Il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica si prepara a varare un nuovo pacchetto di incentivi per l’acquisto di auto elettriche, collegato alla rottamazione di veicoli a motore termico. Questi sostegni rientrano nella revisione del Pnrr, con l’obiettivo di incrementare il numero di veicoli a emissioni zero in circolazione entro metà 2026. Il decreto atteso entro l’estate dettaglierà le modalità di accesso e i criteri per ottenere il contributo statale.
Caratteristiche principali degli incentivi e risorse stanziate
Il governo ha deciso di ridestinare circa 600 milioni di euro, originariamente previsti per l’installazione di colonnine di ricarica elettrica, verso l’acquisto di auto verdi. La decisione è stata approvata dalla Commissione Europea come parte della quinta revisione tecnica del Pnrr. Questi fondi dovrebbero sostenere l’acquisto di almeno 39 mila veicoli a emissioni zero entro il 30 giugno 2026, la scadenza fissata per l’attuazione del Recovery Plan. Il decreto, ancora in via di definizione, stabilirà i dettagli riguardo il meccanismo di erogazione e i destinatari del beneficio.
Partenza del nuovo sistema di incentivi
A settembre è prevista la partenza ufficiale del nuovo sistema di incentivi. Oltre al requisito della rottamazione dei veicoli termici usati, il piano mira a incentivare sia privati residenti in aree urbane funzionali, sia microimprese attive nel trasporto merci. L’intento è spingere la conversione al trasporto elettrico, riducendo le emissioni e favorendo un parco circolante più sostenibile. La gestione del fondo, come anticipato, avverrà tramite una piattaforma digitale, per ottimizzare la selezione dei beneficiari e il processo di acquisto.
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Destinatari degli incentivi: persone fisiche e microimprese
Il decreto prevederà agevolazioni rivolte a due categorie principali. La prima riguarda le persone fisiche che vivono nelle cosiddette aree urbane funzionali, ossia le città insieme alle zone di pendolarismo circostanti. Questi soggetti potranno accedere al contributo per acquistare veicoli elettrici privati appartenenti alla categoria M1, cioè autovetture destinate al trasporto persone con massimo otto posti a sedere più il conducente.
La seconda tipologia di beneficiari è rappresentata dalle microimprese, che potranno richiedere incentivi per acquistare veicoli commerciali elettrici delle categorie N1 e N2. Queste categorie coprono mezzi progettati per il trasporto merci con massa complessiva fino a 3,5 tonnellate e fino a 12 tonnellate . In entrambi i casi, l’accesso al sostegno richiede la rottamazione di un veicolo con motore a combustione interna. Questo vincolo punta a favorire un ricambio più rapido del parco auto e a limitare l’impatto ambientale.
Criteri basati sull’isee per le persone fisiche
Per le persone fisiche sarà determinante il valore dell’indicatore della situazione economica equivalente, l’Isee. Chi presenta un Isee fino a 30mila euro potrà ottenere un contributo massimo di 11mila euro per l’acquisto di un’auto elettrica della categoria M1. Se l’Isee è compreso tra 30mila e 40mila euro, il sostegno scende a 9mila euro. Oltre questa soglia però, i cittadini non potranno più accedere agli incentivi previsti.
Questa scelta cerca di concentrare i fondi su chi ha maggior bisogno di supporto economico, evitando che i contributi favoriscano in prevalenza fasce più agiate della popolazione. Inoltre, il vincolo dell’Isee permette di stabilire parametri chiari per la selezione degli aventi diritto, riducendo margini di incertezza o fraintendimenti. L’applicazione di questa soglia riguarda esclusivamente i veicoli di categoria M1, quindi automobili private destinate al trasporto passeggeri.
Sostegni alle microimprese per veicoli commerciali elettrici
Sul fronte delle microimprese, gli incentivi prevedono un contributo corrispondente al 30% del prezzo di acquisto dei veicoli commerciali elettrici, con un tetto massimo di 20mila euro per unità. La misura interessa veicoli appartenenti alle categorie N1 e N2, ossia i mezzi progettati per il trasporto merci con massa massima di 3,5 o 12 tonnellate.
Questi veicoli rappresentano una parte significativa del trasporto locale di merci, e la loro elettrificazione può ridurre in modo considerevole le emissioni di gas nocivi in molte aree urbane. La misura spingerà molte microimprese a sostituire mezzi più vecchi o a diesel, favorendo un rinnovamento dei veicoli commerciali in circolazione. Il limite di 20mila euro per veicolo mantiene una certa sostenibilità finanziaria anche per le piccole aziende.
Sarà necessario presentare una certificazione che attesti la rottamazione di un veicolo termico equivalente, per evitare abusi e concentrarsi sugli effetti ambientali positivi del provvedimento. Le microimprese potranno così beneficiare certamente di un supporto finanziario tangibile per l’adozione di mezzi elettrici.
Piattaforma informatica per la gestione degli incentivi
Per gestire l’erogazione dei finanziamenti, il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica punta alla creazione di una piattaforma digitale capace di mettere in contatto domanda e offerta. Questo sistema dovrebbe permettere ai beneficiari di richiedere i contributi in modo semplice e rapido, e consentire ai concessionari e venditori di inserire i veicoli rientranti nelle categorie agevolate.
La piattaforma dovrebbe evitare lunghe attese o problemi burocratici, favorendo una procedura trasparente e veloce. Dal lato amministrativo, sarà possibile monitorare lo stato delle domande, il flusso dei fondi e il rispetto dei parametri previsti dal decreto. Questa soluzione digitale si basa su esperienze simili che hanno supportato l’erogazione di altri incentivi per l’acquisto di veicoli ecologici.
Il sistema è pensato anche per evitare sovrapposizioni o duplicazioni di richieste, garantendo una distribuzione equa delle risorse. Il progetto è ancora in fase di sviluppo, ma ha il potenziale di accompagnare in modo efficace il processo di conversione del parco veicoli verso la mobilità elettrica. La piattaforma sarà un elemento cruciale per assicurare che i fondi vengano usati in modo puntuale e mirato.