L’asteroide Apophis, con un diametro di circa 340 metri, si avvicinerà alla Terra il 13 aprile 2029. L’agenzia spaziale europea ha messo a punto la missione Ramses, prevista per il 2028, con l’obiettivo di accompagnare il passaggio ravvicinato del corpo celeste e analizzarlo in dettaglio. La missione prevede osservazioni precise della superficie, della composizione e dell’orbita di Apophis. Questo passaggio rappresenta un’occasione unica per studiare l’interazione tra la Terra e un asteroide di queste dimensioni. Il progetto potrebbe dare risposte concrete sulle conseguenze di fenomeni gravitazionali e rafforzare la preparazione agli eventuali rischi legati agli asteroidi.
Il ruolo della missione ramses e l’aggiunta di un secondo cubeSat
La missione Ramses si propone di inviare una sonda automatizzata per seguire Apophis da vicino. Questa missione non si limita a osservare l’asteroide, ma intende studiare l’effetto del passaggio terrestre su parametri fondamentali, come l’orbita e la morfologia. Recentemente, l’ESA ha deciso di integrare un secondo CubeSat, ovvero un piccolo satellite, per tentare un atterraggio sul corpo roccioso. L’idea è stimolante, ma anche complessa. L’azienda spagnola Emxys è stata incaricata di sviluppare questo CubeSat specifico. Paolo Martino, coordinatore della missione, ha spiegato le difficoltà legate a questa operazione: la forma irregolare dell’asteroide e la superficie instabile ostacolano la scelta di un punto di contatto. La gravità debole rende inoltre precarie le condizioni per restare “attaccati” all’asteroide senza rimbalzare o allontanarsi.
Caratteristiche tecniche e stato attuale della missione ramses
La sonda Ramses prenderà in gran parte spunto da Hera, già in viaggio verso il sistema binario di asteroidi Didymos. Hera serve a monitorare gli effetti dell’impatto di DART, la missione della NASA del 2022. Ramses rappresenta una nuova sfida, mirata a studiare un singolo asteroide in avvicinamento ravvicinato alla Terra. Al momento, però, la missione non ha ancora ricevuto il via ufficiale. La conferma e le risorse finanziarie dipendono dall’impegno degli stati membri dell’ESA, che discuteranno la questione nella riunione ministeriale prevista per novembre 2025. Se approvata, Ramses entrerà in fase di sviluppo e preparazione per il lancio nel 2028, poco prima del sorvolo di Apophis. Questo passaggio offrirà dati senza precedenti per la scienza del sistema solare e per le strategie di protezione contro gli asteroidi.
Leggi anche:
L’avvicinamento dell’asteroide apophis alla terra nel 2029
Apophis, il cui nome ufficiale è 99942, tornerà a viaggiare molto vicino alla Terra ad aprile 2029. La sua traiettoria lo porterà a una distanza di poche decine di migliaia di chilometri dal nostro pianeta, un evento abbastanza raro per un corpo di questa grandezza. In passato, c’era preoccupazione sul possibile impatto, ma calcoli più recenti hanno escluso ogni rischio concreto. La vicinanza permetterà strumenti scientifici di osservare e raccogliere dati con un dettaglio molto superiore rispetto a quando l’asteroide si trova più lontano. L’alterazione esercitata dall’attrazione gravitazionale terrestre potrebbe modificare la forma e la composizione superficiale di Apophis e perfino la sua struttura interna. Queste modifiche possono offrire informazioni preziose sia per la missione Ramses sia per tutte le attività di difesa planetaria.