La Roma è pronta a intraprendere un’importante avventura in Portogallo, dove si affronterà domani sera, alle 21, con il Porto per l’andata dei playoff di Europa League. La squadra giallorossa, reduce da un buon periodo di forma, ha già effettuato la rifinitura a Trigoria questa mattina e nel pomeriggio partirà alla volta del paese lusitano. Un incontro decisivo non solo per il passaggio del turno ma anche per mantenere vive le ambizioni della stagione.
La sfida cruciale per la Roma
L’allenatore Claudio Ranieri ha dichiarato in modo chiaro le intenzioni della squadra: “Vogliamo andare più avanti possibile”. Questa affermazione arriva dopo una convincente qualificazione ai playoff ottenuta contro l’Eintracht Francoforte, un risultato che ha dato nuova fiducia ai giallorossi. L’avversario di domani, il Porto, porta con sé una tradizione di successo, ma quest’anno ha vissuto un periodo di transizione dopo l’era di Sergio Conceicao, che ha guidato il club per ben sette anni.
Il nuovo corso è segnato dall’arrivo di André Villas-Boas come presidente e l’affidamento della panchina a Martin Anselmi, dopo un’inaspettata scelta di ristrutturazione della squadra. Nonostante il Porto mantenga una storia prestigiosa, la squadra sta cercando di ricostruirsi e l’ultima sessione di mercato di gennaio ha complicato le cose con cessioni strategiche che hanno ridotto l’efficacia complessiva del team.
Leggi anche:
Pericoli in attacco: l’ombra di Omorodion
Uno dei maggiori pericoli per la formazione giallorossa proviene da Omorodion, un attaccante spagnolo che si è dimostrato letale in questa stagione, contando già 18 reti. La sua presenza al Porto rappresenta una sfida non da poco per la difesa romana. In estate, Daniele De Rossi aveva chiesto il suo ingaggio, riconoscendo nel giovane attaccante l’ideale sostituto per Abraham, ma la richiesta di 40 milioni aveva fatto desistere la dirigenza, che poi ha puntato su Dovbyk, acquistato per 36 milioni di euro.
Le scelte iniziali della Roma potrebbero pesare, poiché ora si trovano a dover affrontare un calciatore che sta dimostrando tutte le sue qualità. L’incontro di domani non sarà solo un test per la capacità difensiva, ma anche una prova di strategia contro un attaccante in forma smagliante, non facile da fermare.
La difesa della Roma: preparazione e formazione
La Roma scenderà in campo con una difesa a tre, dove il veterano Hummels avrà un ruolo determinante accanto a Ndicka e Mancini. Hummels, tornato da una pausa rigenerante, dovrà guidare il reparto nell’affrontare la velocità e l’imprevedibilità di Omorodion. A destra, Saelemaekers è in pole position, ma la presenza di Rensch, reduce da un lieve infortunio, rimane da valutare. A sinistra, la certezza è Angelino, complice anche l’assenza di Salah Eddine, non incluso nella lista UEFA.
A centrocampo, si prevede il rientro di Paredes, affiancato da Koné, il quale ha scontato una squalifica nell’ultima partita. La trequarti sarà probabilmente occupata da Dybala ed El Shaarawy, mentre Pellegrini sembra destinato ancora una volta alla panchina, una scelta che testimonia il mutamento delle gerarchie tecniche con Ranieri al timone.
La Roma ha di fronte un’opportunità importante per dimostrare il proprio valore e proseguire nella competizione, con la consapevolezza che il match di domani sarà diretta conseguenza delle scelte fatte dalla dirigenza nella scorsa sessione di mercato. Sarà fondamentale mantenere la concentrazione e sfruttare al meglio le occasioni che si presenteranno sul campo, dato che il Porto si rivela un avversario ostico, ma non insuperabile.