La nuova avventura di Roberto De Laurentis: dalla tecnologia ai fertilizzanti bio in Friuli

La nuova avventura di Roberto De Laurentis: dalla tecnologia ai fertilizzanti bio in Friuli

Roberto De Laurentis, imprenditore trentino, lancia Almalana, una start-up innovativa per la produzione di fertilizzanti biologici attraverso pratiche di economia circolare e sostenibilità ambientale.
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La nuova avventura di Roberto De Laurentis: dalla tecnologia ai fertilizzanti bio in Friuli - Gaeta.it

Roberto De Laurentis, imprenditore trentino noto per la sua carriera nel settore informatico, ha deciso di intraprendere un’iniziativa innovativa nel campo dell’agricoltura sostenibile. Dopo aver venduto la sua azienda alla Zucchetti nel 2018, De Laurentis, a 72 anni, ha scelto di investire in una start-up dedita alla produzione di fertilizzanti biologici, puntando su pratiche di economia circolare e sostenibilità ambientale.

L’importanza di investire nel futuro

Nato ad Arco, vicino al Lago di Garda, De Laurentis non è estraneo all’impegno imprenditoriale e sociale. La sua decisione di entrare nel settore dei fertilizzanti bio è motivata dalla volontà di contribuire a preservare il pianeta per le future generazioni. “Stiamo consumando il pianeta e mi piaceva l’idea di provare a fare qualcosa di significativo”, ha dichiarato, enfatizzando la sua ambizione di restituire valore ai materiali di scarto. Questo progetto non rappresenta soltanto una nuova sfida per lui personalmente, ma riflette anche un’inquietudine più ampia riguardo alla sostenibilità delle risorse.

De Laurentis ha una storia imprenditoriale consolidata, avendo ricoperto ruoli di rilievo nel mondo degli affari e nella comunità locale, incluso un periodo come presidente dell’Associazione artigiani di Trento. La sua visione per la nuova start-up, Almalana, si fonda su un modello di economia circolare, che non solo promuove l’uso responsabile delle risorse, ma affronta anche la questione degli scarti agricoli e industriali.

Almalana: un esempio di economia circolare

Fondata nel 2019, Almalana si distingue per il suo approccio innovativo alla produzione di fertilizzanti. La start-up ha trovato casa in un ex cotonificio a Montereale Valcellina, in provincia di Pordenone, dove ha installato un biodigestore di notevoli dimensioni. Qui, il team di Almalana recupera la terra “impoverita” impiegata nella coltivazione dei funghi, insieme agli scarti di lana e piume d’oca, creando così un nuovo prodotto utile per il settore agricolo.

Il processo di produzione del fertilizzante prevede una fase di micronizzazione delle piume e della lana, che vengono poi mescolate con la terra esausta. Questo ciclo di produzione dura circa due mesi, al termine dei quali il concime è pronto per essere commercializzato. L’impegno finanziario dietro il progetto è significativo, con un investimento totale di 13 milioni di euro, dimostrando la serietà dell’iniziativa.

Il concime prodotto, noto come X512hp, ha ricevuto l’approvazione dal Ministero dello Sviluppo Economico, confermando la validità della proposta imprenditoriale di De Laurentis. Distribuito sotto forma di pellet e impacchettato in sacconi da sei quintali, il fertilizzante ha già trovato domanda in diverse regioni italiane, tra cui Calabria, Lazio e Veneto, insieme a locali aziende in Trentino.

Collaborazioni strategiche e crescita futura

Un elemento chiave per il successo di Almalana è la partnership con il Consorzio Funghi Treviso, il maggiore consorzio del settore in Italia. Grazie a questo legame, l’azienda ha accesso a preziose risorse e conoscenze nel campo della fungicoltura, consentendo un miglioramento continuo delle pratiche produttive.

De Laurentis, ora azionista di maggioranza e Ceo dell’azienda, ha l’ambizione di espandere ulteriormente il progetto e di coinvolgere sempre più attori del settore agricolo nella produzione di fertilizzanti sostenibili. Questo approccio focalizzato sull’innovazione e la sostenibilità non solo offre una risposta alle sfide ambientali attuali ma promuove anche un modello economico più responsabile, capace di coniugare profitto e benessere ambientale.

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