Iran e Aiea raggiungono accordo per riprendere ispezioni nucleari dopo guerra con Israele

Iran E Aiea Raggiungono Accord

Iran e Aiea tornano a collaborare sulle ispezioni nucleari dopo il conflitto con Israele. - Gaeta.it

Sofia Greco

10 Settembre 2025

La Repubblica islamica dell’Iran ha annunciato un nuovo accordo con l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica per riprendere le ispezioni sulle attività nucleari nel paese. La decisione arriva dopo la sospensione della cooperazione con l’organismo Onu in seguito alla guerra combattuta a giugno con Israele. L’intesa è stata firmata durante un incontro decisivo al Cairo.

Il vertice al Cairo tra Iran e Aia dopo la crisi di giugno

Il 2025 ha visto una svolta diplomatica al Cairo, dove il direttore generale dell’Aiea, Rafael Grossi, ha incontrato il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi. Quest’incontro è stato il primo dopo i dodici giorni di conflitto armato innescato a giugno dall’attacco israeliano rischiando di compromettere i rapporti tra Teheran e l’organismo internazionale. All’incontro ha partecipato anche il ministro degli Esteri egiziano Badr Abdelatty, facendo da mediatore.

Durante la riunione, sono state concordate le modalità per la ripresa delle ispezioni nucleari in Iran. Grossi ha definito questo passo “importante nella giusta direzione”, sottolineando la volontà di dialogo tra le parti dopo mesi di tensione. L’accordo mira a ristabilire un controllo rigoroso e continuo sulle attività nucleari iraniane, evitando nuovi blackout informativi che avevano allarmato la comunità internazionale nei mesi passati.

Il testo dell’accordo e le dichiarazioni ufficiali

Al termine del colloquio, Araghchi e Grossi hanno firmato un documento intitolato “Modalità tecniche per l’esecuzione delle ispezioni”. Questo testo definisce le procedure pratiche con cui l’Aiea potrà tornare a svolgere le verifiche e le ispezioni negli impianti nucleari iraniani. Il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Esmail Baghai, ha precisato che l’intesa riflette anche il nuovo contesto causato dagli attacchi subiti dall’Iran, definendoli “illegittimi” e attribuendo la responsabilità agli Stati Uniti e “al regime sionista”.

Non sono stati forniti maggiori dettagli sulle modalità tecniche contenute nell’accordo né sulla tabella di marcia per la ripresa delle attività di monitoraggio. Tuttavia, la firma segna una riapertura formale del canale di comunicazione e controllo dopo mesi di fermezza da parte di Teheran, che aveva interrotto l’accesso degli ispettori Onu ai suoi siti.

Le reazioni diplomatiche e i possibili sviluppi futuri

Il ministro egiziano Badr Abdelatty ha commentato con prudenza ma con speranza questo accordo definendolo un possibile “vero punto di partenza” per una nuova fase nelle relazioni tra Iran e Aiea. Abdelatty ha auspicato che l’intesa favorisca un clima di trasparenza più ampio, capace di migliorare le relazioni con i paesi europei che in passato avevano minacciato sanzioni più severe nei confronti di Teheran.

Inoltre, il diplomatico ha indicato che questo accordo potrebbe agevolare un ritorno al dialogo tra Iran e Stati Uniti, interrotto da anni a causa delle tensioni nella regione. Dopo la firma, Araghchi e Grossi si sono incontrati con il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi, che ha accolto con favore l’intesa ringraziandola come un passo verso la de-escalation.

Le tappe successive saranno cruciali per verificare il rispetto dell’accordo e la capacità delle parti di mantenere impegni e fiducia. Il mondo osserva con attenzione l’evolversi delle relazioni diplomatiche ad alto rischio in Medio Oriente, dove ogni segnale di distensione può avere ripercussioni anche sul piano globale.