Il romanzo “Romanzo rosso – Gli anni del furore di piombo” di Pino Corrias restituisce con forza la tensione e le contraddizioni della Milano degli anni Settanta. Oltre quattrocento pagine narrano, con ritmo serrato e linguaggio diretto, le vicende di una generazione che ha vissuto tra sogni rivoluzionari, violenza politica e scontri ideologici. Il libro si inoltra nei momenti più caldi della storia italiana, inseguendo la parabola di un gruppo di militanti dell’Autonomia Operaia, nel contesto di un’Italia in subbuglio, tra speranze ardenti e drammi mai sopiti.
Milano e l’atmosfera degli anni di piombo
La scelta di ambientare la narrazione a Milano non è casuale: la città fu epicentro di agitazioni sociali e politiche intense in quegli anni. La scena si apre con scontri lungo le strade, manifestazioni cariche di tensione, barricate che spezzano il traffico e l’aria riempita dal suono delle sirene e dal fumo dei roghi. La città diventa teatro di una lotta che coinvolge varie forze: militanti dell’estrema sinistra, gruppi neofascisti, forze di polizia e apparati dello Stato. Questa cornice permette a Corrias di tratteggiare un quadro credibile e dettagliato della Milano ribelle.
Le pagine del romanzo riportano episodi di guerriglia urbana, assalti a banche, attacchi alle armerie, che delineano il clima di guerra civile latente. Le tensioni non si limitano a scontri fisici, ma esplorano anche la dimensione culturale e politica di quegli anni, come la diffusione dell’eroina che inquina il tessuto sociale e il senso di disillusione che cresce tra le nuove generazioni. L’autore mette in luce le contraddizioni interne dei movimenti rivoluzionari, mostrando le azioni che oscillano tra idealismo e pragmatismo, e i limiti di una ribellione che spesso sfocia nell’illegalità.
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Il racconto di piero villa e la galassia dell’autonomia operaia
Al centro della narrazione c’è Piero Villa, soprannominato Biondo, protagonista che incarna lo spirito ribelle di quegli anni. Militante nell’Autonomia Operaia, Piero attraversa le tappe più drammatiche del decennio, da azioni di protesta violenta a periodi di latitanza e fuga. Con lui si muove un gruppo di compagni con ruoli e vissuti diversi: Nuvola e Lampo, soci nelle azioni; Falco, intellettuale e figura di riferimento; Lisetta e Francesca, legami affettivi che segnano la sua esistenza.
Il romanzo non si limita a raccontare episodi cronachistici ma scandaglia le motivazioni, le paure e le speranze dei personaggi. Il desiderio di cambiare la società si scontra con la realtà di arresti, tradimenti e scelte difficili. La narrazione si estende fino all’esilio in Sud America, dove la lotta assume nuovi connotati, e alla scoperta di elementi inaspettati nella vita di Piero, come il figlio Nelson, simbolo di un passato che ritorna con la forza della memoria.
La figura di Biondo emerge come rappresentante di un movimento che ha praticato il contropotere e l’illegalità diffusa come forma di protesta. Le loro azioni puntavano a destabilizzare le strutture dello Stato e del potere economico, in un clima in cui prendere di mira banche e forze dell’ordine era vista come parte della “lotta armata” per una trasformazione radicale. Gli scontri, le fughe, la violenza di piazza sono raccontate senza veli, mantenendo intatto il senso di un tempo segnato da speranze e ferite indelebili.
Temi e valore storico del romanzo rosso
“Romanzo rosso” si inserisce tra le opere che riflettono sulle ferite lasciate dagli anni di piombo, un periodo ancora vivo nella memoria collettiva italiana. Corrias utilizza una prosa incalzante e tagliente per offrire un ritratto non retorico dei protagonisti di quell’epoca. La scelta di seguire un percorso cronologico dagli inizi degli scontri fino all’incendio finale della lotta permette di capire le dinamiche e gli snodi decisivi.
L’opera presenta le diverse sfaccettature di quell’esperienza, senza semplificare le contraddizioni o omettere dalla narrazione errori e esiti tragici. La violenza, le divisioni interne, la sfiducia e la repressione si intrecciano nella vita dei personaggi e nella storia di un’Italia in cerca d’identità. Il libro propone così un documento narrativo che accompagna il lettore alla scoperta di un capitolo storico complesso.
Il confronto tra passato e presente
Il racconto culmina con un momento di confronto tra passato e presente, attraverso la figura di Nelson, il figlio di Piero, che rappresenta una generazione lontana dal clima di quegli anni ma chiamata a fare i conti con quella storia. La dimensione personale del romanzo attraversa quindi anche le pieghe della memoria e della responsabilità, mentre il processo storico si riflette sul destino degli individui coinvolti.
In sintesi, il lavoro di Pino Corrias ripercorre una fase cruciale della storia italiana con rigore e passione, offrendo un racconto vivo della Milano degli anni di piombo e di chi quegli anni li ha vissuti dall’interno, nelle strade, nelle barricate e nella fuga.