoli. La Liguria fa segnare il dato più allarmante con 42,9, seguita dalla Valle d’Aosta con 41,2 e da Piemonte e Lazio, entrambi con quasi 39 individui soli ogni 100 famiglie.
In termini assoluti, gli italiani che vivono soli ammontano a 8,8 milioni, con quasi 5 milioni di anziani. Le regioni con la più alta percentuale di anziani soli sono l’Umbria, dove il 60,5% delle persone sole hanno più di 60 anni, la Sicilia , e la Liguria . La Lombardia e il Lazio mostrano dati rispettivamente del 53,1% e 52,9%. Queste statistiche indicano un’emergenza sociale che richiede immediata attenzione e intervento.
Il futuro dell’assistenza: anziani e badanti in difficoltà
Un’ulteriore analisi all’interno dello studio pone l’accento sulla questione del turn over tra le badanti, evidenziando un potenziale rischio per la continuità del servizio assistenziale per anziani. Attualmente, il 42% dei lavoratori domestici ha almeno 55 anni, una percentuale che sale al 48,3% per le badanti, segnalando una evidente mancanza di giovani nel settore.
La rappresentanza di lavoratori più giovani si attesta solo al 16,3% sul totale, con una leggera crescita nel caso delle colf e di altre figure nel lavoro domestico, arrivando al 18,3%. Tuttavia, la percentuale di badanti giovani si ferma al 14,2%, creando un preoccupante squilibrio nei prossimi anni in termini di disponibilità di personale. La situazione attuale non consente di garantire un adeguato turnover, il che potrebbe amplificare ulteriormente le già gravi carenze di assistenza agli anziani nel nostro paese.
Con un’età della popolazione in costante aumento e una sempre maggiore richiesta di assistenza, la combinazione di questi fattori mette in evidenza la necessità di politiche più efficaci e sostenibili per affrontare questa emergenza sociale.