La ristorazione italiana: tra eccellenza e innovazione al servizio della cultura alimentare

La ristorazione italiana: tra eccellenza e innovazione al servizio della cultura alimentare

La ristorazione italiana, con oltre 250.000 attività nel mondo, è un pilastro culturale ed economico del Paese, promuovendo tradizioni culinarie e innovazione, e mira a diventare Patrimonio dell’Unesco.
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La ristorazione italiana: tra eccellenza e innovazione al servizio della cultura alimentare - Gaeta.it

Il panorama della ristorazione italiana si delinea non solo come una realtà economica, ma anche come un’importante espressione culturale. Secondo il ministro dell’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Francesco Lollobrigida, la ristorazione italiana può vantarsi di essere la migliore al mondo, un’affermazione supportata da numeri rilevanti. Oltre 250.000 attività di ristorazione operano in ogni angolo del pianeta, per un settore che si conferma fondamentale per l’identità e l’economia dell’Italia. Durante l’assemblea di Fipe Confcommercio a Roma, sono emerse nuove prospettive su questo spazio che unisce tradizione e innovazione.

Il valore della ristorazione romana

Durante l’incontro “Dalla terra alla tavola: il ruolo della ristorazione romana nella valorizzazione della filiera agroalimentare”, sono stati espressi pareri unanimi sull’importanza della ristorazione, non solo come motore economico, ma anche come centro di socialità. Pier Andrea Chevallard, presidente di Confcommercio Roma, ha enfatizzato come i ristoranti siano cruciali nell’accogliere i visitatori e rappresentare un luogo di aggregazione. La ristorazione non riguarda solo il cibo, ma funge da ecosistema che connette produttori, utenti e cultura locale.

Il presidente di Fipe Roma, Sergio Paolantoni, ha presentato dati significativi sul mercato della ristorazione romana, che pesa per l’8% dell’intero comparto italiano. Questa presenza numerosa è arricchita da un’alta percentuale di donne imprenditrici e da operatori provenienti da diverse culture, una caratteristica che evidenzia la capacità integrativa del settore. La varietà della filiera agroalimentare, con 25 miliardi di prodotti agro-alimentari venduti e un valore aggiunto di 54 miliardi al PIL, dimostra la sua centralità nel sistema economico.

La ristorazione come ambasciatrice di un patrimonio culturale

Il settore della ristorazione viene visto come un’importante ambasciata del Made in Italy, un ruolo emblematico soprattutto nella città di Roma. Paolantoni ha evidenziato che i ristoratori non sono solo fornitori di cibo ma custodi di tradizioni culinarie. Durante il periodo di chiusura forzata a causa del Covid, si è notato un aumento delle ricerche online relative alla cucina romana, segno del forte attaccamento del pubblico alle proprie radici gastronomiche.

In questo contesto, è stato annunciato un progetto innovativo in vista del Giubileo: l’app “Amici del pellegrino”. Questa piattaforma si propone di mettere in rete i pubblici esercizi che offriranno servizi agevolati a pellegrini e turisti, fornendo un contrasto all’isolamento provocato dalla pandemia e rinnovando l’attrattiva turistica della Capitale.

Un settore fondamentale e la sfida della distribuzione

Il ministro Lollobrigida ha inoltre dedicato spazio alla questione della distribuzione, evidenziando che, sebbene l’Italia occupi solo il nono posto in Europa per questo settore, è la rete di ristorazione a rappresentare il vero punto di forza del Paese. I 250.000 ristoranti italiani diffusi nel mondo non solo promuovono la cucina italiana, ma rispondono anche a una crescente domanda di qualità gastronomica. Il ministro ha ribadito l’importanza di investire sulle imprese di ristorazione, sottolineando come queste siano essenziali per la ricchezza culturale e culinaria del Paese.

A supporto di queste parole, Lollobrigida ha proposto di candidare la cucina italiana a Patrimonio dell’Unesco e di rafforzare le iniziative di formazione nel settore. La formazione degli operatori è vista come una priorità, data la loro funzione di ambasciatori della qualità del cibo italiano.

Riconoscimenti e futuro del settore

Infine, il ministro ha manifestato la necessità di dare un riconoscimento formale al lavoro degli operatori della ristorazione, supportando l’idea di un premio per i “Maestri” del settore. Questo premio rappresenterebbe un incentivo non solo per esaltare le competenze esistenti, ma anche per diffondere una cultura che riconosca il valore dell’arte gastronomica.

Con il settore della ristorazione che continua a crescere, giorno dopo giorno, il futuro appare ricco di opportunità. Le sfide di mercato saranno affrontate con una rinnovata attenzione alla formazione e alla promozione della cucina italiana, vero e proprio simbolo dell’identità culturale del Paese.

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