La coltivazione della nocciola occupa un ruolo rilevante nell’agricoltura italiana, con un raccolto complessivo che supera le 110.000 tonnellate ogni anno. In questo scenario, la Sicilia emerge come una delle zone più significative per la produzione di nocciole, contribuendo con quasi 9.000 tonnellate a livello nazionale. Questo settore agricolo coinvolge una vasta superficie dell’isola e si sta rafforzando grazie a iniziative che puntano al riconoscimento europeo tramite la creazione di un gruppo produttori per la registrazione IGP della nocciola di Sicilia.
Produzione e diffusione della nocciola in sicilia
La Sicilia, con i suoi circa 11.800 ettari coltivati a nocciolo, si conferma tra le principali regioni italiane per la corilicoltura. La coltura è concentrata soprattutto nelle province di Messina e Catania, su terreni collinari che da anni sono dedicati alla nocciola, elemento che ha plasmato l’economia locale di molte comunità . Le coltivazioni si estendono su vaste superfici e rappresentano uno dei maggiori comparti agricoli siciliani per estensione.
Volumi prodotti e studi scientifici
L’importanza di questa coltivazione si misura anche nei volumi prodotti, con circa 9.000 tonnellate annue, vale a dire quasi l’8% della produzione totale italiana. Questo dato posiziona la Sicilia come un protagonista nazionale nel settore. Da alcuni anni si stanno svolgendo in parallelo studi scientifici su campioni di nocciole siciliane, volti a indagare le peculiarità chimico-fisiche, organolettiche e gli aspetti nutraceutici del prodotto. Tali ricerche, affidate a istituti convenzionati, mirano a valorizzare le caratteristiche uniche del frutto coltivato sull’isola.
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Formazione del gruppo produttori e procedura igp
L’8 maggio 2025 è stato ufficialmente costituito il Gruppo dei Produttori Richiedenti la Registrazione IGP per la nocciola di Sicilia. Questo gruppo è formato da operatori del settore provenienti da tutta la regione con l’obiettivo di formalizzare la domanda per ottenere l’Indicazione Geografica Protetta. La richiesta segue le direttive stabilite dal Regolamento 2024/1143 e sarà presentata agli organi regionali e nazionali competenti, per poi essere valutata dalla Commissione Europea.
Durante la prima assemblea è stato approvato l’atto costitutivo e lo statuto del gruppo. Sono stati inoltre eletti i membri del Consiglio Direttivo: Vittoria Piccolo, Antonino Natoli, Rosario Vitanza, Riccardo Ricciardello e Francesco Pagana. Quest’ultimo, all’unanimità , ha affidato la presidenza ad Antonino Natoli, figura centrale per la gestione delle future attività .
Documentazione e evidenze territoriali
Il gruppo si concentrerà ora sulla raccolta e la preparazione della documentazione tecnica necessaria alla domanda, includendo la descrizione del forte legame tra la nocciola e il territorio siciliano. Verranno dettagliati i metodi di coltivazione tradizionali, oltre alle caratteristiche produttive che contraddistinguono la nocciola di Sicilia rispetto ad altre varietà italiane.
Il ruolo del gal nebrodi plus e le strategie di valorizzazione regionale
Questa iniziativa si inserisce nel Progetto Operativo promosso dal GAL Nebrodi Plus, che ha avviato attività di animazione territoriale e coordinamento per sostenere le produzioni agricole locali. Il GAL svolgerà un ruolo di supporto tecnico e organizzativo per il nuovo gruppo IGP durante tutto il percorso formale della domanda.
Gli interventi del GAL puntano a rafforzare le filiere agricole regionali, incentivando la tutela delle produzioni tipiche e promuovendo la riconoscibilità dei prodotti sul mercato. Grazie alla collaborazione tra produttori, associazioni e istituti di ricerca, la nocciola siciliana mira così a ottenere un riconoscimento in grado di garantirne la qualità e origini certificate, con importanti ricadute economiche per i territori coinvolti.
Cornice nazionale e criticità del settore nocciolo in altre regioni
A livello nazionale, la corilicoltura si svolge anche in altre regioni, con valori e condizioni diverse. Il Piemonte è la realtà con la maggiore superficie coltivata, circa 28.000 ettari, anche se attualmente la produzione soffre per un calo vicino al 40%. Questo calo è attribuito a problemi fitosanitari che compromettono in maniera significativa i raccolti.
Oltre al Piemonte e alla Sicilia, anche Campania e Lazio contribuiscono con produzioni rilevanti al mercato della nocciola. Ciascuna regione presenta caratteristiche distintive agricole ed economiche, con problemi di diversa natura da affrontare, tra cui condizioni climatiche, malattie delle piante e dinamiche di mercato.
Nel complesso, la nocciola resta un prodotto importante per l’agricoltura italiana. Le iniziative di tutela come quella in Sicilia indicano un interesse crescente verso il riconoscimento delle peculiarità locali, con l’obiettivo di rinsaldare la posizione delle produzioni italiane sui mercati internazionali.