In Italia 300 suicidi al mese, cresce il fenomeno senza un piano nazionale di prevenzione

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300 suicidi al mese in Italia, emergenza senza piano di prevenzione nazionale - Gaeta.it

Sara Gatti

10 Settembre 2025

In Italia il numero di suicidi continua a salire, con circa 300 decessi registrati ogni mese. Secondo i dati più recenti dell’Istat, il tasso di suicidi ha raggiunto nel biennio 2021-2022 il livello più alto dal 2015. L’associazione Telefono Amico Italia ha fatto il punto sulla situazione in una conferenza al Senato, richiamando l’attenzione sull’assenza di un piano nazionale integrato per affrontare il problema. La Giornata mondiale per la prevenzione del suicidio ha fornito l’occasione per proporre interventi mirati e sensibilizzare l’opinione pubblica su un tema delicato.

Aumento dei suicidi confermato dai dati istat tra il 2020 e il 2022

I dati ufficiali riportati dall’Istat mostrano un incremento costante dei suicidi in Italia negli ultimi anni. Nel 2022 sono stati registrati 3.934 casi, un aumento rispetto ai 3.870 del 2021 e ai 3.748 del 2020. Questo trend riflette un tasso di 0,40 suicidi ogni 10.000 abitanti, valore che non si vedeva dal 2015. L’aumento interessa quasi tutte le fasce di età, con l’eccezione della componente tra i 65 e i 79 anni.

Tra i giovani il dato è particolarmente preoccupante. Nel passaggio dal 2020 al 2021 si è avuto un salto del 16% dei suicidi, che è poi proseguito con un’ulteriore crescita nel 2022. Questi numeri segnalano un disagio crescente in fasce di popolazione vulnerabili. La mancanza di informazioni aggiornate in tempo reale, dovuta all’assenza di un sistema di monitoraggio nazionale, impedisce invece di attivare risposte rapide ed efficaci.

Le richieste di telefono amico Italia per intervenire sul fenomeno

Telefono Amico Italia sottolinea che l’assenza di un coordinamento strutturato nella prevenzione del suicidio rappresenta un grande vuoto. Per questo ha avanzato misure concrete per contrastare la tragedia. La proposta principale riguarda l’istituzione di un numero verde dedicato alla prevenzione, con servizio attivo 24 ore al giorno e sette giorni su sette, accessibile a chiunque si trovi in difficoltà.

Inoltre, l’associazione chiede l’avvio di un piano nazionale che coinvolga una rete di attori chiave: scuole, servizi sanitari, luoghi di lavoro e le forze dell’ordine, in modo da intervenire con azioni coordinate e mirate. Serve anche una campagna di sensibilizzazione per abbattere lo stigma associato al tema suicidio, così da favorire l’apertura di dialoghi e la richiesta di aiuto.

Un altro punto riguarda protocolli specifici da adottare nei pronto soccorso e nei centri di salute mentale, per riconoscere precocemente i segnali di rischio, gestire correttamente i casi e sviluppare un adeguato follow-up. Infine, viene richiesta la partecipazione attiva del Terzo settore, che con la sua esperienza diretta ha costruito percorsi di supporto e relazione con persone che hanno vissuto esperienze suicidarie o lutti per suicidio.

Iniziative pubbliche per la giornata mondiale di prevenzione del suicidio

In occasione della Giornata mondiale per la prevenzione del suicidio, Telefono Amico Italia ha organizzato iniziative rivolte a sensibilizzare l’opinione pubblica e promuovere un dialogo aperto. La sera del 10 settembre i monumenti di alcune città italiane si sono illuminati di blu, colore simbolo dell’associazione, per attirare l’attenzione sul tema.

L’evento più significativo è previsto per domenica 14 settembre con la campagna “Non parlarne è 1 suicidio”. Volontari e membri di Telefono Amico si incontreranno nelle piazze, interagendo con i passanti per far emergere stati d’animo difficili da affrontare e strategie di autorecupero. Chi partecipa può scrivere su un foglio ciò che pesa nella propria vita e gettarlo in un contenitore, simboleggiando il lasciar andare un peso emotivo.

Sullo stesso tempo, sulle carte colorate si registrano i fattori positivi e gli strumenti personali che aiutano a stare meglio, un gesto che sottolinea la necessità di coltivare il proprio benessere. I partecipanti ricevono un sacchetto di semi come segno di rinascita e cura, un simbolo concreto da portare con sé.

Queste iniziative vogliono favorire una presa di coscienza collettiva sui rischi del suicidio e la necessità di affrontare la questione con azioni tangibili. Resta però la necessità che tali richieste vengano tradotte in interventi istituzionali e continui.